Capitolo 3

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3 anni prima

Camminavo per le vie di Firenze nella notte profonda, mi ci ero abituata, quella notte ero arrabbiata, molto arrabbiata, di conseguenza decisi di uscire a prendere una boccata d'aria, ma mai mi sarei aspettata che accadesse una cosa del genere...

Sentì dei passi dietro di me, mi salì l'ansia, io ne soffrivo molto, rabbrividì quando una mano mi afferrò il polso.

Cercai di strattonare la presa ma ogni mio tentativo fu invano l'uomo era molto forte, mi girai per vedere chi fosse e vidi un un uomo sulla quarantina che mi fissava, occhi di un nocciola immenso in cui mi persi molto facilmente, era molto alto, ebbeh che stupida che sei chiara sei alta 1.60 come minimo lui sarà alto una decina di centimetri da te, pensai, capelli pettinati e abito formali, direi molto formale... che ci fa una persona di questa raffinatezza a questo orario fuori per Firenze? Dal quanto io fossi immersa nei miei pensieri che non mi accorsi che l'uomo mi stava guardando con un misto di preoccupazione e di timidezza mormorando un "si sente bene signorina? Cosa ci fa a quest'ora in giro per Firenze? Lo sa che è molto pericolosa di notte..." io rimasi imballata dalla voce tenere e profonda che mi fece sentire al sicuro, come mai sento tutto questo? Che mi sta succedendo?
L'uomo prese le lontananze e io senza dire nulla me ne andai, momento giusto ha lasciato il mio polso ora posso scappare a gambe levate, poteva farmi male o era un innocua persona che si trovava lì per caso?... fatto sta che venni riaffermata di nuovo la presa non era tenere gentile come quella dell'uomo... era un ragazzo ubriaco fradicio, rabbrividì a quella vista decisi approfittarne di lui ubriaco per allontanarmi, cercare aiuto ma non lo feci, venni buttata contro il muro e lui s scagliò su di me come se fossi stata la sua preda, la preda di un ghepardo affamato, la cosa non piacque affatto, mi pentì di non essere rimasta con il signore ero sicura che non avrebbe fatta del male, ma ora mi trovo completamente inerme alle mani di un ubriaco, non ci posso credere sto cedendo il mio corpo pur di non fare una strage di sangue... seriamente chiara? Svegliati cazzo SVEGLIATI! A quel pensiero presi il coltellino svedese che il ragazzo teneva per minacciarmi e glielo sprofondai sul petto, mi macchiai del suo sangue... dopo che mi passò la mia furia, una cosa che avevo sin da piccola fui portata dai psicologi ma nulla, ogni tentativo fu invano... forse sono veramente una matta... dopo qualche istante vidi l'uomo di prima fermarsi scioccato dalla scena che vide, io non dissi nulla anzi rimasi lì a guardare il corpo giacere sotto di me senza vita.

Dopo un paio di minuti in silenzio mi alzai l'uomo mi vide alzarmi mandandomi contro strattonadomi e dicendo " ora lei verrà con me dalla polizia e io chiamo l'ambulanza per questo povero ragazzo, MA INSOMMA COSA LE È PASSATO PER IL CERVELLO MA LE PARE CHE SI FACCIANO QUASTE COSE, MA INSOMMA, SIGNORINA" urlò ma molto io non sopportavo le persone che urlavano di conseguenza caddi per terra piangendo, l'uomo capì che era sucesso qualcosa e così mi disse " che ne dice se ci allontanassimo da qui, prima che qualcuno ci veda, per quanto riguarda il ragazzo ci penso io sono un'avvocato riuscirò a togliere tutte le prove possibili che potranno concorre a te, ok?" Era una voce gentile non come quella usata pochi secondi fa, io annuì senza dire altro perché mi aiutavo non lo conosco LUI non mi conosce ed è anche un avvocato la sua reputazione poteva essere condannata a causa mia...

Ci allontaniamo il più velocemente possibile da quella zona, la via era una via stretta, io ero coperta con il suo cappotto e mi aveva pulito la faccia dal sangue, arrivammo in una zona dove erano collocate file e file di ville erano molto grandi e una lo era di più, entrammo in quella villa e mi guidò fino ad una stanza in cui mi disse " quello che vedi lì è il bagno puoi farti una doccia per lavarti da quel sangue l, se mi dia i tuoi vestiti li passo in la lavatrice e quelli che vedi lì sono i vestiti che indosserai, per oggi dormirai da me... ecco... spero di non ritrovarmi con il collo mozzato dopo il favore che ti sto facendo!" Disse in un modo amaro che mi fece sentire in pena " n-n-o signor-e ecco... vede... io... non volevo ucciderlo... ecco... lui... mi ha v-vio-l-entata ecco..." mi interruppe " non si preoccupi capisco perfettamente era un atto difensivo, nessun problema troveremo una soluzione, glielo prometto..." e me tre si stava avviando verso la porta si fermò di scatto con la mano sulla maniglia e di disse" a proposito... io sono Giuseppe, Giuseppe Conte e tu?" " Chiara Catellini, signore"
"Piacere Chiara, tenera la voce da quella ti si direbbe una ragazza gentile, ma in realtà si cela un inquetante personaggio mi corregga se sbaglio..." io lo guardai sbalordita, aveva la ragione " si io ho dei problemi con la mia anima diciamo che ci sono dei conflitti dentro di me... e ecco... mi succede molto spesso solo che quando mi succede mi rinchiudono nella mia stanza e alla fine mi ritrovo a rovinare il mio di corpo... molto meglio di andare ad uccidere altre persone... sono UN MOSTRO..." e dopo quella confessione mi misi a piangere lui si avvicinò e mi abbracciò dandomi un bacio sulla nuca "sono sicuro che lei non è un mostro, davvero, mi creda la prego non faccia così, la supplico la smetta di piangere, OCCHI CUPI LA SMETTA DI PIANGERE mi fa star male così" io lo guardai sbalordita e mi accorsi che avevo smesso di piangere e lui mi guardò sorridendo, era felice perché? Perché un mostro come me ha smesso di piangere, perché? PERCHÉ?!

