Come tutto ebbe inizio - Parte I

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Giovedì 24 Ottobre 1974
Uffici Trident Group dei fratelli Sheffield
Londra - Soho - St. Anne's Court n°17
Ore 11 circa

-Che dici Lilibeth: sto meglio con un orecchino corto e uno lungo o con tutti e due gli orecchini corti?-

La domanda improvvisa di Mizzy mi fece trasalire, come al solito ero oltremodo sovrappensiero. Mi voltai verso di lei, che si stava narcisisticamente specchiando nella minuscola lastra che donava un minimo di luminosità all'angusto ascensore degli uffici Trident, e la osservai attentamente: dal lobo destro pendeva un piuma color bronzo, perfettamente pendant con i suoi capelli rosso aranciato, e da quello sinistro invece splendeva luccicante un piccolo brillantino bianco ghiaccio.

-Secondo me è meglio se li togli proprio gli orecchini- le risposi caustica e mi girai di nuovo dall'altra parte.

La rossa sbuffò irritata, ha sempre odiato i momenti in cui sono priva di stimoli, di motivazione, i momenti in cui sono completamente sgasata come una lattina di Coca-Cola aperta il giorno prima, ma avevo tremila pensieri che girovagavano liberi nella mia mente e non riuscivo proprio a concentrarmi sul suo amletico dilemma degli orecchini.

-Sei proprio antipatica quando fai così lo sai?- si lamentò -Penso che ne terrò uno corto e uno lungo. Mi piace la piuma tra i capelli e anche a Lisa e a Allison piace, non è così ragazze?-

Le nostre amiche si limitarono ad annuire con un lento quanto compassionevole cenno del capo e Mizzy sorrise loro, soddisfatta della sua scelta di stile.

Il silenzio tornò a regnare sovrano nello stretto ascensore che proseguiva la sua ascesa. Lisa fissava le sue scarpe, Allison fischiettava un motivetto che non avevo mai sentito prima e Mizzy era tornata a specchiarsi, stavolta per scegliere il profilo migliore da mostrare al nostro amato produttore Norman Sheffield quando ci avrebbe presentate ai Queen. Già, ai Queen.

Due giorni prima, mentre eravamo in studio a provare delle canzoni per il nuovo album, Norman era entrato improvvisamente in sala di registrazione ad annunciarci una lieta notizia.

-Ragazze! Non potete immaginare che occasione d'oro vi si presenta, non potete immaginarlo!- strepitò entusiasta, perché in effetti quella che ci si stava per prospettare era davvero un'occasione imperdibile per noi. Sì ma... solo per noi?

Il frontman dei Mad Notes, band composta da cinque bei giovanotti di Manchester che come noi RodaViva stava tentando di imporsi nel complesso e insidioso mercato discografico britannico, era stato vittima di un incidente stradale e, purtroppo per lui, ne avrebbe avuto per molto tra medici e ospedali. Questo era un bel guaio visto che i Mad Notes avrebbero dovuto supportare nientepopodimeno che i Queen nel loro primo tour da headliners in Europa. Lì per lì, apprendendo questa dolorosa notizia, io e le ragazze non comprendemmo il perché di tanta gioia da parte del nostro produttore, con una band ferma la sua scuderia avrebbe subito cali di introiti non indifferenti, ma ben presto capimmo cosa l'astuto Norman Sheffield aveva escogitato per non perdere soldi in cassa.

-Sarete voi a fare da supporters ai Queen in Europa- ci annunciò sorridente e i suoi occhioni azzurri brillavano come le sterline che avrebbe incassato grazie a questa superba genialata.

Mizzy, Lisa e Allison urlarono come pazze, saltarono, si abbracciarono, per la gioia raggiunsero il settimo cielo. Io invece mi fermai al secondo, se non al primo.

-Senti Norman...non per fare sempre la guastafeste, ma...tra quanto sarebbe questo tour in Europa?- gli domandai scettica.
-Il 23 Novembre, il 23 Novembre prossimo- rispose tranquillo lui.
-Quindi significa che noi in un mese dovremmo: scegliere la scaletta, adattare i brani al live, provare e...e poi, visto che abbiamo taaaanto tempo a disposizione, potremmo anche anche scrivere una dissertazione sulla teoria eliocentrica, che dici?-
-Lilibeth non essere pessimista e sfiduciata come al solito- tentò di farmi ragionare il mio amato produttore -Voi siete delle brave musiciste, avete bei pezzi da proporre al pubblico e poi...e poi voi siete un gruppo spalla: venti, massimo trenta minuti di spettacolo e passa la paura, quindi...-

On a Trip to Fame - Brian May FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora