La luna a mezzogiorno

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Sotto il melo.

Incredulo delle intenzioni del rosso, il confetto a mezzogiorno in punto si ritrovò sotto quell'albero che per essere un melo era spropositatamente grande.

C'era un silenzio inquietante e il cortile era desolato, passi leggeri si avvertivano ad una frequenza che ballava a tempo con il suo cuore.

"Allora sei venuto, sai, non ci avrei sperato"
Continua a regnare quel silenzio
"Perché te ne sei andato? Passiamo dritti al punto, sai che scappando dai tuoi problemi te ne creerai solo degli altri?"
Dava le spalle al rosso ascoltando attentamente le sue parole.
"Senti, non ho voglia di giocare, quindi cosa hai da dire?"
Quelle parole colpivano Stre come Frecce infuocate, non sapeva cosa rispondere.
"Io-io"
Non trattenne più le lacrime, fece correre tutto giù, noncurante dell'altra persona che era rimasta ad osservare la scena con un volto che esprimeva compassione e pena per il povero ragazzo.

Si avvicinò a lui.
"Hey, ascoltami, non voglio che tu pianga per colpa mia, sai che io sono qui e sai che puoi sfogarti, fallo, non mi offenderò o controbatterò una verità"
Sapeva benissimo cosa chiedere:
"Tu e Cri, cosa siete?"
Cico sbiancò
"I-I-io e Cri?"
"Già"
"Perché questa domanda?"

Attimi di silenzio

Tutto si fece buio

Come se stesse sorgendo la luna a mezzogiorno

"Curiosità personale"

"Beh... noi siamo amici?"

Già amici, ma di certo quella notte non l'avrebbe dimenticata...

"Quindi tu sei andato via solo per colpa di Cri?"
"Beh... si"
Tirò un sospiro, prima o poi doveva pur dirlo
"Ok, ma dobbiamo sistemare le cose, abbiamo ancora un progetto di scienze da finire, vero genietto?" 

Stre sorrise, non rispose subito , potevano ritornare... amici!
Forse anche più di prima o forse molto meno, ma comunque amici.
"Ci vediamo da te pomeriggio, dobbiamo finire un progetto di scienze"
Anche Cico tirò un sospiro di sollievo, anticipato da un ampio sorriso e una frenetica risata ricambiata dall'amico, finalmente era di nuovo tutto ok.

Camminava lento nella piccola stradina che precedeva l'ampia strada dove si trovava casa Tobbi, mentre la sue mente era concentrata su tutt'altro:
Pensava all'assurdità dei suoi sogni, ogni singola immagine, scena, angolazione.

Ed eccola lì, girato l'angolo, la vide, di nuovo quella grande Villa, si avvicinò ad essa sapendo già che azione compiere, ed eccolo lì, Cico affacciato che lo guardava come prima.

Spazio autrice
Hay amici!
Ok gli ho fatti rappacificare, ma non posso promettere che non litigheranno di nuovo, vabb mi shisho.
Comunque scusate il capitolo corto ma non avevo molte idee...
Domani è l'ultimo giorno di scuola, e niente mi mancheranno i prof, comunque detto questo al prossimo capitolo!

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