Capitolo 26

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Diana
Dopo essermi ripresa emotivamente con una bella doccia fredda, scendo al piano di sotto già vestita di tutto punto: le ragazze hanno organizzato un'altra uscita, e non ho intenzione di rinunciarci per colpa di quella testa pelata. Entro in sala comune, e tutti gli sguardi dei presenti, si girano per guardare. La mentalità chiusa del Giappone è forse, una delle poche cose che non riesco ad accettare, anche perché essa, è poco tollerante solo nei confronti delle donne.
'Signorina, dove crede di andare vestita così bella?' Arriva Hurley, che inizia a squadrare il mio completo dalla testa ai piedi, per poi ammonirmi.
'Mi dispiace, uscita tra sole giovani single in cerca del primo amore' ironizzo, facendolo spalancare la bocca.
'Idiota, in Italia questa si chiama ironia. Poi, posso assicurarti, che nel mio abbigliamento, non c'è nulla di scandaloso' lo fulmino con lo sguardo leggermente irritata.

Esco dalla stanza ignorando le richieste dei ragazzi; dopo aver recuperato la borsa ed il cellulare, chiamo a gran voce le altre, invitandole a scendere

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Esco dalla stanza ignorando le richieste dei ragazzi; dopo aver recuperato la borsa ed il cellulare, chiamo a gran voce le altre, invitandole a scendere.
'Siete in ritardo come al solito, forza dobbiamo andare a divertirci!' Urlo prendendo per mano Victoria, che subito mi sorride con complicità.
'Al centro del paese, oggi c'è un mercatino. Prima di andare in qualche locale, vogliamo fare un giro la?' Chiede Celia, aggiustandosi una ciocca di capelli che fuoriusciva dall'acconciatura.
'Per me, va più che bene' interviene mia cugina, avviandosi verso la porta per prendere le chiavi.
'Dove state andando?' La voce rauca di Stonewall, compare di soppiatto alle nostre spalle.
'Non sono cose che ti riguardano, ora se non ti dispiace, noi andiamo via' gli rispondo con astio evidente, ma prima che possa attraversare la soglia, la sua mano blocca il mio braccio.
'Diana... devo parlarti' i suoi occhi di ghiaccio mi osservano, e noto che storce il viso quando arriva ai miei pantaloncini di jeans.
'Caleb, io e te non abbiamo più nulla da dirci. Prima sei stato abbastanza chiaro, e non ho intenzione di ascoltare una persona che mi disprezza così tanto' mi stacco bruscamente, ma prima ancora che possa muovere un passo, le sue mani mi stringono il viso, e le sue labbra si posano sulle mie.
È un semplice bacio a stampo, ma sento il cuore uscirmi fuori dal petto. Provo a staccarmi poggiando il palmo destro sul suo petto, provando una sorta di soddisfazione nel constatare che: non sono l'unica in preda alle emozioni.
'Non puoi baciarmi quando ti pare' sussurro, e senza alcuna spiegazione, esco a passo veloce verso l'esterno.
Sembrava sincero, come se fosse pentito di quello che ha detto: ma non devo cedere, mi ha già ingannata più volte e non sono più disposta a perdonarlo.

Ha finito di giocare con i miei sentimenti.

'Avete visto tutte quello che ho visto io?' Suzette si avvicina, e come al solito, inizia a riempirmi di domande.
'Quell'antipatico di una testa pelata, ti ha baciata' continua a ripetere mentre camminiamo, in attesa di una spiegazione.
'È complicato' esordisco, esasperata dalla sua curiosità.
'Non l'ho mai visto comportarsi così con nessuna. Fin dalla prima volta che ti ha vista, ha subito trovato il pretesto per avvicinarsi. E Caleb, non si avvicina mai alla ragazze' si intromette nel discorso anche Silvia, e la sua frase, mi fa riflettere.
'Probabilmente, voleva qualcuna con cui divertirsi, non è di certo perché gli piaccio' abbasso la testa sconfortata, soprattutto perché mi tornano in mente tutte le cattiverie, che solo poche ore fa mi urlava contro.
'Sarà, ma sembrava piuttosto serio e convincente prima' conclude la verde, afflitta quasi quanto me.
La passeggiata procede tranquilla e senza intoppi di alcun genere. Conoscendole meglio, ho scoperto che si trovano nella mia stessa situazione: in preda a strane emozioni mai provate prima.
Ricevo un messaggio da Shawn, che ci domanda se devono aspettarci per cena: rispondo con un no, dato che abbiamo deciso di andare a divertirci in qualche locale della zona.

Ho il fottuto bisogno di non pensare più a niente, di non pensare più a lui.

Caleb
Quella sconsiderata, prima o poi mi farà diventare un pazzo. So benissimo di aver sbagliato, ho lasciato che l'impulso prendesse ancora una volta il sopravvento. Le ho detto cose terribili, e sentirle dire che a me ci tiene: mi ha fatto uno strano effetto.
'Ho scritto a Diana, non tornano per cena' entra l'albino avvisandoci di questo cambio di programma.
'E dove pensano di andare a quest'ora?' Uno Sharp leggermente arrabbiato, si fa largo tra i nostri compagni.
Per una volta sono d'accordo con il rasta, il solo pensiero che qualcuno possa avvicinarsi alla mia ragazzina, mi fa ribollire il sangue nelle vene.
'Hanno detto che vanno in un locale a bere qualcosa' sgrano lo sguardo e stringo i pugni.

Se la trovo, non ha più scampo.

Non sono dell'umore per sentir parlare nessuno, perciò, prendo il mio smartphone e vado a cercarla. Non mi interessa se non vuole ascoltarmi, a costo di portarla via con la forza, questa volta farà quello che dico.

"Dove cazzo sei" le scrivo velocemente su whatsapp, ma visualizza senza rispondermi.

Chiedo informazioni ad adulti della zona: l'unico luogo aperto a quest'ora è il Java Jones.
Scavalco la fila, corrompendo il bodyguard con una bella banconota e mi butto tra quei corpi sudaticci e la puzza di alcool.
Ho sempre odiato i luoghi come questo; gli stronzi, non hanno il minimo ritegno nell'appiccicarsi alle ragazzine.
Ci manca solo che veda una cosa del genere con Diana.
Poi la noto, quei pantaloncini le fasciano il sedere in maniera perfetta. Le gambe lunghe si muovono con il bacino quasi delicatamente: sembra non notare tutti gli sguardi che ha catturato su di se.
Faccio per avvicinarmi, e vedo questo tipo chiederle di ballare, accetta senza fare storie e solo ora mi accorgo di una cosa: è completamente ubriaca.
Balla contro il corpo dell'altro sculettando animatamente e lo prende per il colletto, avvicinandolo alla sua bocca.
Mi adombro per qualche secondo, prima di scattare contro quest'ultimo ed allontanandolo con una forte spinta.
'Ora tu, vieni con me senza fare storie!' La minaccio con lo sguardo alzandola di peso sulle spalle.
Scalcia e mi intima di lasciarla: purtroppo, ha sbagliato il personaggio.
'Mi stavo divertendo, mettimi giù immediatamente stupida testa d'ananas!' Faccio finta di non sentire le grida ignorandola palesemente.
Mi morde un fianco, ed io di tutta risposta, le tiro uno schiaffo sulla natica destra.
'Smettila di fare la bambina. Ringrazia che ti abbia salvato da quel deficiente, che poteva sempre arrabbiarsi e cominciare una rissa' calmo i miei bollenti spiriti per non iniziare a prenderla male.
Cammino per le strade dell'isola, trascinarla di peso all'hotel è davvero faticoso, in più, mi rende anche il lavoro difficile.
'Ti sei calmata?' Domando, sentendo poi un mugolo di assenso. La poggio su una panchina e mi siedo per riprendere fiato: se per la fine di quest'avventura non mi hanno ancora portato al manicomio, c'è da preoccuparsi.
'Continui a starmi attorno, hai detto che non vuoi avere nulla a che fare con una mocciosa come me, sei stato chiaro prima... perché non mi lasci in pace?' Si tiene la testa con le mani e probabilmente domani, non si ricorderà nulla di questa conversazione.
'Perché sono un'idiota. Pur di non dirti che mi piaci, ho preferito mentire: prima a me stesso e poi anche a te. Il fatto è che non sono abituato a provare determinate emozioni, questa è la prima volta' finalmente dopo mesi, le rivelo quello che provo, con la consapevolezza che domani, potrebbe dimenticarsene.
Non risponde e alzo lo sguardo: sta dormendo profondamente.

Mi rendo conto solo ora, che la mia confessione, se l'è portata via il vento.

Spazio Autrice
-Vi sono mancata?
In questo capitolo ci sarebbe dovuta essere una svolta; tuttavia mi sono resa conto, che devono accadere altri piccoli eventi prima di quello.
-Diana dormiva o faceva semplicemente finta?
Lo scoprirete nel prossimo!
A presto❤️

Niente è come sembra - Caleb StonewallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora