LA! NEBBIA AGLI IRTI COLLIIII

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Oggi vi racconterò le tre cose più devastanti che mi siano successe in questi mesi. Un po' per sfogo e un po' per...cronaca? Penso? Sì tipo, quando sarò più grande, anche solo di qualche mese, so che avrò la morbosa voglia di rileggere tutta la merda che è successa in questi ultimi tre mesi. 

La prima cosa è la meno recente -è accaduta verso settembre o ottobre, sì, decisamente settembre- e penso sia stata anche la peggiore, parlando di effetti. Dovete sapere che nella mia città ogni quattro anni avviene una grande manifestazione che si chiama Cheese, tipo un Lucca Comics ma con solo formaggi, e per quattro giorni tutte le scuole rimangono chiuse. I quattro giorni terminavano sabato, quindi c'era ancora domenica, e per sfruttare al massimo quella breve vacanzina i genitori di un mio amico avevano organizzato una vacanza a Venezia e, conoscendo il mio amore per la città, mi avevano invitata a trascorrerli con loro.

Problema: la loro vacanza includeva anche il lunedì, ed io il lunedì ho in sequenza: greco (st'infame mannaggia se becco il CEO del greco faccio come al regista di Midsommar, però dai adesso mi piaciucchia un po' di più), latino (già più decente solo perchè l'insegnante è fatta di torta al cioccolato), epica (mannaggia a Virgilio e a quella testina di Enea, ma su questo farò un altro capitolo) e scienze (da intendere come "non facciamo un cazzo tutto il tempo però l'insegnante ama quello che fa quindi per renderla felice la ascoltiamo lo stesso").  Quindi saltare greco era un po' un casino, però io non ci diedi tanto peso.

E boi quanto mi sbagliavo.

Quindi, martedì ritorno a scuola e partecipo a greco (perchè sì, anche martedì abbiamo due ore di greco dopo due ore di ginnastica E POI abbiamo Promessi Sposi. Giudicate voi che se parto io non finiamo più) e scopro che quelli là mentre il mio culo era su un treno avevano fatto un botto di argomenti nuovi. Chiedo all'insegnante di rispiegarli, e ricevo un ChIeDi Ai CoMpAgNi di quelli secchi e cattivi. Problema: i miei compagni non avevano capito una sega. Allora passo una settimana a provare a comprenderli, ma ovviamente (e dico ovviamente perchè è un OVVIAMENTE, PERHÈ TU IN QUANTO INSEGNANTE AVRESTI DOVUTO RISPIEGARMELI MA shh è acqua passata) non capisco niente.

Passa una settimana e io volevo uccidermi, e il martedì dopo lei prende L'Infame Scatoletta, piccola come il pugno di un neonato e insanguinata come una lista di proscrizione di sillana memoria, mette le sue dita laccate di rosso ruggine nel metallo ed estrae un bigliettino. Lo legge: era il mio nome.

E niente raga, mi chiese tutti gli argomenti che non aveva voluto rispiegarmi. E prendo cinque. Perchè sì perchè lei mi odia e voleva bocciarmi al debito ma non ha potuto. EEEEEEEEEE.

COMUNQUE.

Torno a casa, becco strigliata passivo-aggressiva, piango un po', mangio cioccolata e inizio a pensare positiva e a tentare di migliorarmi e non pensare più a quell'interrogazione senza dimenticarne la lezione.

Tento, perchè la mattina dopo mia madre mi ha arrostito come un tacchino mentre andavamo a scuola in macchina. Non sto qui a dirvi com'è andata la discussione, vi dico soltanto una delle quote incredibili che sono uscite da quella conversazione perchè merita la vita.

Preparatevi perchè è tosta.

Okay allora: "tu pensi solo a scrivere quelle cazzate gay".

Vi giuro volevo metterla come bio di Wattpad.

Adesso ci scherzo su perchè sono cazzara alla radice quindi alla lunga scherzo su tutto però raga, in quel momento mi aveva ferito come nient'altro. Comunque mi molla a dieci minuti a piedi dalla scuola e io avevo la voglia assurda di buttarmi sul porfido lercio del marciapiede davanti alla banca e piangere tutte le mie lacrime, ma instead presi le cuffiette e mi misi ad ascoltare solo Sono Chi No Sadame per dieci minuti (cioè immaginate un'adolescente scazzatissima che cammina con nelle cuffie per dieci minuti filati al massimo volume SONO CHI NO SADAMEEEEEEE JOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOJOOOOOO. No, il mio udito non funziona molto bene e sì, Jojo è un coping mechanism, grazie per averlo notato).

è imbarazzanteWhere stories live. Discover now