Mi feci una doccia rigenerante e misi gli abiti che mi ha dato il signor Conte, ho deciso di chiamarlo così. Scesi giù e sentì un profumino davvero invitante era lui fermo ha mettere l'amatriciana nei piatti "ahh eccoti ero convinto che ti fossi persa!" Alla pronuncia di quella frase si Mise a ridere di gusto io non risi affatto, lui vide la mia reazione e si zittì alla vista di quel viso spento mi affrettai ha dire " no no ! Ecco... io... puo ridere non mi ha dato fastidio la sua battuta e solo che... non rido io tutto qui!"
Alla fine della mia frase il viso dell'uomo si illuminò e si avvicinò a me dicendo" vieni ho preparato l'appartamento pasta all'amatriciana spero che ti piaccia e che tu abbia un po di fame"
" beh anche se non avessi fame la mangerei più che volentieri è il mio piatto preferito oltre alla carbonara <senza panna, grazie!>" lui scoppiò a ridere e poi disse " non ti preoccupare la carbonara pa faccio senza la panna HAHAHAHAH" e così scoppiai a ridere anche io, quando finì di ridere vidi che l'uomo mi guardava compiaciuto e io imbarazzata mi misi a mangiare, mmm è davvero molto buona, è un bravo cuoco.
Lui si alzò e venne vicino a me sussurrandomi all'orecchio " ti va di guardarci qualcosa assieme? Vedrai ci divertiremo un sacco fidati di me" quelle parole "ci divertiremo" "fidati do me" perché ho subito pensato al doppio senso? Ma ohhhh ma chiara mo' che ti prende ora?! Eh! Bahh, accettai e andammo a vedere il film del Grinch, a me piace e quindi l'ho obbligato a guardarlo...

Mentre lo stavo guardando sentì la mando del signor Conte sulla mia coscia sale e scende senza fermarsi io lo guardai con le guance rosse e dissi "S-signor Conte che sta facendo? Lei non..." non riusci a finire la frase che mi trovai la sua mano sulla mia intimità, mi fece sdraiare sul divanetto e inizio a baciarmi io iniziai a gemere e lui mi sussurrò "shh non fiatare, trattieni il respiro e lasciati andare, ok?"
Io non dissi nulla stavo già tenendo il respiro di mia volontà non riuscivo era troppo... troppo... eccitante, l'unica cosa che desideravo e avere quelle mani su tutto il mio corpo.

Mi spogliò e fece lo stesso su di lui, io a quel punto mi alzai di scatto e presi i miei vestiti "ehi! Che succede? Ho sbagliato qualcosa? So che ho corso troppo ma davvero non intendevo farti del male io... credo di amarti... insomma provo qualcosa per te..."
"No signor Conte come fa ad innamorarsi di una ragazzina che non conosce nemmeno e pure un mostro come ha fatto ad accogliermi a casa sua senza aver paura che li faccia del male..."
"Ti prego no, io so quello che sto facendo ti prego fidati, ti prego... non mi spezzare il cuore... me lo hanno già spezzato"
"La capisco signore ma davvero se vuole una passatempo qui all'angolo ce ne una, addio Signor Conte"
"NO TI PREGO ASPETTA NON SEI UN PASSA TEMPO... CHIARA!"
A quelle parole uscì fuori da quella casa, non ci credo mi sono lasciata andare con uno sconosciuto... sbaglio o 7 ore prima stavo per essere stuprata e ora vado a letto con uno che si è offerto di aiutarmi, quanto fai schifo chiara, fattelo dire fai proprio schifo.
Da quel tempo Signor Conte non lo vidi più.





^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ciaooo ragazz* spero tanto che il capitolo vi sia di vostro gradimento, vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare.
Allora? Un passato inquietante eh? Già proprio così. La nostra chiara ha problemi l'ispirazione l'ho presa dalla serie di riverdale 3 stagione in cui dicevano a betty che aveva una parte criminale nella propria testa come il padre.

A quanto vediamo la nostra protagonista ha già avuto una storia con il nostro professore/premier ma a quanto vediamo non si ricorda lui, e lui? Si ricorda di lei? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, ho già iniziato ha scriverlo.
Baci da Charlotte ♥️♥️

Rememeber Me // Giuseppe Conte Completata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora