è imbarazzante

pensieri trobadorici

avete presente quando il mondo vi fa talmente schifo che vorreste andare a dormire e non svegliarvi più?

ecco.

È come avere costantemente un peso nella testa, sul cuore. Il cervello che non riesce a concentrarsi e a stare su una cosa sola e tu sei lì, che fissi l'insegnante nella lezione online con la bocca a penzoloni e gli occhi morti mentre la mente se ne va via come un palloncino nel cielo.

gli ultimi tre neuroni tentano di essere positivi ma poi bam, il fiume straripa e tu non puoi farci assolutamente nulla a parte assecondarlo, startene lì a chiederti "perché lo sto facendo?" e giustamente le dita continuano come delle folli a premere tasti sulla tastiera al ritmo incessante del vento fuori dalla finestra, e i pensieri da forme astratte nella tua testa diventano parole, situazioni. qualcosa che tu non puoi controllare ma che in qualche modo gestisci.

è tutto un casino.

prima il cervello si finge pizia, e ti enumera con tanto di date e fatti eventi che accadranno nel futuro: il controllo di lunedì per vedere effettivamente quali problemi ha, il pensiero della pasta all'ora di pranzo, l'ultimo giorno di scuola che passerà attraverso ad uno schermo.

poi si improvvisa rivoluzionario, piani di proteste che non avverranno mai, modi per vendicare le vite perse a causa dell'idiozia degli umani. il delitto perfetto del ciambellone bombolo rincoglionito parrucchino che permette alla polizia di uccidere un pover'uomo così, in mezzo alla strada. Per nulla.

poi diventa artista, e dio santo cosa non fa. Arriva e prende i colori, progetta dipinti che non riuscirà mai a far fare a queste mani. romanzi di bellezza immonda che non riuscirà mai a strutturare. mondi che non avrà il tempo di creare.

poi si spegne. così, di getto. e allora testa vuota. niente pensieri. nulla. zero.

meglio tentare di seguire, ora