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La settimana è passata velocemente e io non esco dalla mia camera da quel famoso pomeriggio de merda. Mi limito ad andare in bagno per lavarmi e ad andare in cucina per prendere del cibo e portarmelo in camera.

Ho fatto solo TikTok abbastanza tristi e quindi ho dovuto ripiegare su delle bozze per poter pubblicare qualcosa che non fosse deprimente. Non vorrei instillare dubbi nelle nostre fan, facendogli capire quello che sta accadendo.
Quelli dell'agenzia mi hanno fatto diverse chiamate per ricordarmi che non posso permettermi di stare quasi una settimana intera a non fare praticamente nulla di produttivo e che ho scadenze da rispettare e bla bla bla. A una certa non li ascoltavo più, perché nominavano Tancredi e mi si bloccava il cuore.

Oggi è sabato e Gian ha ben pensato di organizzare una serata tra amici qua a casa dato che gli ho ripetuto mille volte che non sarei uscito manco sotto tortura. Tuttavia sono riuscito a farmi promettere che si sarebbe assicurato di mandare via Tancredi. Non sono pronto a passare un'intera serata con lui nella stessa stanza.
Ci ho perso pure l'abitudine a stargli vicino dato che io sto sempre chiuso in camera e lui sta sempre fuori casa. Gian mi dice che va da Valerio, ma lo so che va da Giulia... giovedì quello stronzo ha lasciato una maglia in bagno e ho riconosciuto il profumo da donna. Aveva reso l'aria irrespirabile e sporcato il ricordo dell'odore di Tancredi misto al mio.

Che odio.

Sono in cucina a preparare dei pancake e mi stupisco del risultato. Sembrano pure commestibili. Li sistemo in un piatto e vado verso il tavolo, prendendo anche la Nutella.

"Regà, ho fatto i pancake per merenda... daje, venite" chiamo Gian e Diego che stanno giocando alla play.

"Arriviamo" mi rispondono all'unisono.

Mentre li aspetto, mi siedo al tavolo e scorro le storie instagram. Ovviamente ho bloccato quelle di Tancredi, ma la curiosità è tantissima quindi vado sul suo profilo, un po' indeciso se visualizzarle o meno. Sti cazzi, ho bisogno di vederlo e di sapere che effetto mi fa.

La prima è una foto di lui appena sveglio, risale all'ora di pranzo e non riconosco la camera in cui si trova.

Lo sapevo che non stava da Valerio!

Scorro le altre storie per cercare di capirci qualcosa e mi blocco appena trovo ciò che cercavo.

Una foto di Giulia e Tancredi insieme, mentre lui le bacia la guancia e le tiene il mento come se non volesse farsela scappare. Sono disgustato.

"Bro, ma stai piangendo?" mi chiede Diego. Ed istintivamente porto una mano alla guancia per raccogliere le lacrime che stavano scappando, furtive e subdole come al solito.

"Non me n'ero accorto, scusa" rispondo sovrappensiero e poso il cellulare sul tavolo, per poi poggiarci i gomiti e sorreggermi la testa con i palmi delle mani.

Rilascio tutta l'aria che ho trattenuto fino ad ora e riprendo a respirare, ma sento il labbro tremolare. Potrei scoppiare da un momento all'altro.

"Cazzo, Lele... io non ce la faccio più a vederti così" si lamenta Diego.

"Non preoccuparti, fra, sono sicuro che passerà. Sta già meglio rispetto a qualche giorno fa" cerca di consolarlo Gian.

Ma sono solo cazzate e lo sa pure lui. Sto na merda da martedì e, se è possibile, sto peggio ogni giorno che passa. E' come se fossi un albero in preda al violento alternarsi delle stagioni.

Tancredi era la mia primavera e la mia estate.
Il nostro rapporto sembrava essere finalmente sbocciato, come un bellissimo fiore.
Quel bacio di sabato scorso è stato il frutto più buono che io abbia mai mangiato.
E' stato capace di riscaldarmi la pelle con il calore dei suoi abbracci.
Mi sono perso nel verde delle sue iridi, come fossero campi verdi in cui correre liberi.
I nostri sorrisi brillavano tanto da illuminare il viso dell'altro come fanno le gocce d'acqua sulla pelle esposta al sole.

Play Date | Tankele 🍓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora