Cinque

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"Noel!"
Lo interruppi io saltando giù dal divano saltellando per tutta la stanza.

"Non vorrei interrompere il tuo momento di gioia, ma se ne sta andando."
Mi disse lui indicandolo dalla finestra.

A quelle parole mi riscossi e corsi fuori casa seguita da Duncan.
Gli corsi in contro il più veloce possibile,per poi saltarli in braccio appena raggiunto.

"Courtney!"
Mi disse lui sorpreso abbracciandomi stretta.
Io lo strinsi a mia volte ancora più forte.

"Fratello!"
Disse dopo, quando sciogliemmo l'abbraccio, rivolgendosi al punk.

Il punk gli si avvicinò e si batterono il cinque.
Noel è sempre stato un grande amico mio e di Neanderthal.

"Da quanto è che non ci vediamo?"
Chiese Noel osservando entrambi sorridendo.

"Quattro mesi."
Disse Duncan incrociando le braccia al petto.

Mi trattenni a stento dal dire che erano quattro mesi, due settimane,un giorno e tre ore.

"Dai un giorno di questi ci vediamo ok?"
Disse dopo mettendo le mani nella tasca della felpa.
Io annuì felice e il punk sorrise.
Ci salutammo e rientrammo in casa.
Ammetto che non era stata una buona idea uscire in canottiera però pazienza.

"Hai intenzione di dormire qui?"
Gli chiesi mettendo le mani sui fianchi e guardandolo dall'alto in basso.

"Bhe se proprio insisti."
Disse lui in risposta.

Cavoli se lo odio quando fa così, non fraintendetemi lo odio sempre.

"Sai già dov'è la camera degli ospiti."
Dissi salendo le scale affiancata da lui
.
"Hai intenzioni di trasferirti qui?"
Chiesi sarcastica alzando gli occhi al cielo.

"Forse."
Disse lui con un sorriso beffardo ricevendo un'occhiataccia da parte mia.

"E avverti tuo padre no?"
Gli chiesi appoggiandomi al corrimano appena giunti in cima alla scala.

"Già fatto."
Disse lui ammiccando e avvicinandosi a me.

"E quando scusa?"
Gli chiesi io confusa.

"Circa un'ora fa."
Disse sorridendomi falsamente.

"Mentre tu dormivi tranquillamente abbracciata al sottoscritto."
Mi disse cingendomi i fianchi con le braccia.

"Da quel che ho visto era il contrario."
Puntualizzai io sedendomi sul corrimano cercando di allontanarmi il più possibile da lui.

"Io ho solo ricambiato."
Disse lui scrollando le spalle.

"Oggi pomeriggio invece no?"
Gli chiesi ricordandomi dell'abbraccio che gli avevo dato prima di uscire com Bridgette.

"Ah vero sei rimasto paralizzato."
Dissi sorridendo vittoriosa andando verso la mia camera.

Lui mi afferrò per il braccio e mi avvicinò a se, facendomi arrivare a un centimetro dal suo naso.

"Ero solamente sorpreso."
Disse lui sorridendomi.

"Ovvio, stupida me."
Dissi facendo una breve risatina.

Mi mollò, finalmente, il braccio lasciandomi andare verso la mia camera.

3:00

Stavo sdraiata sul mio letto,sveglia da circa dieci minuti quando un improvviso bussare alla porta mi fece sussultare dallo spavento.

Sarà mia sorella.
Pensai con nonchalance alzandomi dal letto e girando la chiave due volte nella serratura.

"Tu!"
Esclamai appena lo vidi.
Era lì impalato davanti alla porta come un'ebete.

"Ma come siamo belle principessa."
Disse il punk.

Solo in quel momento mi resi conto di come ero vestita:indossavo una vestaglia, corta quasi fino al sedere ,violacea da cui si intravedeva il mio reggiseno di pizzo nero.

Arrossì per l'imbarazzo mentre lui mi guardava con lussuria le gambe scoperte.

"Cosa vuoi?!"
Sbottai dopo dieci buoni minuti di silenzio.
A quello parole si riscosse e tornò a guardarmi negli occhi.

"Bhe ho pensato-"

"Pensi?"
Gli chiesi io con tono ironico.

"Si,soprattutto a te."
Disse facendomi un occhiolino e lanciandomi un'occhiata non molto rassicurante.

"Vai avanti."
Dissi sospirando sonoramente per poi appoggiarmi con la spalla all'uscio della porta.

"Bhe ho pensato: magari la mia principessa vuole un po' di compagnia e magari potrei andare da lei."
Detto questo gli chiusi la porta in faccia e mi sedetti con la gambe incrociate sul letto.

"Dai principessa scherzavo!"
Disse continuando a bussare alla porta.

"Courtney?"
Disse dopo continuando a fare quel rumore irritante con la mano.

"Court?"
Mi chiamò dopo,facendo traboccare il vaso.

Mi diressi verso la porta facendola sbattere contro il muro.

"Si?"
Domandai battendo il piede per terra frustata.

"Ero venuto a chiederti se potevo usare il tuo bagno,visto che l'altro è occupato."
Mi rispose sorridendo.

Ma questo è folle.
Pensai adirata stringendomi nelle spalle e spostandomi da davanti alla porta facendolo entrare in camera.

Mi sdraia sul letto e in pochi minuti mi riaddormentai.
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Riflessi dell'autore
Ciao a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo!
Adesso sono fissata con le settecento parole,visto che in ogni capitolo il numero e sul settecento.
Oggi vi racconterò il mio sogno:
Ero a casa mia,però non era casa mia ma era casa di Geoff.
E nella casa di Geoff c'erano Duncan, Courtney,Cody e Bridgette.
A un certo punto Cody ha baciato Courtney e Duncan si è incazzato e lo ha spinto in piscina.
Nella piscina sono apparse delle sirene e che hanno tributato fuori Cody.
Poi Courtney si è trasformata in una fata e Duncan l'ha baciata.
Dopo circa due minuti c'è stato il matrimonio di Geoff e Bridgette.
E dopo altri cinque secondi Bridgette era incinta e nel frattempo Courtney e Duncan si sono sposati e pure lei era incinta.
Dopo due secondi Courtney aveva in braccio una bambina di circa un'anno,sua figlia,e di fianco a lei Duncan c'erano due bambini di tipo quattro anni.
Mentre Bridgette e Geoff avevamo un maschio e una femmina.
E poi è tornato Cody che ha investito Gwen con la macchina,perché lei si è sparata davanti quando stava per prendere harold.
E niente poi mi sono svegliata.

My bad boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora