Capitolo 13

23 1 0
                                    




Harry's povNon potevo crederci, sembrava tutto così assurdo, sapevo in cuor mio ci fosse qualcosa sotto, ma non mi aspettavo qualcosa di così grosso. Cominciai a capire il comportamento di Emma, il suo darsi una colpa per tutto, le sue reazioni esagerate, ma non avevo paura di lei, non provavo disgusto, ma solo tanto dispiacere, avrei voluto sapere prima la verità per poterle stare vicino al meglio e non prendendomi gioco di lei con le mie cazzate. Guidavo, guidavo così veloce da sentire quasi dolore sulla mia pelle per il vento che si scagliava su di me. Ero talmente arrabbiato, non meritava tutto ciò.**Arrivai al campus e mi precipitai dalla moto per andare a cercare Emma, avevo bisogno di vederla, sentivo la necessità di stringerla tra le mie braccia, anche se probabilmente mi avrebbe respinto. Dovevo aiutarla, avrei tanto voluto dirle tutto, per cercare di farle capire come stavano le cose, ma molto probabilmente avrebbe reagito male, ma soprattutto non potevo andare contro il volere dei suoi nonni, nonostante fosse un enorme stronzata nasconderle tutto, non era giusto, doveva sapere, ma non era compito mio dirglielo, io per lei non sono nessuno.
Girai per l'intero campus, senza trovarla da nessuna parte, stavo iniziando a preoccuparmi, il cuore mi batteva a mille. "E se le fosse successo qualcosa?" , questi pensieri mi iniziarono a tormentare la mente. Dopo una buona mezzora, la trovai nel giardino sul retro del campus, perché non ci avevo pensato prima?
Quella scena mi distrusse il cuore, era seduta per terra con le ginocchia al petto e gli occhi sgranati, non sapevo come comportarmi, sembrava sconvolta e non volevo accentuare quel suo stato d'animo, ma non riuscii a trattenermi, mi inginocchiai e la strinsi al mio petto.

"Louis sei tu?" Chiese con un filo di voce. Sapevo fosse fottutamente sbagliato, ma era l'unico modo per darle conforto, se le avessi detto chi fossi probabilmente mi avrebbe mandato via e si sarebbe infuriata.

"Si Emma, sono io"

"Che bello averti qui e poterti toccare, quanto mi sei mancato fratellone. Non andartene più". Quelle parole mi spezzarono il cuore e arrivai alla conclusione che non doveva sapere come stavano le cose, per quanto fosse sbagliato, conoscere la verità l'avrebbe distrutta. Ma ciò non significava che non l'avrei aiutata, anzi le sarei stata addosso il più possibile, magari con l'aiuto di Sophie che passava molto più tempo con lei, ma a qualunque costo doveva prendere le sue medicine.

"Emma, io devo andare via, non posso rimanere qui e lo sai anche tu" . Era tutto così strano e mi sentivo così stupido a far finta di essere suo fratello, morto.

"Allora portami con te, non ho motivo di stare qui se non ci sei tu con me" . Più parlava e più sentivo il mio cuore sgretolarsi in pezzi sempre più piccole. Non riuscii a rispondere, semplicemente la strinsi più forte.

**
"Hai ragione Soph sono stato un vigliacco, mi prendo tutte le mie responsabilità, ma dobbiamo aiutarla" . Avevo spiegato tutto a Sophie ed aveva reagito malissimo, ha iniziato a piangere come una matta, era uscita fuori di se.
"Mi hai messa in mezzo a questo gioco assurdo per una tua stupida vendetta. E se Emma scoprisse tutto? La perderei Harry" Urlò come impazzita
"Non scoprirà nulla Soph, te lo prometto, noi la aiuteremo" Dissi poggiandole le mani sulle spalle per calmarla.
Sophie si strattonò dalla mia presa. "No Harry, tu devi stare lontano da lei, ci penserò io, tu non devi avvicinarti" Disse a denti stretti
"Puoi scordartelo, io non la abbandonerò"
"Come puoi parlare così dopo quello che hai fatto? E soprattutto per il motivo per cui l'hai fatto, sai qual è sempre stato il tuo problema? Che Louis è sempre stato migliore di te" Sputò velenosa
"Mi fai proprio ridere Sophie, ti ricordo che tu sei stata mia complice, sei colpevole tanto quanto me e soprattutto non paragonarmi a Louis" Dissi lasciando mia sorella sola nella mia stanza.


Emma's pov

Aprii leggermente gli occhi ancora assonnata, non mi ricordavo di essermi messa a letto, avevo dei ricordi vaghi e avevo fatto un sogno meraviglioso, ero tra le braccia di Louis, però la sensazione non era familiare era come se fosse un'altra persona, ma mi sono sentita talmente bene stretta tra le sue braccia che non mi importava altro. Avrei tanto voluto fosse tutto vero, invece Louis continuava a scappare da me e non riuscivo a capire il perché, forse era ancora arrabbiato con me per averlo abbandonato e non aver cercato di aiutarlo e se fosse così non gliene farei una colpa, ma non è da Louis, lui non si sarebbe mai comportato così con me.

A un passo da te.//h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora