||𝔠𝔬𝔫𝔣𝔢𝔯𝔪𝔢||

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{𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚}

Mi svegliai di colpo, le mie urla vennero attutite dal cuscino.

Erano le 5:43, decisi di alzarmi e fare una doccia.

Cercai di calmarmi sotto il getto bollente, rilassai tutti i muscoli uno ad uno.

Mi avvolsi nell'asciugamano in modo da tenere il calore sul mio corpo. Osservai lo specchio, ero io la ragazza riflessa? il volto pallido era macchiato di viola sotto gli occhi, le guance erano arrossate leggermente per il vapore.

Ero così diversa.

presi la spazzola e mi pettinai i capelli con cura, asciugandoli con il phon.

Ritornai in camera e mi vestii. Andai in cucina e mangiai una merendina.

Dato che ero ancora in anticipo lessi tutti gli argomenti che avrei fatto quel giorno.

<già sveglia?> domandò la voce roca di Jacob <si, non riuscivo a dormire> risposi alzando il capo dal libro di storia <lascia che mi prepari e poi ti porto a scuola> <certo> mormorai.

Passò circa mezz'ora <andiamo> esultò il ragazzo, presi il giubbotto e lo zaino.

Il viaggio in auto fu corto ed estremamente silenzioso.

Stavo ragionando su cosa fosse vero e cosa no. Non ho tratto nessuna conclusione.

L'edificio di mattoni rossi ci fu davanti <ciao> salutai <ciao> rispose prima di partire.

Scesi dal mezzo impacciata, la pioggia fitta mi rendeva difficile vedere.

Ma la sua figura perfetta la vedevo. eccome.

Mi avvicinai <ciao Emma> salutò <ciao Jasper> la mia voce tramava <tutto ok?> sembrava preoccupato. Un vampiro che si preoccupava di un'umana? <più o meno> la campanella mi interruppe <ci vediamo a biologia> lo salutai, la sua espressione era corrugata, non si sarebbe dimenticato tanto presto delle mie parole.

Corsi nell'aula e mi sedetti accanto a Bella.

Lei sapeva? e se si non si preoccupava della dieta di Edward?

la mattinata passò fra domande senza fine.

Entrai nella mensa affollata. La fame non era una mia priorità in quel momento.

Presi una bibita a caso e mi diressi verso il solito tavolo, osservai quello dei Cullen, lui non c'era. Sapeva che io sapevo?

<Jasper ti cerca, vuole che tu ti sieda con lui> mi informò Jessica, seguii il suo sguardo, in fondo alla stanza un ragazzo mi faceva cenno di avvicinarmi.

A passi incerti feci come ordinato.

<Ti va di unirti a me?> chiese indicando la sedia davanti a me. Come se potessi rifiutare. <certo> mi accomodai ed iniziai a giocherellare con il tappo della bottiglietta. <Stai bene?> domandò incerto <si credo> risposi titubante. Alzai lo sguardo e osservai gli occhi dorati davanti a me <Ti fa male?> chiesi inaspettatamente <cosa?> era stupito.

Osservai i suoi fratelli lontani da lui, anche loro erano vampiri? se no sapevano della natura del loro fratello?

Edward mi fissava, il suo sguardo si fece indagatore, mi aveva sentito? sapeva dove andavo a parare?

Me ne fregai e mi concentrai sul volto perfetto davanti a me.

<resistere al desiderio, alla...........sete?> sembrava più una domanda che ad una risposta.

𝓾𝓷  𝓪𝓶𝓸𝓻𝓮  𝓬𝓸𝓷  𝓬𝓪𝓷𝓲𝓷𝓲 || Jasper CullenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora