Io sarei uguale a quello lì?! - Parte I

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Musikhalle – Amburgo
Giovedì 5 Dicembre 1974
18 circa

-Comunque avevi ragione tu: l'assolo di Princess of the Liars viene benissimo con quel...con quel pò di suono distorto della chitarra-
-Hai visto, che ti dicevo? Lascia fare a me, io sono la Princess delle chitarriste!-

Mizzy rise, soddisfatta e piena di sé, e anche io risi, inebriandomi di quel momento di felicità perché era di quello che avevo bisogno, di felicità.

Nei due giorni precedenti non avevo fatto altro che pensare a ciò che era accaduto a Monaco tra me e Brian, alla nostra uscita inaspettata, alla nostra chiacchierata in birreria, alla sua proposta una volta tornati in albergo. Ero stata bene con lui, benissimo, eppure la delusione era stata troppo grande per poter fingere che nulla fosse accaduto. Non gli avevo più rivolto la parola, non ne avevo avuto l'occasione e nemmeno il coraggio, ma né tantomeno lui era venuto da me per dirmi qualcosa. Ma cosa avrebbe potuto dirmi?

Se il suo unico obiettivo era quello di portarmi a letto e non c'era riuscito, di certo sarebbe passato all'attacco di un'altra preda. Avevo però riflettuto anche sulle parole di Mizzy: Brian aveva cercato me nonostante fosse fidanzato con Amalia. Perché? Avevo provato a dare una risposta a quella domanda, ma non c'ero riuscita e prima che Mizzy venisse a farmi compagnia sulle scale che portavano alla galleria del Musikhalle era di nuovo questo ciò che stavo cercando di capire.

-Lilibeth! Ma ci sei?- mi domandò, destandomi dai miei pensieri.
-Sì...sì Mizzy, la...la distorsione...della chitarra, sì...- ripresi vacillando -...mi piace molto, sì-
-Veramente ti avevo chiesto come vanno le cose tra te e Brian. Dopo quella sera a Monaco non me ne hai più parlato-

Sospirai affranta. Cosa avrei potuto risponderle?

-Non te ne ho più parlato perché non ci siamo più visti- le spiegai, optando per la carta più ovvia, la verità.
-Ma come? Siamo in tour insieme e non vi vedete?- fece sbalordita lei -Dai, dai...raccontami un pò...cos'altro è successo tra te e lui?- mi domandò curiosa e s'avvicinò di più a me sul gradino rivestito di velluto rosso.

-Mizzy, te l'ho già detto- sbuffai io -Non è successo nulla perché non ci siamo più visti. Non ha ottenuto ciò che voleva e quindi ha abbandonato il campo. Punto. Siamo noi che ci siamo sbagliate su di lui: il chitarrista dei Queen non è tanto innocente così come credevamo che fosse-

Delusa, Mizzy si allontanò di nuovo da me, avvicinandosi alla ringhiera. Mi girai verso di lei, i capelli rosso aranciati le incorniciavano perfettamente il volto chiaro e ovale così come i riccioli lo facevano con quello allungato e un pò spigoloso di Brian. Brian, sempre lui, sempre Brian c'era nei miei pensieri.

-Ehi....scusami- le sussurrai e fui io ad avvicinarmi a lei -Non volevo offenderti, so che ti preoccupi per me-

Con dolcezza infilai il mio braccio sotto il suo e poggiai la testa sulla sua spalla.

-C'è una cosa che...che volevo dirti quella sera in cui venni nella tua stanza, ma poi, dopo che mi dicesti cos'era accaduto con Brian, non ne ho avuto più il coraggio-

Al sentire quelle parole alzai subito la testa. Un brutto pensiero s'insinuò nella mia mente già colma di preoccupazioni.

-Cosa?- le domandai preoccupata.

-Il giorno prima, lo vidi Brian. Era con Amalia e...- si fermò per un attimo, prese fiato e poi continuò -Stavano tornando in albergo, erano davanti alla porta della loro camera. Io stavo uscendo per andare da Roger. Quella...quella Amalia se l'è abbracciato e gli ha detto: lo sai amore mio perché sono venuta qui? Perché a Londra non facevo altro che pensare a te, uscivo con le mie amiche e pensavo a te, studiavo e pensavo a te, ascoltavo Something e pensavo a te...cioè, capisci Lilibeth?-

On a Trip to Fame - Brian May FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora