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Correvo
Correvo veloce,molto veloce.
Dovevo raggiungerla.
Cande alla fine mi aveva detto dove si trovava,e di sicuro non potevo star fermo ad aspettare.
Ormai in testa avevo solo lei e non potevo farci niente. Lei per me è diventato qualcosa di essenziale,qualcosa di vitale e ne avevo bisogno ora più che mai.
Una volta arrivato in spiaggia iniziai a cercarla dappertutto,non potevo più aspettare. Lei doveva saperlo,anche se non avesse ricambiato forse non avrebbe avuto tanta importanza,in quel momento,dovevo liberarmi di un peso dalle spalle.
Iniziai a camminare per la spiaggia pensando a cosa dirle,di certo non potevo presentarmi li dicendole "ehy Tinita io ti amo e voglio che tu sia la mia ragazza,ti va?" no,troppo poco garbato e soprattutto non era il modo di parlare alla ragazza che ami.
La mia mente stava esplodendo,ma non durò molto perché venne interrotta da due risate provenire da una zona un po' più avanti da dove mi trovavo io,così decisi di avvicinarmi,magari era Martina.
Quando mi avvinai potevo avere una visione più chiara delle persone davanti a me,e si trattava proprio di Martina,ma non era sola.
C'era una ragazzo, le stava accarezzando la guancia e lei sorrideva un po' imbarazzata ed anche...forzata?
C'era qualcosa che non mi convinceva nel suo sorriso ,non era allegro,non era amaro,non esprimeva nulla.
Il mio cuore iniziò a perdere battiti quando il ragazzo iniziò ad avvicinarsi pericolosamente a Martina,e lei non faceva nulla per evitare quel contatto. Lei non era mia,non lo era mai stato,però fa male vedere la persona che più ami al mondo con un'altra. Dopo quella scena me ne andai,non potevo sopportare di vedere le sottili e bellissime labbra di Martina su quelle di un ragazzo che non sia io. Si lo so,potrei risultare egoista,però questo mi stava mangiando vivo.
Era chiaro che il suo passato non centrava,ero io il problema. Lei stava male per colpa mia,era acida,scontrosa,chiusa,fredda e così stronza per colpa mia. Dovevo rimediare e sapevo anche come fare.

«Che cazzo stai dicendo Jorge?!» Ruggero sembrava impazzito.
«Ho detto che ritorno in Argentina» dissi in modo calmo «Cosa cazzo vuol dire che ritorni in Argentina?! Ma sei impazzito?!» ok,stava delirando «No,faccio solo del bene così.» mi stavo irritando «Così non scapperai dai tuoi problemi» mi incalzò lui «Cosa vorresti dire?» sapevo dove voleva arrivare,però speravo che non lo dicesse «So che stai scappando da Martina» cantilenò con amarezza «Spero sia uno scherzo» dissi col sorriso più falso che potevo sfoderare,però non serví molto,Ruggero mi conosceva bene e sapeva che stavo mentendo sia a lui che a me stesso.
«No, non lo è. Jorge svegliati cazzo tu sei innamorato di lei, e non dirmi di no che ti spezzo le dita, quindi perché non vai li e gliene parli? Sono sicuro che pure lei sente qualcosa per te.»
«Non posso. Oggi sono andato a cercarla ed era al mare,con un ragazzo e la stava per baciare, anzi credo lo abbia fatto. Me ne sono andato prima di vedere la scena,non potevo reggere se restavo a guardare.»
«U-un ragazzo?» tremava, strano, Ruggero non ha paura di niente solitamente.
«Si hai capito bene Ruggero, un ragazzo.» gli risposi in modo pacato, anche se ormai di pacato in me c'era ben poco.
«Descrivimelo.» era serio. Che stava succedendo?
«Come scusa?» ero più confuso che mai ora
«Descrivimelo.» ripetè senza battere ciglio
«Perché mai dovrei farlo?» questa conversazione era più strana che mai.
«DESCRIVIMELO CAZZO.» sbottò più arrabbiato che mai
«Spiegami cosa sta succedendo.» vedere lui arrabbiato,che di solito non succede mai,metteva me in ansia. Che Martina centrasse con tutto ciò?
«DESCRIVIMELO MARTINA POTREBBE ESSERE IN PERICOLO» non esitai a rispondere
«Alto, un po' biondino, un po' di barbetta e occhi marroni come il cioccolato fondente»
«CAZZO! DOBBIAMO ANDARE.»
«PER CHE COSA?» non ci vedevo più. E se Martina fosse in pericolo?
«AVVERTO CANDELARIA. TI SPIEGO TUTTO IN MACCHINA.»
Ero nero. Il solo pensiero di Martina nelle grinfie di qualcun altro. Aspetta. Ma quel ragazzo è il tipo da cui ho salvato Martina. Ora tutto era chiaro...
La storia di Martina, l'ex psicopatico, la reazione di Ruggero, tutto combaciava. Però non capivo cosa Ruggero e Candelaria mi stessero nascondendo.
Con tutti questi pensieri decisi di avviarmi alla macchina seguito da Ruggero, volevo sapere di più, e so che in macchina sarei riuscito a farlo parlare.

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Vicini ma LontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora