5. Esplorazione

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"Accidenti, inizia a farsi più buio." Commentò Gray che chiudeva la fila indiana.
"È normale Gray. Più si va avanti più ci allontaniamo dalla luce esterna." Disse Lyon saccente stando a capo fila.
"Mi hai preso per uno scemo?" Ribatté Gray.
"Io non l'ho detto. Ma se ti senti scemo allora vuol dire che lo sei." Sulle labbra del mago di Lamia Scale fiorì un sogghigno compiaciuto che Gray non poteva vedere ma poteva percepirlo dal tono di voce.
"Lyon. Giuro che se non la smetti ti prendo a pugni."
"E tu non continuare ad evidenziare l'ovvio."
Juvia che era al centro della fila indiana ne aveva abbastanza di quel botta e risposta.
"Lyon-kun, siamo arrivati?" Domandò la maga interrompendo il battibecco.
"Non ancora mia dolce Juvietta. Mancano ancora due passaggi."
"E questi passaggi li hai aperti tutti tu?" Domandò con stupore la maga, guardandosi attorno.
La grotta era angusta in certi passaggi e in altri era fattibile camminare vicini ma per questione di sicurezza decisero di camminare in fila indiana e allo stesso tempo potevano proteggere Juvia.
"Sì." Rispose con una punta di orgoglio.
"Pallone gonfiato" sibilò Gray tra i denti, ma nella grotta ci fu l'eco che accentuava la voce e lo sentirono lo stesso.
Lyon socchiuse appena gli occhi in risposta all'eco e Juvia trattenne un sorriso.
Le pareti della caverna erano umide e più proseguivano nelle viscere della terra più l'umidità si faceva pesante anche nel respiro e la temperatura calava rispetto a quella esterna.
"Lyon-kun come fai a orientarti? Non si vede più nulla."
"Tranquilla Juvia. Ho messo delle tracce da poter seguire al mio ritorno mentre uscivo dalla caverna. Se mi dai la mano ti faccio strada."
Lyon si girò verso Juvia e le porse la mano con un piede appoggiato a quello che era un gradino che conduceva a uno scivolo buio.
Lo vide grazie a una fessura sul soffitto della caverna da cui penetrava la luce e lei arrossì turbata.
"Da qui in poi non ci sarà più la luce esterna a guidarci. Meglio rimanere vicini."
Juvia si girò verso Gray e lui girò il viso un po' stizzito.
"Fidati di me." Insistette Lyon.
"Fai come dice." Disse Gray guardandoli con la coda dell'occhio. Juvia obbedì con un cenno di assenso.
Prese la mano di Lyon e poi fece un passo verso Gray. Gli prese la mano e gli sorrise. "Juvia non vuole perdere Gray-sama" gli disse con un tono così soave che Gray sussultò sorpreso.
"Ora possiamo andare Lyon-kun. Juvia è pronta." Sorrise anche a Lyon e il suo cuore batteva forte.
Se i loro corpi non fossero stati presenti eccetto del cuore, l'eco della grotta avrebbe amplificato i battiti accelerati dei ragazzi.
"Andiamo. Attenti che si scivola." Lyon tenne stretta la mano di Juvia mentre saliva su quel gradino e si piegò sulla lastra umida e liscia come se si trovasse su una tavola da snowboard.
Fece spazio anche a Juvia e Gray e appena pronti, formando una catena umana, scivolarono nelle viscere profonde come se stessero governando una pista da sci.
"Pronti per il salto!" Lyon li avvertì in tempo ma non servì lo stesso.
Lyon fece un balzo e atterrò in piedi, ma con un "Juvi!" sorpreso, fu tirato dalla caduta di Juvia che a sua volta fu tirata da Gray che cadde con un tonfo con il sedere per terra.
"E meno male che l'ho detto." Digrignò tra i denti mentre trattenne le imprecazioni.
"Potevi comunicarlo all'inizio e non alla fine!" Sbottò il mago moro.
"Se non l'avessi detto non avrebbe cambiato nulla a quanto pare!"
"Non lo puoi sapere!"
Gli animi dei due maghi di ghiaccio si stavano scaldando.
"Juvia non vuole che litighiate!"
Si bloccarono di colpo.
"Juvia vuole vedere dove si trova."
"Hai ragione. Come sempre." Disse Lyon respirando per calmarsi.
"Juvia, devo un attimo lasciarti la mano." Lyon l'avvertì e subito dopo fece come aveva detto. Si alzò in piedi e senza che potessero vederlo, Lyon si mise in posizione. "Ice Make: Firefly!"
Una moltitudine di lucciole di ghiaccio si materializzarono e si scontrarono contro le pareti della grotta che, a contatto con una sostanza luminescente, la grotta si illuminò di una luce azzurra più luminosa dei capelli di Juvia, la quale rimase senza fiato per lo stupore.
Gray sgranò gli occhi stupefatto e subito dopo si rese conto che lui e Juvia erano ancora seduti per terra con i fianchi della maga tra le gambe, seppur seduta.
Si tenevano ancora per mano e Gray si alzò per primo, aiutando poi la maga ad alzarsi stringendole la mano.
"Allora Juvietta? Cosa ne pensi?" Domandò Lyon da sbruffone, sistemandosi con un gesto della mano i suoi capelli bianchi.
"Juvia pensa che non vuole essere chiamata Juvietta." Lyon ci restò male. "Però è ammirata dalle capacità di Lyon-kun." Ciò rincuorò il mago di Lamia.
"Non dirglielo. Altrimenti si monta la testa."
Lyon guardò male Gray e ribatté "mi spiace, ma non mi chiamo Gray." Ghignò.
Gray lo fulminò con lo sguardo.
"Lyon-kun, da quale parte andiamo?" Juvia cercò di cambiare argomento.
Il mago di Lamia si guardò attorno e alzò il braccio indicando la prossima entrata. Sempre stretta e buia. "Da quella parte, troveremo il guardiano."
"E avete davvero provato a portarlo fuori?" Domandò Gray pensando a tutta la strada fatta.
"Sì."
"A quanto pare il suo territorio è tutta la grotta e non ha paura di spostarsi. Perciò Juvia si chiede: a cosa serve un guardiano? Cosa protegge? Sempre se sta proteggendo qualcosa visto che si muove liberamente."
"Oh Juvietta! Sapevo che sei intelligente. Anche io l'ho pensato e pensa che torna sempre qui."
"E a quale risultato sei arrivato?" Domandò Gray.
"Possibile che non ci arrivi? Non sei proprio portato per gli enigmi eh. Niente spirito di osservazione."
Gray arrossì per la vergogna "non stare lì a fare il saputello e a vantarti. Se hai capito qualcosa, parla!"
"Si muove liberamente, non può uscire dalla grotta e torna sempre allo stesso punto." Ripeté Juvia con concentrazione. "Vuol dire che in quel punto c'è qualcosa che lo costringe a tornare indietro." Juvia alzò lo sguardo, illuminata.
"E se la grotta non fosse il problema? Se invece non può uscire dalla grotta proprio perché ha un limite di passi da fare dal punto in cui torna sempre?" Chiese Gray pensante.
"Non male. Ma non spiegherebbe l'annullamento delle magie." Replicò il mago di Lamia.

Il mistero della grottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora