Capitolo 21

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Come un soffio di vento il mese di marzo volò.Lenore e i suoi amici continuarono con le ricerche,avendo scarsi risultati.Lei e Remus,in quel periodo,si scambiarono tante lettersi,sia per sapere cosa succedeva fuori dalle mura del castello sia per parlare con un amico,sapeva che di lui si poteva fidare,si era sempre potuta fidare di quel ragazzo.Da altro canto Sirius era abbastanza stressato in quel periodo;tra esami per diventare un auror,le ronde dell'ordine,il pensiero di Lenore gli nascondesse tanto e la lettera della suocera il suo cervello minacciava di andare in tilt... Quella sera del 7 aprile i pensieri di Sirius e Lenore furono posti e chiusi a chiave in un comodino. Lenore, insieme ai suoi migliori amici, aveva deciso di passare con loro la nottata nella camera dei ragazzi dato che in quella delle ragazze i maschi non potevano entrare per via di un incantesimo, se ci provavano le scale diventavano uno scivolo.Sirius e tutto il resto dell'allegra comitiva avevano deciso di stare insieme a villa Blavery e rilassare la mente dalla guerra e dall'ordine.Ma ,a volte, la vita non vuole che i pensieri,i ricordi,i fatti siano chiusi in una scatola di legno troppo a lungo . In una stradina di un paese formato principalmente da maghi una donna giaceva a terra, priva di vita, dopo essere stata attraversata da un lampo verde...

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La musica a palla, le tante schifezze babbane appoggiate sul tavolo:era così che i ragazzi avevano deciso di divertirsi. Mentre tutti ballavano sulle note del pop babbano Marlene prese di parte Peter,"Peter, hai capito il piano qual è, giusto?Lo abbiamo ripetuto tremila volte" chiese la bionda,il ragazzo annui intimorito,"Bene.All'azione Peter!". La ragazza lasciò l'amico fuori dal salotto,"Sirius!" lo chiamo,una volta entrata nel salotto,attirando l'attenzione del ragazzo seduto sul divano ,"Ti serve qualcosa. Marls?" le chiese in tono gentile, "Non riesco a trovare una cosa" mentì la Mckinnon. Uscirono da quella stanza caotica, quando si ritrovarono con la porta chiusa alle spalle, Marlene prese la bacchetta dalla tasca posteriore dei jeans e la puntó sul ragazzo "Confundus"sussurró cercando di non farsi sentire dall'altro ma per sua fortuna la musica era molto alta. Lo sguardo di Sirius diventò disorientato, si guardava in giro come se non riconoscesse il posto dove si trovava. Così la ragazza, posata di nuovo la bacchetta, si fiondó sul ragazzo, portò le braccia attorno al collo di Sirius e non perse tempo ad impossessarsi delle labbra del più grande dei Black. Sirius non oppose resistenza.Lui, al posto di vedere gli occhi azzurri e capelli biondi di Marlene, vedeva due iridi nere e dei capelli lisci neri come la pece così familiari. Peter non perse tempo a scattate la scena con una macchina fotografica babbana, chiamata polaroid. I due si staccanrono da quel bacio subito dopo il click,"Mandala a Lenore domani mattina, appena ti svegli,Peter"disse la bionda mentre Sirius,ancora sotto l'incantesimo rientrava bel salotto, "Ai tuoi ordini, Marles.Adesso cosa succederà a Sirius?"chiese il ragazzo notando,dalla porta del salotto,l'amico che ballava come uno dopo essersi fatto di tranquillanti per cavalli " L'incantesimo svanirà fra pochi secondi,non ricorderà nulla"rispose la ragazza tornando a godersi la serata insieme agli amici.La serata continuó tranquillamente fino a che, ormai a notte fonda, tutti i ragazzi se ne andarono lasciando solo Sirius...

Il mattino seguente, il ragazzo fu svegliato, di buon ora, da un rumore alla finestra. Assonnato e con una velocità da fare invidia ad un bradipo, si alzò da letto e andò verso la fonte dei rumore, che si scoprì essere uno dei gufi della scuola. Lesse la lettera che gli era stata mandata dal professor Silente nel quale convocava lui per un importante notizia. Sirius, dopo aver assimilato di non essere più nel mondo dei sogni, decise di mandare una lettere a James e Remus per avere compagnia... 

Nel giro di un'ora si trovarono nell'ufficio del preside, "Buongiorno ragazzi,accomodatevi" disse il preside con un tono di voce diverso dal solito,sempre pacato ma con un pizzico di fredezza, "Sirius, come dicevo nella lettera, ho chiesto di vederti per parlarti di una cosa importante"disse il vecchio uomo rivolto al ragazzo,"C'entra l'ordine?"chiese Sirius curioso. Il  preside fece un sospiro, "No,l'ordine non c'entra con questo..." disse Silente  passandogli l'edizione di quella mattina della Gazzetta del Profeta. Sirius capì il perchè della convocazione,il perchè dello strano atteggiamento del  Preside e il perchè della lettera della suocera dal titolo della prima pagina

Mariage combiné ~Sirius Black ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora