Ventisette

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Una settimana, una settimana era passata sa quando lui mi aveva lasciata libera.
Facendomi andare in giro in incognito, dandomi uun'identità falsa.

Non ci potevo credere, non solo avevo un fratello ma i miei non me ne avevano neanche mai parlato o accennato!
Tutto questo era così sconvolgente e tragico, avevo decisamente bisogno di qualcuno che mi aiutasse a superarlo.

I capelli biondi della parrucca mi ricadevano mossi sulle spalle e il tailleur rosso mi copriva fino alle ginocchia, rendendomi praticamente irriconoscibile.

Sentii un bacchettio avvicinarsi a me e subito rimasi letteralmente congelata.
Non poteva essere, lei sen'era andata me ne ero assicurata personalmente.

Gli occhiali da sole le coprivano gli occhi, i capelli biondi le facevano da coperta sulle spalle mentre il vestito rosa le copriva tutto il corpo fino alle ginocchia.

Dakota Milton stava lì davanti a me con un bastone per ciechi in mano, la schiena dritta e un'espressione fiera.
Anche se non poteva vedermi ero convinta che sapeva che fossi lì ferma davanti a lei.

La presi per il polso e la trascinai in un vicolo poco lontano da lì.
Appena arrivate mollai la presa sul suo polso e mi misi di fronte a lei.

"Non ero stata chiara l'altra volta?"
Le domandiamo ringhiando e schiaffeggiandole la guancia leggermente.

"Vedo che sei sempre gentile Courtney."
Mi prese in giro lei ridendo.

"Tornatene da dove sei venuta Dakota! Tornate in quella scuola per cechi a New York o vai da qualsiasi altra parte ma, sparisci da qui!"
Le urlai contro di nuovo sbattendo i piedi per terra

"Altrimenti?"
Mi chiese lei mettendosi le mani sui fianchi.

"Altrimenti questa volta potrei non limitarmi a toglierti la vista."
Le sussurrai velenosa all'orecchio.

La presi per il colletto del vestito e la premetti contro il muro tenendola bloccata con le mie braccia.

"Non so come Duncan faccia a sopportarti, non lo so proprio."
Mi rispose lei con aria di sfida.

Le tirai uno schiaffo decisamente più forte di prima, tanto da farle cadere gli occhiali e romperli.

"Questi non sono affari che ti riguardano."
Borbottai lasciandola andare.

"Dovrai abituarmi ad avermi tra i piedi Courtney."
Mi disse lei riappoggiando l'estremità del bastone a terra.

"Per quanto mi riguarda potrei anche ucciderti in questo preciso istante."
Puntualizzai incrociando le braccia al petto.

"Courtney!"
Disse lui apparendo all'entrata del vicoletto.

"Dakota!?"
Esclamò sorpreso avvicinandosi a noi.

"È un piacere rivederti."
Rispose lei.

Un altro giorno, un altra litigata con quella svampita che si credeva superiore a tutto il resto del mondo

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Un altro giorno, un altra litigata con quella svampita che si credeva superiore a tutto il resto del mondo.

Come si poteva essere tanto egoisti?
Si anche io ero egoista ma lei mi superava di brutto, se esistesse una gara per il più egoista lei verrebbe squalificata perché i giudici le direbbero "Scusa, niente professionisti."

Sapevo che Courtney aveva fatto cose orribili in passato e in questo non potevo dare torto a Heather ma, loro l'avevano sempre appoggiata e aiutata.
Mi ricordo ancora di quando ha baciato Scott per far arrabbiare Dawn, con la quale aveva litigato poco prima, oppure come quando ha rovesciato il frullato in testa a Leswhana perché aveva tirato uno schiaffo a Heather.
Dopo quest'ultimo Harold ha difeso Leswhana e Courtney mi ha letteralmente pregato per farli chiudere la bocca, mi aveva anche offerto dei soldi in cambio.

Ovviamente io lo feci, avrei pagato per far chiudere la bocca a quello sfigato.
Ma la cosa peggiore che ha fatto credo sia stata accecare Dakota.
E

ra l'estate del duemilaquindici, Dakota aveva sfidato Courtney e quest'ultima non l'aveva presa bene.
In quel momento si è superata, insieme a Heather, Amy, Gwen e Bridgette ha aspettato che Dakota entrasse nel capanno che si trovava fuori a casa sua per poi rubarmi l'accendino dalla tasca e buttarlo dentro al capanno, dandogli fuoco insieme a Dakota.

Insomma diciamocelo, Courtney era ed è tutt'ora un vero e proprio diavolo anche se davanti a tutti gli altri fa l'innocente.

Però un anno dopo l'incendio al capanno, ce ne fu un altro.
Solo che sta volta la vittima fu proprio lei.
La polizia ha dedotto che si trattava di una fuga di gas ma, tutti in città sapevano che quello che è successo non era affatto un'incidente.

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Riflessi dell'autore
Ciao a tutti!
Allora... descriviamo in una parola questo capitolo:
Dramma.

No ok ne faccio un riassunto:

Courtney ha scoperto di avere un fratello, Dakota è tornata, Courtney ha accecato Dakota, qualcuno ha cercato di fare un barbecue con Courtney, Duncan non si fida di Heather.

Allora guys:
Oggi ho organizzato la mia festa di compleanno (visto che io faccio gli anni il 14 febbraio e non ho potuto festeggiarlo prima) e ho invitato quattro amiche a casa che arriveranno alle 6:30.

Poi ieri era il compleanno di mio fratello e ha invitato anche lui quattro dei suoi amici mongoli a casa, che tra l'altro sono tutti boni.

Ora vi racconto un'altra storia che ha come protagonista Sebastiano:

Allora l'anno scorso stavano facendo lezione di italiano e stavamo consegnando i temi alla prof.
A un certo punto si sente un urlo.
Titti ci giriamo e scopriamo che a fare quest'urlo è stato Sebastiano.

Lui fa:

"Prof Oddo mi ha morso!"

La prof risponde:

"Ne parliamo domani..."

Il giorno dopo il mio compagno (l'addentatore) spiega che Seby gli aveva rubato il tesserino del pullman.

E la prof fa:

"E tu lo mordi?"

E questo risponde:

"Si."

My bad boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora