Capitolo 3

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Mi girai sperando non si trattasse di Harry e buttai un sospiro di sollievo vedendo Liam . "Hai intenzione di andartene così presto?"

"Diciamo che non conosco nessuno e mi annoio" dissi evitando di accennare lo spiacevole incontro con Harry.

"Beh, potresti stare con me e gli altri" Disse sorridendomi. Ci pensai per un attimo e poi annuii, mi avrebbe fatto bene divertirmi un po' e cercare di fare conoscenza, anche perché ora che avevo di nuovo la mia collana mi sentivo molto più tranquilla. Tutto sommato Harry era stato gentile, mi sentivo quasi in colpa pensando a come l'avevo trattato. Scrollai la testa per liberarmi da quei pensieri stupidi, avevo ben altro per cui sentirmi in colpa.

Ci avvicinammo ad un gruppo di ragazzi, tra i quali c'era anche Sophia ed un'altra ragazza, bassina, formosa e piuttosto carina, ma con uno sguardo da vipera. Appena mi avvicinai, quest'ultima mi squadrò dalla testa e i piedi, facendomi innervosire parecchio. "Cosa hai da guardare?" Sputai acidamente.

Lei sorrise velenosa e si voltò dall'altra parte, non sopportavo questi comportamenti, mi facevano andare fuori di testa. La strattonai per una spalla, per farla girare verso di me. "Non fare questi giochetti con me, perché ti finisce male". Lei spalancò la bocca e non disse nulla, camminando velocemente verso... Harry, ecco ci risiamo, di nuovo lui. Pensai immediatamente che probabilmente fosse la sua ragazza e che sia corsa da lui per raccontargli di quanto io sia stata scortese con lei, ma che mi importa alla fine.

"Vuoi da bere?" Mi domandò Liam.
"No, non bevo,preferirei andare a fumare una sigaretta, quindi vado fuori"dissi uscendo il pacchetto dalla tasca.

"Puoi benissimo fumare qui" mi disse un ragazzo dalla carnagione olivastra e due occhi color nocciola. Effettivamente guardandomi intorno notai che molte persone stavano fumando e nonostante non fossi abituata a fumare nei posti chiusi accesi comunque la mia black Devil.

Sentii due occhi addosso che mi fulminavano, mi girai e notai lo sguardo di Harry accigliato su di me. "Ti rovini così?" Mi domandò indicando la sigaretta. Alzai gli occhi in cielo evitando di dargli una risposta, perché avrei potuto saltargli addosso staccargli ogni capello che si ritrovava in testa e cavargli quei bellissimi occhi verdi. Mi diedi una sberla mentale appena mi resi conto di aver affibbiato l'aggettivo "bellissimi" agli occhi di Harry.

"Ma vuoi lasciarla in pace?" Disse Sophia mettendomi un braccio intorno al collo, cazzo, bruciava.

"È meglio che tu non la tocchi così" disse Harry guardando il braccio della sorella posato intorno al mio collo. Mi sentii mancare il fiato per un attimo, che avesse forse capito il mio fastidio verso il contatto fisico? Sentii le guance pizzicare per la rabbia. Non poteva, non doveva, non aveva il diritto di cercare di leggermi dentro. Mi spostai dalla presa di Sophia, rivolgendole il mio sorriso più sincero, non volevo si offendesse e non capivo esattamente il perché, non è che mi fosse mai importato di far rimanere male qualcuno.

"Non mi parlerai mai più?" Mi domandò il riccio.

"Non ho nulla da dirti, neanche ti conosco" dissi infastidita, ma chi si credeva di essere?

"Beh hai visto molto di me per non conoscermi affatto" disse con un sorriso malizioso. Quasi mi cadde la mascella per terra, avevo dimenticato di averlo visto nudo sotto la doccia.

"Cosa vuoi dire con questo Harry?" Disse quella specie di nana velenosa

"Niente Jesy, nulla di cui tu debba preoccuparti" disse alzando gli occhi in cielo, ma mettendo un braccio intorno al suo collo. Lei mi guardò con fare soddisfatto, come se mi importasse della sua pseudo-relazione con Harry.

La voce allegra del ragazzo con la pelle bianco candido e gli occhi azzurri mi fece distrarre dal siparietto creato da Harry e quella Jesy. "Hai da accendere?"

Annuii e gli accesi la sigarette. "Grazie" Disse buttando una nuvola di fumo dalla bocca "Io sono Niall"

"Emma" Risposi secca

Improvvisamente Harry si mise in mezzo a me e Niall, come infastidito."Vi presenterete dopo, ora giochiamo"

"Obbligo o verità?" Mi chiede Sophia.

"Verità" scattai. Non vorrei mi chiedessero cose strane come baciare qualcuno.

"Proprio senza palle" sghignazzò Harry. Provava gusto a farmi arrabbiare questo ragazzo? Perché se ci teneva così tanto avrei potuto prenderlo a sberle senza problemi.

"Semplicemente mi da noia fare qualcosa che non mi va, non mi faccio comandare da nessuno" sbuffai prendendo un'altra sigaretta dal pacchetto.

"Allora la scelgo io la verità" disse con un sorrisetto sghembo.

"Fai pure" dissi indifferente. In fin dei conti non aveva molto da chiedermi, non mi conosceva affatto, quindi non mi preoccupava più di tanto.

"Raccontami la storia di quella collana"

Sgranai gli occhi e iniziai a boccheggiare, non sapevo come rispondere, non poteva farmi questo. Si stava vendicando per il modo in cui l'avevo trattato qualche ora prima, ma quello era un colpo basso non lo credevo così cattivo. Sentii gli occhi di tutti i presenti addosso e iniziai a sentirmi a disagio, non avrei mai detto a nessuno cosa significasse per me la collana. Cercai di mascherare l'ansia, ma fallii miseramente. Mi alzai di scatto e guardai Harry. "Che fai? Vuoi piangere?" Mi disse ridendo di gusto.

"Io non piango mai" Non versavo una lacrima da troppo e sicuramente non l'avrei fatto a causa sua."Vado via" continuai

"No Emma dai, non devi rispondere e poi non puoi tornare sola a quest'ora" mi disse Sophia con voce triste posando una sua mano sulla mia spalla. L'abituale bruciore percosse il mio corpo e le schiaffeggiai la mano. "Non toccarmi più per favore " dissi con voce piatta.

Uscii dalla casa e inizia a camminare, non ricordavo bene la strada per il dormitorio, ma non mi importava dove andassi, volevo solo andare via da li. Era stato un sbaglio andare a questa festa. Non sono pronta ad avere rapporti con qualcuno e probabilmente non lo sarò mai. Questi sono i momenti in cui avrei solo bisogno di mio fratello, i momenti in cui avrei bisogno solo di affondare il viso sul suo petto e sentire il suo profumo.
Improvvisamente vidi due occhi azzurri scrutarmi attentamente , due occhi azzurri fin troppo familiari. Il ragazzo non mi diede neanche il tempo di aprir bocca che iniziò a correre verso la casa. Rimasi bloccata per qualche secondo incredula di ciò che avevo visto. No, non poteva essere lui.

Salve a tutti, sono Alessia! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Scusate gli eventuali errori ma non ho avuto il tempo di rileggerlo. Se vi è piaciuto lasciatemi qualche recensione, ne sarei felice! Un grosso bacio.

A un passo da te.//h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora