9.

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Passai praticamente tutta la notte a parlare di Corey a Katy.

Gli raccontai tutto nei minimi dettaglie e lei sembrava felice per me vedendola ascoltarmi così attentamente e sorridendo.

«quindi ancora non vi siete scambiati il numero? Anche dopo ieri sera?»

«spero si rifaccia vedere visto che ora sa dove abito»

L'unica cosa che ho negato a Katy, e il fatto che mi piacesse come ragazzo.

Li ho sempre detto che era un buon amico, forse un po' perché avevo paura.

Non perché Katy non era un'amica fantastica, ma perché lo conoscevo tanto, preferivo conoscerlo di più prima di dire a lei se mi piacesse o no.

La mattina dopo ero di riposo a lavoro.

Andai in giro per la California a predere delle cose che mi sarebbero servite, e appena ritornata a casa, trovai Katy felicissima che mi mostrava un bigliettino con un numero telefonico.

«indovina!»

«noo racconta!» li dissi frettolosa con la voglia di sapere chi aveva conquistato.

«Corey è venuto qui quando non c'eri» disse

Sgranai gli occhi, non ci potevo chiedere. La mia migliore amica ci ha provato con il ragazzo che mi piace?

«che fai quella faccia, mica è per me»

Feci un respiro di solievo

Molto probabilmente, anche se non gli avevo detto che Corey mi piaceva, lei aveva intuito tutto.

Infondo è la mia migliore amica.

«ti cercava, ma tu non c'eri quindi mi ha chiesto di dirti di chiamarlo...»

«ma io non ho il suo numero di telefono!»

«lasciami finire!» mi rispose «gli ho detto che non ce l'avevi e lui sembrava stranito da sta cosa, comunque, ha chiesto di chiamarlo, lo devi chiamare forza»

«mi sono fatta scrivere il suo numero qui» mi disse allungandomi il bigliettino con io numero di telefono di Corey

«ma adesso devo chiamarlo»

«ma si che te frega, sono già passate 2 ore da quando è venuto qui, quindi diciamo che ti sei già fatta desiderare abbastanza»

«grazie Katy» li sorrisi

Andai in camera per chiamarlo.

Volevo stare da sola e tranquilla altrimenti avrei iniziato a balbettare come faccio di solito.

Sembravo una bambina, non vedevo l'ora di sentirlo così, aspettai qualche minuto prima di chiamarlo, per ritornare seria.

«pronto?!» disse la voce dall'altra parte del telefono

«sono Emma»

«ti va un gelato oggi pomeriggio? Te lo avevo promesso»

Io sorrisi.

Come può farmi sorridere anche una frase semplice con lui?

«va bene, ci vediamo domani pomeriggio nella spiaggia davanti casa mia?»

«io in realtà pensavo a qualcosa di diverso, se non ti dispiace»

«cosa?»

«stasera, nello stesso posto che hai detto tu»

«sono libera stasera»

«perfetto balbettina, vi vediamo lì»

«va bene» li risposi sorridendo «ah Corey... Non chiamarmi così»

I who think only of you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora