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La magia di Campo Tures

Prologo

Anno: 1360 d. C. (Qualche anno dopo la peste nera)

Nel trecento italiano non era presente né l'impero né il papato. Quest'ultimo era stato sopraffatto dalla monarchia francese, e la capitale si era trasferita ad Avignone nel 1309. Con la conseguente di avere tre papi nello stesso momento.

L'impero invece, dopo la sconfitta degli Svevi ci sono stati pochi episodi dove si tentava di conquistare l'Italia, uno di questi è stato provato da Enrico VII e Ludovico di Baviera dove ne uscirono sconfitti. Ci provò anche il Regno Angioino di Napoli, il quale venne sconfitto dai vari comuni. Dunque l'Italia, si presentava frazionata tra comuni, stati regionali e qualche impero.

Mentre le diverse Signorie italiane si espandevano, i territori montani rimanevano per il momento illesi. Nessuno sapeva della loro esistenza, se non i briganti e i ladruncoli. Quest'ultimi venivano considerati dal popolo grasso (ovvero il popolo comune delle città), dei lupi, perché si muovevano sempre in branco, ed era raro vedere qualcuno girovagare per i sentieri senza nessuno al proprio fianco.

Il castello di Campo Tures, situato nella provincia di Bolzano, fu costruito agli inizi del 1200 e fino a quel momento si era ben difeso dagli attacchi dei briganti, e dai popoli provenienti da nord. I barbari. I regnanti di quel secolo erano clementi con i paesani, si preoccupavano della loro salute e durante l'inverno si occupavano di distribuire coperte pesanti a tutte le famiglie.

Ma da qualche tempo, all'interno del villaggio era giunta una voce che dei briganti volevano radere al suolo la loro piccola cittadina. Il re, timoroso di un probabile attacco a sorpresa al suo piccolo regno, fece raddoppiare le guardie in ogni entrata e uscita della città. In più la sua paura era così grande, che impose dei dazi doganali di passaggio (tasse per il transito in città) per poter entrare nel villaggio. I popolani dovevano pagare quattro dracme, invece gli stranieri ben otto.

Ma il vandalo venuto da sud, una sera riuscì ad entrare in città senza che nessuno lo notasse e grazie al fato, quella notte incontrò qualcuno che riuscii a leggergli il cuore e l'anima tanto da renderlo debole quanto un gattino appena nato.

𝐋𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐓𝐮𝐫𝐞𝐬 [𝐌.𝐘.𝐆𝐱𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora