9. Stupide Voci

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16 gennaio 2007

Che schifo la terza media. Che schifo le medie. Che schifo i miei compagni. Che schifo le persone. Mangio in testa a questa gente e non mi trattano da adulto. Vi odio. Vi odio tutti. Tutti tranne Giorgio ovviamente, Giorgio e Riccardo.
Sono stato da uno stupido analista che mi ha diagnosticato un sacco di merda: disturbo antisociale, masochismo, depressione...insomma niente che già non sapessi di non avere.
Mi sto isolando sempre di più e, contrariamente a qualche anno fa, non lo voglio affatto, io provo a stare con Giorgio ma lui sta molto spesso con Allison visto che stanno insieme per cui sto con Riccardo: mi trovo bene con lui ma non è la stessa cosa che con Giorgio, con nessuno sarà la stessa cosa che con Giorgio. Ieri sera ho avuto la mia prima battle, ho vinto, ero un po' in ansia ma ho solo fatto quello che so fare meglio ovvero incanalare la rabbia e farne uscire una specie di poesia rabbiosa... insomma una poesia incazzata...non so come dirlo e non capita spesso che io non abbia le parole. Come nome d'arte ho scelto "Poeta incazzato" si lo so, non è un granché ma mi verrà in mente qualcosa di meglio spero.
Prendo una sigaretta, ormai fumo molto e molto spesso, la cosa non mi piace affatto, di certo il fumo non fa bene e io mi ritengo una persona intelligente quindi so che è una cosa stupida e insensata bruciarsi i polmoni così ma mi da una certa ispirazione...non ha senso lo so. La mia vita non ha un senso.
Esco di casa con un quadernetto e una penna in uno zaino, vado verso la periferia e passo davanti alla Honiro e mi fermo un attimo a pensare.
Un giorno io lavorerò qui, lo so di certo, il mio talento verrà apprezzato un giorno e io finalmente mi avvicinerò a quella felicità innocente e pura che provavo da bambino, soprattutto dopo i baci di Giorgio. Ma che penso? Di sicuro non sono etero ma questo non importa, tanto chi mi vorrebbe? Basta devo smetterla di pensare. Penso troppo ultimamente.
Esatto chi ti vorrebbe? Con quella faccia da cazzo poi, e vogliamo parlare dell'altezza? Stupida voce. Mi dirigo verso un parchetto in periferia, che non è lo stesso in cui sto con Giorgio, è molto isolato e non c'è mai nessuno.
Mi siedo su una panchina e comincio a scrivere.

Io sto male dovunque mi metti, per questo ogni giorno provo ad essere migliore.

Non mi piace, troppo felice.
Non riesco a scrivere barre, scriverò quello che mi passa per la mente.

Com'è possibile che le persone siano così stupide? Io non mi capicito di come ci sia tanta ignoranza, stupidità e bastardaggine. Mi piace leggere, mi piace studiare e mi piace conoscere, l'umanità sarebbe nulla senza l'intelligenza e io senza i miei libri sarei come un angelo senza ali, non voglio parlare della storia del rap a mia mamma e mio papà, nemmeno a Giorgio e neanche a Riccardo; probabilmente mi riderebbero tutti dietro.

Non hai le ali e le vorresti per evadere.

Io sono il messia di sto rap, rivoluzionerò la nuova scuola, non sarò come quei rapper che sanno parlare solo di soldi e di strada, io parlerò di argomenti attuali e non. Sono allibito dal fatto che nessuno dei miei compagni non abbia idea dei libri della letteratura classica. Non è incredibile? Come pensate di andare avanti se non sapete cosa è successo prima? Qui cercano di tagliarmi le ali ogni giorno, ci stanno praticamente riuscendo me lo sento ma spero di riuscire a fermarli.

Questo flusso di pensieri è così stupido ma vero. Questo è quello che penso. Cazzo rileggendolo mi rendo conto di stare proprio dimmerda.
Sento una chiamata e vedo il nome di Giorgio sullo schermo, non ho voglia di parlare ma non faccio tempo a pensarlo che ho già risposto.
G "Giulio! Ma dove sei sparito?"
Guardo l'ora, in effetti sono le 16 e non sono al parco.
E "Oh ehm...sto male..."
G "Non dire cagate sono stato a casa tua e non c'eri"
E "Ecco...senti oggi è un giorno no"
G "Ok...non mi hai più detto com'è andata dall'analista"
Mi si blocca il battito, non ne voglio parlare.
E "N-niente, tutto bene"
G "Non mentirmi! Dai Giulio o mi dici dove sei o ti trovo io"
E "Giorgio ho bisogno di stare da solo"
G "Non è vero"
Comincia a fare un discorso assurdo sulla solitudine, finché non mette giù di scatto. All'improvviso sento due braccia che mi avvolgono da dietro, mi giro e chi c'è? Giorgio.
E "Ma che cazzo...."
G "Giulio tu non vuoi stare solo"
E "SI CAZZO! SI INVECE!"
Sbotto, non ce la faccio più.
E "Vuoi sapere cosa mi hanno diagnosticato? Lo vuoi sapere davvero? Disturbo antisociale, depressione e altra merda! Non so stare con la gente! Non l'ho mai saputo fare! Sto bene solo!"
G "Giulio sei sempre lo stesso. Sei sempre tu. Per me sarai sempre il mio piccolo mondo ok? Quello dove mi rifugio quando il mondo fa troppo schifo, cazzo ci sei sempre stato per me! Non sarà per colpa di uno stupido analista che ti isolerai dal mondo. Si sono un cretino ma ti giuro che ci sarò sempre e per sempre. Chiaro? "
Non so cosa fare se non abbracciarlo, in questo momento vorrei un suo bacio, ho bisogno delle sue labbra sulle mie. Ho bisogno di quel calore e quella sicurezza che solo lui sa darmi. No. Lui sta con Allison.

Basta.
Pensare.
Alle.
Labbra.
Di.
Giorgio.

Cazzo ne ho bisogno. Potrei baciarlo io...o forse no.
O si.
O no.
No.
Basta, lui è etero.
Ma se ti ha sempre baciato lui per primo.
Voce del cazzo.

Si baceranno? Si? No?

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