3. Fraintendimenti

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Dew riconobbe Lyon e si avvicinò a loro un po' delusa.
"Questi sono i tuoi rinforzi? Non sono pochi?"
"Credimi. Pochi ma migliori. Eccetto quello là" indicò Gray. "Cerchi botte?" Digrignò il mago tra i denti.
"E poi non tutte le magie funzionano qui." Concluse Lyon ignorando l'amico.
"Giusta osservazione. Prego, venite! Abbiamo acceso un bel fuoco. Accomodatevi pure."
Wendy annusava l'odore della ragazza e bisbigliò a Charle "Non ci ha detto che è incinta."
"È importante? Non si nota nemmeno." Bisbigliò in risposta la gatta.
"Più che un fuoco è proprio una pira." Disse Gray guardando la montagna di fuoco che indomabile si alzava verso il cielo.
"Natsu-san sarebbe felice di vederlo." Disse Juvia e Gray ribatté "e di mangiarlo." Sorrisero divertiti.
"Già. Si sazierebbe sicuramente." La complicità tra loro li fece ridere assieme.
Il gruppo fece conoscenza con il villaggio e cercarono più informazioni sulla grotta, notando che i neonati, così come i bambini, erano quasi assenti.
Poi arrivò la notte dove vennero affidati due capanne.
C'era un via vai pazzesco tra di loro.
Juvia era esaltata all'idea "due cuori e una capanna" e Wendy non avrebbe passato pericoli con Lyon al suo fianco.
Prima Juvia cercò di imbucarsi per stare e dormire con Gray; Gray se ne andò da Wendy lasciando Juvia con Lyon; anche se a Lyon faceva piacere, a Juvia no. Così la maga tornò da Wendy dove c'era Gray, si misero d'accordo e Gray se ne andò di nuovo e tornò tutto come prima: una capanna per i maschi e l'altra per le femmine. E Juvia con i lacrimoni che faceva cerchi di delusione sul suolo roccioso.

Il mattino seguente Juvia si alzò presto e sveglia prima di tutti andò alla capanna dei maschi con il buonumore.
Fece per aprire la porta "Gray-sa…" la sua dolce voce si spezzò "…ma" sussurrò trovando Gray e Lyon entrambi nudi in una specie di giaciglio di ghiaccio.
Lyon prono sul manto roccioso e Gray supino e diagonale rispetto all'amico con il piede sul torace del mago di Lamia che ancora dormivano beati.
I pensieri di Juvia fantasticarono velocemente pensando a una nottata yaoi tra i due. "KYAAAAH!" le scappò un urlo dopo aver visto il sedere di Lyon e il membro di Gray.
"AAAHH!" urlarono i ragazzi spaventati e svegliati di soprassalto. I due si abbracciarono e il rossore sul viso di Juvia peggiorò nel vedere la scena diventando paonazza.
"Juvia?!!" disse Gray sorpreso. Nello stesso momento si rese conto di abbracciare Lyon e si staccarono subito.
Juvia si coprì gli occhi con le mani mentre il respiro irregolare la faceva ansimare dolcemente.
"Gray-sama preferisce Lyon-kun a Juvia?" Ogni tanto spiava tra le dita.
"Cosa?!" I due ragazzi arrossirono imbarazzati. "N-non è come sembra!" Disse Gray cercando i boxer.
"Dove diavolo sono finiti?" Borbottò. "È tutta colpa tua Lyon!" Sbraitò.
"Mia?! Come ti permetti! Hai iniziato tu a stuzzicarmi!"
"Juvi!!" Nel sentire ciò Juvia fraintese.
"Ma che dici?! Hai iniziato tu la lotta, non dire sciocchezze!" Disse Gray guardando per terra "Dove sono finiti i boxer?!" Li stava ancora cercando.
"Juvietta non fraintendere! Non è come sembra! Gray cercava una lotta e l'ho accontentato"
"Bravo! Complimenti Lyon, hai usato proprio parole giuste eh, senza altri equivoci!" Gray trovò i boxer e se li mise, in più si vestì.
"Non ho detto niente di male! Cosa può interpretare?" Anche Lyon si rivestì mentre Juvia sbirciò tra le mani.
"Stiamo parlando di Juvia! Ormai dovresti conoscerla" sospirò rassegnato portandosi una mano tra i capelli scuri.
Lyon guardò la ragazza che ancora teneva le mani sul viso e arrossì per la sua dolcezza.
"Juvietta, siamo vestiti ora puoi aprire gli occhi." Le disse Lyon con calma e gentilezza nella voce.
Juvia abbassò le mani ancora imbarazzata. "Juvia chiede scusa…" il viso da cucciola intenerì Lyon e arrossì mentre Gray le rispose malamente "La prossima volta bussa." Uscì dalla capanna affrontando la nuova giornata.
Lyon invece, che non gli piacque come Gray trattò Juvia, le si avvicinò e le appoggiò una mano sulla spalla. "Lo so che "lascialo perdere" te l'ho detto tante volte e non posso farci nulla se il tuo cuore appartiene a lui." Poi bofonchiò "E non lo sa apprezzare" schiarendosi la voce come se non avesse detto nulla. "Ma in questo caso "lascialo perdere" è d'obbligo. Nel senso di perdonarlo quando si comporta in modo rozzo e schivo, non sa esprimersi bene a parole."
"Juvia lo sa. E questo fa tenerezza a Juvia." Sorrise grata per quelle parole e uscì anche lei dalla capanna con il volto più sereno.
Lyon rimase sorpreso e ridacchiò grattandosi la testa con un dolce sospiro. "Quella donna… mi farà impazzire un giorno, anche se so che dovrò rinunciare a lei." Balbettò a se stesso, dirigendosi verso il gruppo.

Il mistero della grottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora