Uscimmo dall'aeroporto con le mani intrecciate, come una vera coppia, anzi, perché "vera coppia"? Io e Tini ormai siamo una vera coppia, anche se fa strano dirlo. Chi l'avrebbe mai detto che la ragazza chiusa, piena di problemi esistenziali, insicura, acida, fredda, ma allo stesso tempo piena di vita, si sarebbe innamorata di me? Un ragazzo dall'apparenza molto scontroso, duro, stronzo, arrogante e provocatorio. Non so cosa abbia visto Martina di bello in me, a parte Ruggero e Candelaria, nessuno mi aveva mai detto di essere una brava persona. Forse é questa la differenza tra me e Martina, io ho sempre avuto amici fantastici accanto a me pronti a sostenermi in tutto e per tutto, lei no, lei é sempre stata sola, non sapeva cosa volesse dire voler bene a qualcuno.
A porre fine ai miei dubbi e alle mie domande fu Martina.
«Jorge, che ti succede?» mi chiese un po' preoccupata, sicuramente deve avermi visto assorto dai miei pensieri.
«Niente di speciale» non volevo mentirle, anzi, non volevo farla preoccupare ulteriormente.
Non so cosa stia passando adesso, vorrei saperlo, però non voglio nemmeno pressarla troppo.
«Jorge...» disse per poi prendere un gran sospiro
«Non voglio ne mentirti ne altro, voglio che tu sappia la verità» era decisa, faceva paura, non era mai stata così.
«Se non ti senti pronta non sei obbligata tranqui-» non feci in tempo a finire la frase che iniziò a raccontare.
«Io non ho mai avuto una vita facile, non eravamo ricchi, a mala pena riuscivamo ad arrivare a fine mese. Mio padre non c'era mai perché lavorava sempre nella sua officina, mia madre era una casalinga ed infine avevo un fratello di nome Francisco, il fratello migliore che potessi mai avere, era buono, dolce, perspicace, attento a tutto, protettivo, e soprattutto aveva un cuore d'oro...» si interruppe per prendere fiato. C'era qualcosa che però io non riuscivo a capire, come mai parlava al passato? Cos'era successo alla sua famiglia?
«U-un giorno mio padre, per poter comprare dei pezzi d'auto, fece un viaggio lontano, così decisi di fare un giro con la sua macchina di nascosto non essendo ancora maggiorenne. Sai quella maledetta auto era la cosa più costosa che ci potesse essere in casa, mio padre teneva più a quella macchina che a noi.
Quella sera mi organizzai con i miei amici di allora per poter uscire con l'auto, prima di poter uscire ovviamente dovevo chiedere a mio fratello. All'inizio non fu facile convincerlo, continuava a dire che ero inesperta, che sarebbe finita male, ma io ero cocciuta e volevo uscire a tutti i costi.
Così quando Fran uscì con i suoi amici, io presi le chiavi in salotto e sgattaiolai dalla porta sul retro, feci molta attenzione perché mia madre stava dormendo e dovevo fare di tutto pur di svegliarla.
Arrivai al garage, presi l'auto e andai a prendere i miei amici nelle loro rispettive case. Facemmo vari giri tranquilli per le campagne, fino a quando a uno di noi non venne in mente l'idea di andare il più veloce possibile, così da provare più adrenalina.
Andammo più veloci che mai, quando ad un tratto sentimmo un rumore e la macchina si fermò.
Era tutto buio, nessuno di noi aveva il cellulare così trascinammo l'auto fino a casa mia. Una volta che arrivammo a casa vidi che l'auto era tutto tranne che a posto, era sfasciata ed io con lei, ma ancora non lo sapevo. Quando rimasi sola mi affrettai a chiamare mio fratello per farmi dare una mano con l'auto.
Appena arrivò a casa la prima cosa che fece fu arrabbiarsi con me per aver disubbidito al suo volere, una volta calmato decise di andare all'officina per sistemare la macchina, assicurandomi che per il rientro di mio padre sarebbe stata a posto, così Fran prese l'auto e andò all'officina, io invece andai in camera mia a dormire tranquilla dopo quello che mi disse mio fratello. La mattina dopo mi svegliai inconsapevole di quello che a distanza di poche ore sarebbe successo...mentre io e mia madre facevamo colazione, suonò il telefono di casa e mia madre dopo aver sentito la notizia a lei comunicata sbiancò e svenne. In due minuti si trovarono vigili del fuoco, poliziotti e ambulanze sotto casa nostra in cerca dei miei genitori. Il racconto dei poliziotti fu agghiacciante per me, dicevano che durante la notte, mentre Fran stava aggiustando la macchina, c'era stata una perdita di gas di un tubo, provocando così una esplosione distruggendo l'officina e u-u-uccidendo m-mio fratello...» smise di raccontare quando scoppiò a piangere senza sosta.
La tenevo stretta a me e volevo solo che lei si sentisse al sicuro.AVVISO IMPORTANTE:
Allora, volevo scusarmi molto se in questi giorni non sono andata avanti con la storia, ma avendo l'esame mi è risultato molto difficile.
Inoltre è arrivata l'estate, quindi mi scuso già in anticipo se non pubblicherò sempre.
Comunque sia spero che la storia vi piaccia, ci sto mettendo tutta me stessa per renderla il più originale possibile!❤️
Ho molte idee per le prossime storie, ma di quello ve ne parlerò in futuro, buone vacanze!!❤️
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Vicini ma Lontani
Fanfiction«LASCIAMI STARE CAZZO» «Martina» «...» «Che cos'ha fatto la vita per renderti così?» . . . . . . . Lei un po' imbranata Lui un po' troppo sicuro di sé Loro troppo diversi ma allo stesso tempo troppo identici Troppo vicini ma lontani... -21O52O #5 j...