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La magia di Campo Tures

Capitolo 1

Anno: 1360 d. C.

Yoongi partendo da Vinci, salì a cavallo dopo essersi assicurato più volte che tutte le provviste fossero presenti all'interno delle sacche laterali della sella del cavallo.

Poco prima di partire, egli fu fermato dai suoi migliori amici che con un sorriso lo salutavano: "Yoongi fai buon viaggio e torna sano e salvo" esclamò il più giovane tra di loro, ovvero Jeongguk.

Il capo della banda di briganti annuì sorridendo per poi rispondergli: "Tranquillo, dopo questo viaggio saremo più ricchi di quanto lo siamo ora, affido a te Seokjin il comando della squadriglia. Tratta bene i ragazzi"

Il maggiore del gruppo annuì per poi salutare il suo superiore.

Yoongi, una volta sorpassata l'Etruria (attuale Toscana) e la parte superiore degli Appennini, dopo una settimana di cammino interrotto, si fermò in una locanda per riposarsi dopo il lungo viaggio compiuto. Anche se gli mancava ancora molto da percorrere.

Mentre mangiava in solitudine la sua cena con il capo coperto da un cappuccio, che grazie alla sua ombra gli oscurava sia il volto e di conseguenza anche la cicatrice presente in perpendicolare nell'occhio destro, procurata tempo addietro durante un combattimento, la locandiera gli si avvicinò posandogli una mano sulla spalla sinistra richiamando la sua attenzione.

"Ehmm signore?"

Il ragazzo voltò lievemente il volto verso la figura della quarantenne, ed ella intuendo che quel piccolo movimento fosse un accenno a continuare gli domandò: "La tassa di soggiorno quando la pagherà?"

"Domani mattina, prima di riprendere il mio cammino" rispose Yoongi con fare annoiato. La donna annuì, e successivamente si voltò per andarsene, ma si bloccò una seconda volta. Osservò le persone che la circondavano e vide che i pochi uomini rimasti stavano parlando tranquillamente tra di loro.
Così in pochi secondi si sedette vicino al nuovo arrivato e gli chiese: "Dove vi state dirigendo?"

"Pensa agli affari tuoi" rispose freddamente il bandito mentre terminava la sua cena.

"No, voglio sapere...Non penso sia un segreto da tenere per sé? Giusto?" Yoongi si stava stufando anche molto velocemente, così si alzò ed esclamò prima di dirigersi verso la sua stanza: "Sto andando a nord...Molto a nord!"

"Ohh e dove?!...Dai barbari?"
[Inizio breve lezione di storia: All'epoca, le popolazioni che vivevano nell'attuale Austria e Germania, venivano chiamate Barbari. Il nome deriva dal fatto che gli uomini portavano la barba lunga e si pensava ch balbettassero. Per quest'ultimo fatto c'è la ripetizione nella parola: Bar-bar-i. Fine breve lezione di storia]

In quel momento il sangue ribolliva caldo nelle vene del capo, non voleva uccidere quella donna per niente, anzi, non voleva sprecare le sue energie per un motivo alquanto futile. Così, fece un profondo respiro e senza dare una risposta alla locandiera si diresse verso la sua camera.

Era passato quasi un mese dall'inizio del suo viaggio e Yoongi aveva bisogno di vestiti e di provviste. Per questo si fermò a Vicetia (attuale Vicenza) e fece rifornimento ingannando diverse persone, così da poter comprare il necessario ad un prezzo molto più basso.

Dopo qualche altro giorno di viaggio sorpassò il confine dell'impero Austriaco e si addentrò nelle foreste dell'attuale Trentino Alto-Adige, in certi punti rimase alquanto stupito delle bellezze che gli riservava la natura, e mentre stava galoppando aprì la sua mappa e segnò all'incirca il punto in qui si sarebbe dovuto trovare, ma qualcosa non andava.

Il pezzo di carta, in quel momento, segnava che si sarebbe dovuto trovare a pochi chilometri dalla meta desiderata, ma davanti alla sua figura vedeva solo che vegetazione e niente altro.

"Ci sarà sicuramente uno sbaglio! Suga aumentiamo il passo, voglio uscire da qua e trovare un paese per chiedere informazioni" Lo stalliere nitrì ed iniziò ad galoppare sempre più veloce. Ad ora di sera inoltrata, i due erano estremamente stanchi dal duro viaggio. Yoongi percepiva che il suo cavallo nero era stanco, ma accarezzandogli la chioma lo rassicurò e così quando l'uomo vide in lontananza delle fiaccole sorrise e disse sottovoce: "Un villaggio, bene!"

Ma quando si avvicinò sempre di più intravide delle bandiere con simboli austriaci e così volendo evitare disagi di esser riconosciuto, per colpa della cicatrice, si bloccò sul posto per qualche minuto. Agust D, mentre osserva le porte della città, pensò che in ella sicuramente saranno presenti dei fogli con delle taglie sulle teste dei banditi.
Così, nella mente del bandito venne l'idea di proseguire, ma appena abbassò lo sguardo osservò che il suo cavallo era stremato.
L'uomo, con un colpo di tallone diede l'ordine al Suga di tornare dentro al bosco, situato al di sopra della città e lentamente scese fino ad arrivare in città. Quando arrivò, le strade erano poco affollate, Agust D cercò con lo sguardo una locanda ma non ne intravide nemmeno una.

Ad un certo punto Yoongi sentì i suoi occhi chiudersi, si diede degli schiaffi in faccia per restare sveglio, ma le sue possibilità di successo erano sempre meno con il passare dei minuti.

La voce melodica di una giovane fanciulla richiamò l'attenzione del bandito, egli farfugliò qualche frase ma quando tentò di afferrare la mano che gli stava porgendo la donna cadde a terra svenuto.

La ragazza prese al volo l'uomo e tentò in tutti i modi di svegliarlo, ma non ci riusciva.
"Yahh pesi lo sai?!"
La giovane donna, con tutte le sue forze lo posò con fatica sulla schiena del cavallo e dopo aver fatto percepire allo stalliere di non volergli fare niente di male lo prese per le brighe e lo condusse nella sua dimora.

Mise a riposare Suga con gli altri suoi destrieri e poi ponendo un braccio dello sconosciuto intorno alle sue spalle lo portò dentro la propria casa. Successivamente la prima cosa che fece fu condurlo nella camera da letto per poi dirgli: "Domani dovremo parlare"

𝐋𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐓𝐮𝐫𝐞𝐬 [𝐌.𝐘.𝐆𝐱𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora