Voci riguardo «Quel Metallo» iniziarono a circolare tra gli armaioli circa 10 anni orsono. Di certo, l’ultimo obbiettivo di SAO era la conquista dell’ultimo piano e la risoluzione del gioco. Ma oltre ciò, c’era una grande varietà di altre missioni: quest da parte di NPC, missioni di sorveglianza, ricerca di tesori e molto altro. Ma a causa delle ricompense che spesso includevano equipaggiamenti ricercati, la maggior parte delle missioni avevano un tempo di ricarica dopo che erano stati completati e prima che potessero diventare di nuovo disponibili. Ci sono state anche quest che potevano essere eseguite solo una volta, ma che davvero hanno attirato l'attenzione da parte dei giocatori. Una di queste era stata scoperta nel borgo di un angolo nel 55° piano. Un certo capo del villaggio NPC dalla barba bianca direbbe- C'era un drago bianco che viveva sulle montagne a ovest, che mangiava ogni giorno cristalli come cibo e ne accumulava grandi quantità per creare un metallo estremamente prezioso e raro all'interno del suo stomaco. Questa era, ovviamente, una missione che procurava dei materiali sorprendenti, quindi un gran numero di persone formò immediatamente una squadra d’assalto che sarebbe stata in grado di sconfiggere facilmente il drago. — Ma non hanno ottenuto nulla. Il drago ha lasciato solo una piccola quantità di Col e alcune attrezzature di scarsa qualità, che non hanno nemmeno rimborsato il costo delle pozioni di guarigione e dei cristalli utilizzati. Dopodiché, tutti pensarono che il metallo avesse solo una possibilità di apparire, quindi molte parti parlarono al saggio e poi uccisero il drago, ma nessuno trovò il metallo. In una settimana, innumerevoli draghi bianchi furono uccisi, ma nessuna squadra d’assalto riuscì a trovare un pezzo di quel metallo. Ma qualcuno alla fine suggerì che esistevano speciali requisiti da soddisfare, così tutti cercarono duramente di scoprire quali fossero. Dopo aver ascoltato la mia spiegazione, quel tale, Kirito, che sorseggiava il tè che non volevo nemmeno preparare, che sedeva sulla mia solita sedia del laboratorio con le gambe incrociate come al solito, rispose 'Ah...' e annuì leggermente. "L’ho sentito anch’io. Sembra che ci sia una possibilità di ottenere ingredienti così rari. Ma nessuno è riuscito a trovarne, giusto? Troveremmo qualcosa se andassimo noi adesso?" " Tra tutte le teorie che circolano, una di loro sostiene che 'la squadra deve includere un fabbro', perché non ci sono molti fabbri adeguatamente formati per le loro abilità di combattimento." "Ecco perché; a dire il vero sembra giusto — se è così, allora dovremmo andarci subito." "......" Fissai arrabbiata il volto di Kirito. "Mi sorprende che tu sia riuscito a vivere fino ad oggi con una tale mancanza di buon senso. Non è la ricerca di un folletto! Bisogna formare una buona squadra..." "Ma se lo facciamo, e anche se riuscissimo a trovare il materiale, c'è la possibilità di non riuscire a prenderlo, giusto? In quale piano si trova il drago bianco?” "...55° piano." "Heh— Allora è tutto apposto; non ho bisogno di aiuto." "...Sei dannatamente forte, o solo dannatamente stupido? Comunque, non importa, vederti piangere mentre ti teletrasporti suona comunque interessante.." Kirito ridacchiò semplicemente, finì il suo tè senza rispondere e mise la tazza sul tavolo. "Io sono pronto in qualsiasi momento, e tu, Lisbeth?" "Ah— Lascia stare, visto che non vuoi aggiungere l’onorifico al mio nome, chiamami Liz... la montagna del drago bianco non è molto grande, quindi potremmo tornare in giornata. Fammi solo preparare qualcosina." Dopo aver aperto una finestra della console, attaccai qualche semplice armatura alla gonna, poi mi accertai che la mazza fosse nel mio inventario e feci in modo di avere abbastanza pozioni e cristalli. Chiusi la finestra e dissi ok, allora Kirito si alzò. Per fortuna, non c'erano clienti ne negozio. Subito capovolsi il cartello sulla porta. Alzai la testa e guardai fuori, la luce del sole che passava attraverso la finestra era ancora intensa, perciò c'era ancora un bel po' di tempo prima che facesse buio. Se recuperiamo il metallo o no - è più probabile quest'ultima, non importa quanto ci abbia pensato - non vorrei fare troppo tardi. Dissi così. — Come ho fatto a finire in questa situazione ... Dopo aver lasciato il negozio, camminai verso il cancello della piazza, mentre la mente vagava profondamente. Avevo assolutamente una brutta impressione dell’uomo vestito di nero che camminava accanto a me— come dovrebbe essere. Non solo tutto quello che ha detto e fatto mi ha fatto arrabbiare, è stato anche un po' megalomane e arrogante, e più di tutto, ha distrutto il mio capolavoro. Comunque, stavo camminando accanto ad un uomo appena conosciuto. Ci siamo alleati per distruggere e cercare dei mostri di altri piani; era come— come un... Arrivando a questo punto, forzai immediatamente il pensiero. Non avevo mai avuto esperienze del genere prima d’ora. Anche se ero stata molto a contatto con altri giocatori maschi, ho sempre cercato di evitare di uscirci da sola. Volevo che la prima persona con cui sarei uscita, fosse quella che mi piaceva, almeno pensavo. Ma stando ai fatti, con quest'uomo le cose sono talmente strane... Com’è potuta andare così! Completamente ignaro del mio turbamento interiore, Kirito vide un venditore ambulante di cibo di strada e si precipitò da lui. Non appena riapparse, lo vidi con un enorme hot dog nella bocca. "Ne uoi pue u?" ... I miei pensieri interiori sono stati immediatamente interrotti con un senso di impotenza e mi sentivo un'idiota per essere stata l'unica a preoccuparsi. Così gli risposi: "Sì!" Il gusto fresco dell’hot dog - più precisamente, un cibo misterioso che sembrava un hot dog indugiava ancora nella mia bocca quando arrivammo al villaggio del 55° piano. Non fummo neanche bloccati da mostri o cos’altro nel tragitto fin lì. I mostri erano piuttosto forti. Ma il mio livello era 65, e quel millantatore di Kirito avrebbe dovuto essere altrettanto forte, quindi entrambi fummo coinvolti in battaglie senza riportare quasi nessun danno. L'unico errore era il tema di quel piano, che comprendeva distese di neve e di ghiaccio — "Etciù!" Starnutii rumorosamente non appena entrammo nel piccolo villaggio e mi calmai. Poiché tutti gli altri piani erano in una stagione estiva precoce, ero troppo distratta. Non solo lì c'era uno strato di neve sul terreno, ma ogni edificio aveva degli enormi ghiaccioli appesi sui tetti. Quel freddo inverno fece tremare subito il mio corpo come una foglia. Kirito, che stava accanto a me, mi fece un'espressione esasperata e disse: "...Non ti sei portata altri vestiti?" "...No." Poi, Kirito, apparentemente poco vestito accese la sua finestra. Un mantello di cuoio nero si materializzò, il quale si posò sopra la mia testa. "...Stai bene?" " E' tutta una questione di forza di volontà." Ogni cosa che dice quest'uomo mi dà sui nervi. Ma il mantello foderato di pelliccia sembrava abbastanza caldo, quindi non riuscii a resistere e lo indossai rapidamente. Mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo: il freddo gelido scomparve immediatamente. "Umm ... quale pensi che sia la casa del più anziano?" Come Kirito disse ciò, mi guardai intorno al piccolo villaggio, e trovai una particolare casa di fronte alla piazza centrale. "Potrà essere quella lì?" "Giusto." Entrambi d’accordo, ricominciammo a camminare. —Parecchi minuti dopo. Come avevamo previsto, trovammo l’anziano NPC dalla barba bianca e avviammo con successo una conversazione. La sua storia era piena di dettagli inutili che partivano dalla sua lunga e noiosa infanzia, alla sua adolescenza, passando poi ai suoi giorni difficili dell’età adulta, e poi improvvisamente si ricordò di un drago bianco nelle montagne a ovest. Quando il vecchio finì di parlare, la luce arancione del sole del tramonto aveva già coperto l'intero villaggio. Lasciammo la casa dell'anziano del villaggio completamente senza pensieri. La neve che copriva le case era colorata dall’arancione del sole al tramonto. Fu una bella immagine, ma— "...Non mi sarei mai aspettato che questa missione ci avrebbe rubato così tanto tempo..." "Incredibile... beh, allora? Dobbiamo aspettare domani?" Mi volsi con la testa verso Kirito. "Hmmm— Ho sentito che il drago bianco è notturno. E’ quella la montagna?" Guardando verso la direzione che Kirito puntava, vidi un picco bianco toccare il cielo. I limiti strutturali di Aincrad dicevano che l'altezza non poteva superare i 100 metri, quindi per noi scalare la montagna non avrebbe dovuto essere difficile. "Va bene, andiamo. Voglio vederti piagnucolare il più presto possibile." "Basta non essere sopraffatti dalla mie magnifiche abilità con la spada." Entrambi ci girammo dall’altra parte con un 'Hmph'. Ma in qualche modo, come dire, anche se stavo discutendo con Kirito, il mio cuore cominciava a sentirsi un po' traballante— Io scossi la testa per liberarmi di questi pensieri stupidi e quindi cominciai a percorrere la mia strada attraverso la neve. Sebbene la montagna del drago bianco sembrava pericolosamente ripida da lontano, scoprimmo che in realtà era molto facile da scalare. Quando pensai a questo, molte squadre improvvisate erano riuscite a raggiungere questo punto senza alcun problema, quindi non doveva essere così dura. Anche se era già sera, che colpisce la forza dei mostri generati, il più forte che appariva in questo momento era lo scheletro di ghiaccio chiamato «Frost Bone». Inoltre, questo tipo di mostri non poteva competere con la mia mazza. Ho semplicemente continuato a distruggerli e spezzarli con forza. Dopo aver camminato su strade innevate per diverse decine di minuti e girando verso le scogliere a strapiombo di ghiaccio, arrivammo alla cima della montagna. La parte inferiore del piano successivo era estremamente vicina. Enormi colonne di cristallo rotte si distinguevano dalla spessa coltre di neve. La luce viola del tramonto rifletteva attraverso queste colonne e si spargeva nei colori dell'arcobaleno, dipingendo una scena da sogno. "Oooh...!" Mentre guardavo rapita quello spettacolo stavo per andare di sotto, ma Kirito afferrò il colletto per fermarmi. "Oi... Cosa stai facendo?!" "Ehi, preparati ad usare i cristalli prima." Contro quella espressione estremamente seria, potevo solo annuire docilmente. Materializzai i cristalli e poi li misi nella tasca del grembiule. "Inoltre, sarà pericoloso da qui in avanti, forse sarebbe stato meglio se avessi continuato da solo. Una volta che apparirà il drago bianco, nasconditi dietro quel pilastro di cristallo laggiù e non uscire assolutamente." "...Perché? Il mio livello è alto! Voglio aiutare!" "No!" Le pupille nere di Kirito fissarono direttamente i miei occhi. Nel momento in cui i nostri occhi si incontrarono, ho capito che questa persona era veramente preoccupata per la mia sicurezza dal profondo del cuore, così sospirai e mi tirai indietro. Non dissi nulla e mi limitai ad annuire leggermente. Un sorriso si diffuse sul volto di Kirito e mi accarezzò la testa dicendo: "Va bene, andiamo." Mentre io continuavo ad annuire. Si sentì l'atmosfera cambiare improvvisamente. Dopo aver viaggiato fino a qui con Kirito, i miei sentimenti erano cambiati? Oppure mi ero affezionata? Ad ogni modo, non riconobbi quello come l’incontro della mia vita. Oltre la metà della mia esperienza comprendeva forgiare armi, quindi non mi ero mai trovata in qualche battaglia spietata. Ma sentivo che questa persona era diversa. Aveva lo sguardo di chi combatteva ogni giorno nei luoghi più pericolosi in assoluto. Continuai a camminare con le mie emozioni quando arrivammo al centro del picco. Ci siamo subito guardati attorno, ma non abbiamo trovato nessun segno del drago bianco. Tuttavia, scoprimmo una zona sigillata da pilastri di cristallo"Wow..." C'era una gigantesca caverna di almeno dieci metri di diametro. La luce riflessa dalle pareti raggiungeva il profondo, mentre l'oscurità ricopriva tutto il resto. "E’ davvero profondo..." Kirito calciò un piccolo pezzo di cristallo all’interno. Il cristallo che cadde scintillava prima di scomparire del tutto senza nemmeno un suono. "Non ci cadere." "Come se volessi!" Non molto tempo dopo, rispose un urlo feroce fuori dalla grotta e si diffuse in tutta la montagna attraverso l'aria che era stata “macchiata” dal blu del tramonto. "Nasconditi là dietro!" Kirito puntò il dito su una grossa colonna di cristallo posta lì vicino e mi parlò in tono di comando. Seguii in fretta le sue istruzioni, mentre vedevo sventolare l’ombra di Kirito che gridava: " Ehi ... Gli attacchi del drago bianco sono colpo d’artigli, respiro congelante e assalto bufera di neve ... A-Attenzione!" Dopo aver aggiunto velocemente quell'ultima frase, vidi Kirito, che teneva la schiena rivolta verso di me facendo finta di essere figo, alzando il pollice in su col pugno sinistro. Lo spazio di fronte a lui cominciò a tremare, e una sagoma enorme esplose verso l'esterno della caverna. Diversi grandi poligoni apparirono in un flusso continuo. Mentre apparivano – iniziarono a legarsi tra loro e l'identità della sagoma enorme divenne più evidente. L'urlo fece tremare incontrollabilmente tutto quanto e risuonò ancora una volta. Innumerevoli cocci sparsi in ogni direzione scomparirono in raggi di luce. Era apparso un drago bianco coperto da schegge di ghiaccio. Lentamente battè le sue ali gigantesche librandosi nel cielo. La situazione era spaventosa - o potrebbe essere più propriamente descritta come estremamente bella. Esso aveva dei grandi occhi color rubino, e gettava uno sguardo sprezzante su noi due. Kirito raggiunse con la sua mano la schiena e sfoderò la spada jet-black con un perfetto scampanio. Poi, come se il suono avesse scatenato un segnale, il drago bianco aprì la sua enorme mascella - e con uno strepito fortissimo, spruzzò fuori un'ondata di polvere bianca. "E’ il respiro! Vattene da lì!" Nonostante gliel’avessi urlato, Kirito non si mosse di un solo centimetro. Rimase perfettamente immobile e mantenne verso l'alto la spada tenendola nella mano destra. Non c’era alcuna possibilità che quell’arma così sottile potesse fermare quell’attacco— Appena pensai questo, la spada cominciò a girare velocemente in mano a Kirito. Si vide una luce verde, era un'abilità della spada. In un attimo, la spada raggiunse una velocità invisibile all'occhio umano e sembrava che fosse diventata uno scudo di luce. Il respiro gelido andò verso lo scudo di luce mentre emetteva una luce bianca incredibile, che mi costrinse a distogliere lo sguardo. Ma, quando l'aria fredda colpì la spada-scudo di Kirito, si disperse come fumo. Mi concentrai subito su Kirito e sul suo HP. Forse non era stato possibile bloccare completamente il respiro, perché la sua barra della vita si stava lentamente esaurendo. Ma la parte scioccante è stata che nel giro di pochi secondi aveva recuperato tutto. Questa deve essere l’abilità di alto livello «Battle Healing» - per allenare e padroneggiare questa abilità, si devono incassare enormi quantità di danni in battaglia. Considerando i piani attuali, era impossibile farlo senza mettere in pericolo se stessi. Kirito — chi è davvero...? Solo ora cominciai a chiedermi seriamente l'identità di questo spadaccino nero. Il suo potere lo faceva sembrare un giocatore strategico di fondamentale importanza. Ma il suo nome non era tra la lista dei giocatori della Gilda dei CdS. In quel momento, Kirito, che aveva previsto con precisione la fine dell'assalto gelido, fece la sua mossa. Attraversò la coltre di neve e saltò verso il drago che si librava a mezz'aria. Di norma, quando si combatte un nemico, bisogna attaccare prima con un’alabarda o qualche arma a distanza; solo dopo aver abbattuto il nemico al suolo con armi a lungo raggio era possibile assalirlo con le armi a corto e medio raggio. Ma sorprendentemente, Kirito saltò quasi a raggiungere la testa del drago, dove cominciò a comporre numerose combo con la sua spade a mezz’aria. Con un suono assordante, Kirito colpì il torso della bestia ad una velocità tale da non poter essere percepita dall’occhio umano. Sebbene il drago bianco contrattaccasse con Ii suoi artigli, la disparità di forze era semplicemente troppa. Quando Kirito fu disceso lentamente al suolo, gli HP del drago erano già diminuiti di un terzo. —Era un massacro a senso unico. Guardare quella battaglia incredibile mi faceva venire I brividi lungo la schiena. All’improvviso il drago bianco puntò Kirito e soffiò il suo respiro gelido, ma stavolta lui si limitò a schivarlo e saltò di nuovo. Con un suono cupo e potente, un solo attacco poderoso, colpì il nemico, e la salute del drago calò considerevolmente. La barra degli HP cambiò immediatamente da gialla a rossa, e la battaglia si sarebbe conclusa con uno o massimo due altri attacchi. Decisi a quel punto di lodare le abilità di Kirito e mossi un passo per uscire dal mio nascondiglio. In quel momento, come se lo avesse saputo : "Idiota! Non uscire ancora!" "Cosa? Stai per vincere no? Sbrigati e finiscilo..." Non appena risposi ad alta voce— Il drago volò più in alto di prima, espandendo a pieno le ali. Mentre le ali sbattevano in avanti, la neve che batteva contro il drago fece un *bang*. "......?" Ero completamente scioccata dalla scena di fronte a me. Kirito affondò la sua spade nel terreno a qualche metro da me e mosse le labbra come se volesse dirmi qualcosa, ma la sua figura venne presto coperta dalla neve. Immediatamente dopo, una pressione incontenibile, simile ad un muro d’aria, mi colpì e mi sollevò da terra. Merda... L'attacco bufera! Mentre mi rotolavo per aria, mi ricordai quello che avevo sentito degli attacchi dei draghi bianchi. Per fortuna questo attacco non era molto potente, quindi virtualmente non subii alcun danno. Allargai entrambe le braccia e assunsi una posizione adatta all’atterraggio. Ma quando la neve si disperse — non trovai alcun terreno su cui atterrare. C’era solo l’enorme strapiombo che si apriva dalla cima della montagna. Ero stata spedita direttamente oltre il lembo della montagna. I miei pensieri si fermarono; il mio corpo si irrigidì completamente. "Non può essere vero, no..." Riuscii a borbottare solo quelle parole pietose, mentre allungavo impotente la mano destra— —Una mano coperta da un guanto nero afferrò improvvisamente le mie dita. I miei occhi si spalancarono improvvisamente. ...! Kirito, che stava affrontando il drago, era scattato ad una velocità impressionante e si era tuffato per prendermi. Aveva allungato il braccio per afferrarmi e mi aveva tirato a sé. Mi strinse il braccio intorno e mi strinse con tutte le sue forze. "Stringiti forte!" Sentendo la voce di Kirito rimbombare nelle mie orecchie, dimenticai tutto e lo abbracciai con entrambe le braccia. Cominciammo a cadere immediatamente dopo. Nel bel mezzo dell’apertura della caverna, cominciammo a cadere abbracciati. Il vento ci ringhiava nelle orecchie e i nostri abiti facevano un rumore assordante. Se quel buco si estendeva anche sotto la superficie del piano, allora eravamo morti. Anche se avevo quel pensiero nella mente, non sentivo come se stesse succedendo davvero a me. Tutto quello che potevo fare era osservare stupidamente. Ad un certo punto Kirito mosse la spada che aveva nella mano destra. La sollevò e la vibrò con forza terribile. Una luce abbagliante la illuminò ed un *clang* metallico quasi mi spaccò I timpani. Il forte contraccolpo contro la parete ci fece cambiare traiettoria, e finimmo oltre il bordo della caverna. Le pareti di ghiaccio si avvicinarono e non potei fare a meno di stringere I denti. Stavamo per schiantarci—! Proprio quando stavamo per impattare contro la parete, Kirito sollevò di nuovo la spada e colpì la parete con tutta la forza. Quando la lama colpì la parete volarono scintilla da tutte le parti. Il colpo rallentò la nostra caduta, ma non abbastanza da farci fermare. Il rumore stridente continuò per tutto il tempo della nostra discesa. Abbassai lo sguardo e notai che si poteva già vedere il fondo coperto di neve. Lo guardai avvicinarsi sempre di più, finché mancarono pochi secondi all’impatto. Volevo evitare almeno di gridare, così mi morsi il labbro e mi strinsi a Kirito. Kirito lasciò andare la spada, usò entrambe le braccia per stringermi e si rotolò a mezz’aria per mettersi sotto di me. Poi— Un impatto. Rumoroso. I fiocchi di neve sollevati dall’impatto cominciarono a ricadere prima di sciogliersi sulle mie guance. La sensazione di freddo mi fece presto riavere. Aprii gli occhi, e mi resi conto che le pupille nere di Kirito erano vicinissime alle mie. Kirito mi stava ancora tenendo stretta; sorrideva debolmente. "...Ancora viva?" Annuii appena e risposi: "Sì, ancora viva." Per una dozzina di secondi — o forse alcuni minuti, ci limitammo a rimanere così. Il calore di Kirito mi permise di rilassarmi e alla mia mente di sgomberarsi. Dopo un po’ Kirito mi lasciò andare e si rialzò. Per prima cosa riprese la spada e la ripose nell’inventario, e poi prese dalla tasca quella che sembrava essere una pozione curativa di alto livello, insieme ad un’altra che era per me. "Dai, bevila." "...Ok." Annuii e mi misi a sedere prendendo la boccetta mentre controllavo i miei HP. Me ne rimanevano ancora un terzo, ma Kirito, che aveva impattato direttamente era già nella zona rossa. Tolsi il tappo e bevvi il liquido dolce in un solo sorso, poi mi voltai verso Kirito. Ancora seduta, ebbi serie difficoltà a pronunciare finalmente qualcosa di carino. "Ummm... G-Grazie per avermi salvata..." Kirito mostrò il suo solito ghigno e rispose: "E’ ancora troppo presto per ringraziarmi." Diede una rapida occhiata al cielo. "...Grazie al cielo il drago non ci ha inseguiti, ma ora dobbiamo uscire di qui..." "Eh...? Non possiamo teletrasportarci?" Misi la mano in tasca per mostrare un cristallo splendente a Kirito. Però— "Probabilmente non funzionerà, dato che questa è di sicuro una trappola per i giocatori, dubito quindi che ne usciremo tanto facilmente." "Ma come...?" Kirito mi suggerì con lo sguardo di provarci, così strinsi il cristallo e parlai: "Teletrasporto! Lindus!" —Il mio grido rimbombò per le pareti prima di dissolversi. Il cristallo si limitò a brillare silenzioso. Kirito mi posò una mano sulla spalla senza dire nulla. "Se pensavo fosse possibile usare i cristalli, lo avrei già fatto mentre stavamo cadendo. Ma questo posto aveva tutta l’area di essere un’area anti-cristallo..." "..." Abbassai la testa disperata; Kirito mi poggiò la mano sulla testa con un *pat* e mi scarmigliò i capelli. "Suvvia, non piangere. Se non possiamo usare i cristalli dev’esserci un altro modo per uscire da qui." "...Forse no, forse questa sarà la nostra tomba... O forse dovrei dire che siamo già morti!" "Hmmm, forse hai ragione." Vedere Kirito annuire mi fece di nuovo perdere tutte le energie. "Che...Ma che atteggiamento è!? Non puoi essere un po’ più positivo?" Dopodiché Kirito sorrise e disse: “Quell’espressione furiosa ti si addice di più, vai così!” “Che......?” Le mie guance avvamparono e rimasi immobile. Kirito mi tolse la mano dalla testa e si rialzò. “Bene, proviamo con qualcosa. Qualche idea?” “...” Sorrisi amaramente a Kirito, che chiaramente non era per nulla turbato dalla situazione ed agiva come al solito. Sentendomi rinfrancata, mi diedi degli schiaffetti e mi tirai in piedi. Mi diedi un’occhiata intorno; il fondo della cava era una distesa piatta di ghiaccio con qualche traccia di neve. Il diametro doveva essere di circa dieci metri, come la sua apertura più in alto. Le pareti di ghiaccio continuavano a riflettere la luce del sole morente, presto però saremmo stati inghiottiti dall’oscurità. Mi guardai intorno, ma non c’era alcuna via d’uscita lungo quelle pareti. Mi misi le mani lungo i fianchi, mi spremetti il cervello al massimo, e dissi a Kirito la prima idea che mi venne in mente. “Mm... Possiamo chiedere aiuto a qualcuno?” Kirito negò all’istante: “Uh—— Immagino che questo posto sia considerato un dungeon.” I giocatori registrati come 'amici,' come Asuna nel mio caso, potevano comunicare con un tipo di messaggio chiamato 'messaggio privato.' Tuttavia quella funzione non si poteva usare nei dungeon, e neppure il 'sistema di rintracciabilità' poteva localizzarli. Aprii la finestra spinta dalla cieca speranza, ma come aveva detto Kirito fu tutto inutile. “Bene... Che ne dici se strilliamo per attirare l’attenzione di altri giocatori venuti nel dungeon?” “Credo che la cima sia ad 80 metri di altezza, non penso che le nostre voci arrivino fin lassù.” “Penso di no... Momento! Ora dilla tu qualche idea!” Quando risposi così a Kirito, arrabbiata per come lasciava cadere le mie idee, lui rispose con qualcosa di incredibile: “Corriamo lungo le pareti.” “......Sei stupido o cosa?” “Beh, proviamoci.” Mentre lo fissavo con espressione sconcertata, Kirito si diresse verso una parete e poi scattò verso quella opposta a velocità innaturale. La neve per terra schizzò via e mi finì in faccia. Proprio quando stava per schiantarsi lungo il muro, Kirito si abbassò e saltò con inaudita violenza. Saltò ad un’altezza considerevole e poi prese a correre in diagonale lungo le pareti. “Oh mio dio...” Mentre lo osservavo rapita, Kirito era già molto più in alto di me e correva a spirale lungo la cima, come uno di quei ninja in quei film di serie b. La sua figura si faceva sempre più piccola— Poi a meno di un terzo dalla superficie, scivolò. “Ahhhhhhhh!!!” Kirito mi rovinò letteralmente addosso. “Kyaaaaa!!!” Facendomi indietro con un grido, proprio dov’ero poco prima apparve una buca dalla forma umana. Un minuto dopo, Kirito bevve la sua seconda pozione, ed io sospirai accanto a lui. "Ho sempre pensato che tu fossi un idiota, ma non avrei mai pensato che fossi tanto stupido..." “Ci sarei riuscito se avessi avuto più spazio per la rincorsa.” “Ma smettila.” Buttai lì sicurissima. Kirito ignorò le mie proteste e rimise la bottiglietta vuota nel taschino. Dopo essersi stirato le braccia disse: “Si sta facendo tardi, direi di accamparci qui per ora. Fortunatamente non penso che si faccia vivo alcun mostro in questa buca.” Il sole era già tramontato e lì dentro stava diventando buio. “Immagino di sì...” “Bene allora...” Kirito aprì una finestra e fece comparire un po’ di cose. Un fornello da campo, una pentola, diversi sacchetti che non si capiva a cosa servissero, e due boccali. “...Te li porti sempre appresso?” “Tendo a dormire fuori molto spesso.” Lo disse con espressione seria, quindi dubito che stesse mentendo. Cliccò sul fornello; si accese con un *fwoosh* ed illuminò i paraggi con la sua luce arancio. Kirito mise la pentola sul fuoco e ci buttò dentro delle manciate di neve prima di rovesciargli dentro il contenuto dei sacchetti. Chiuse la pentola con un coperchio e la cliccò due volte; apparve un timer per la cottura. Presto cominciai a sentire un aroma erbaceo. Ora che ci pensavo, non avevo mangiato nulla oltre allo hot dog di quella mattina. Non appena ricordai di avere fame, il mio stomaco cominciò a pretendere dolorosamente del cibo. Il timer scomparve con un *pin pon*, e Kirito divise il contenuto della pentola in due ciotole. “Non aspettarti troppo, le mie capacità culinarie sono pari a zero.” “Grazie...” Il calore si trasferì dalla ciotola alle mie mani. Si trattava di una semplice zuppa di carne secca ed erbe, ma il livello degli ingredienti sembrava alto, quindi risultò comunque deliziosa. Inoltre contribuì a riscaldare il mio corpo congelato. “Che sensazione misteriosa... Non penso sia reale.” Mormorai mentre bevevo la zuppa. “Voglio dire questa situazione, stare accampato e mangiare con uno sconosciuto...” “Ah, immagino... dato che tu sei un artigiana. Io vado a caccia e faccio campo con altri giocatori piuttosto spesso.” “Hmm, davvero? ...Dimmi di più, riguardo i dungeon e simili.” “Eh? Mmm... ok. Non penso sia tanto interessante però... oh aspetta, prima che inizi......” Kirito raccolse le ciotole e la pentola vuota, e li ripose nel suo inventario. Aprì di nuovo il menù e prese quelli che sembravano due pezzi di tessuto arrotolati. Dopo che li ebbe srotolati si rivelarono essere dei sacchi a pelo. Sembravano del tutto simili agli equivalenti del mondo reale, solo molto più grandi. “Questi durano parecchio. Sono comodi e caldi, inoltre incrementano le probabilità di non essere notati dai mostri aggressivi.” Me ne lanciò uno e sorrise. Quando lo stesi per terra mi parve tre volte la mia taglia. Sconcertata dalle dimensioni, mi rivolsi a Kirito: “E’ incredibile che tu ne abbia di così grandi, e persino due......” “Beh, devo pur impiegare in qualche modo lo spazio dell’inventario.” Kirito si svestì in fretta e si stese sul sacco a pelo alla sinistra. Anche io mi tolsi mazza e armatura e mi stesi sul mio giaciglio. Era comodo davvero; l’interno era molto caldo e decisamente più morbido di quanto apparisse all’esterno. Tra di noi c’era un metro buono di spazio. Ma era un po’... imbarazzante, così parlai per liberarmi di quel silenzio: “Mmm... ah già, stavi raccontando...” “Oh, vero...” Kirito cominciò a parlare dopo essersi poggiato con la testa sulle mani. Mi ha parlato di quando è finito in una trappola dei MPK —— criminali che catturavano mostri da usare per tendere imboscate ad altri giocatori —— in un dungeon. Mi ha raccontato di quando ha affrontato un boss molto debole, ma dall’osceno numero di HP, contro il quale ha combattuto due giorni facendo a turno con altri giocatori per poter dormire. Una volta aveva giocato a dadi con altri 100 giocatori per vincere un oggetto raro. Tutte le sue storie erano esaltanti, deliziose e per qualche motivo interessantissime. Inoltre le sue storie confermarono una cosa—— era uno dei Clearers, quelli che rischiavano le loro vite al fronte. Ma allo stesso tempo voleva dire che si portava addosso il peso di migliaia di vite. Non era il tipo di persona che avrebbe rischiato la sua vita solo per salvare la mia. Mi voltai verso Kirito e lo guardai in faccia. Le sue pupille nere riflettevano la luce che scendeva dall’alto. “Ehi... Kirito, posso chiederti una cosa...?” “—Come mai tanto seria?” “Perché mi hai salvata...? Non c'erano garanzie che saresti sopravvissuto. In effetti era molto probabile che saresti morto con me, quindi... Perché...?” L’espressione di Kirito si fece dura per un momento, ma poi si rilassò e rispose con il suo solito tono: “...Preferirei morire con chi è nei guai piuttosto che stare fermo senza far niente. Specialmente se si tratta di una ragazza come te, Liz.” “...Sei davvero un’idiota. Probabilmente sei l’unico che direbbe una cosa del genere.” Anche se avevo risposto con sarcasmo, i miei occhi si erano inumiditi. Una parte del mio cuore piangeva, ma feci del mio meglio per tenerlo a bada. Non avevo mai sentito parole tanto testarde, giuste e calde da quando ero arrivata in questo mondo. No, non le avevo sentite nemmeno nel mondo reale. Il desiderio doloroso di voler condividere tempo ed emozioni con qualcuno, sepolto da così tanto tempo nel mio cuore era esploso come una tempesta. Volevo che il calore di Kirito penetrasse nel mio cuore— Senza che me ne rendessi conto, pronunciai le parole: “Terresti... la mia mano?” Mi voltai verso Kirito, estrassi la mano dal sacco a pelo, e la allungai. Kirito sgranò un pochino gli occhi ma disse 'Sì' e allungò la mano sinistra. Quando le nostre dita si toccarono, per un attimo ritraemmo le mani, ma poi le unimmo nuovamente. Strinsi forte la sua mano, ed era molto più calda della zuppa che avevo mangiato. Sebbene fossimo stesi sul ghiaccio, non avvertivo alcun freddo. Sentivo calore umano. Sentii per la prima volta quello che desiderava il mio cuore da quando ero arrivata in questo mondo. Avevo paura di scoprire che tutto questo fosse solo un’illusione— che il mio vero corpo fosse da qualche parte lontana, irraggiungibile, per questo mi ero data degli obiettivi e mi ero immersa nel lavoro. Mi ero convinta che migliorare le mie abilità e far crescere la mia bottega fossero la mia realtà. Ma una parte di me aveva sempre saputo che era tutto finto, nient’altro che dati digitali. Quello che volevo davvero era calore umano. Ovviamente anche il corpo di Kirito era fatto di dati. Il calore che avvertivo adesso era dovuto solo a segnali elettrici inviati al mio cervello. Ma finalmente avevo capito che non importava. Potevo sentire che il suo cuore —— che fosse nel mondo vero o in questo, non era finto come tutto il resto. Stringendo la mano di Kirito, sorrisi e chiusi gli occhi. Sebbene il mio cuore battesse più forte che mai, il sonno arrivò dannatamente in fretta e mi portò in una pesante oscurità.