Venticinque

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Era passato un mese e il giorno del ballo era finalmente arrivato, insieme alla nostra fuga.

La mattina quando mi svegliai trovai nel mio armadio uno dei classici vestiti che si mettevano il giorno del ballo scolastico.
Lo indossai e la porta si aprì, facendomi entrare nel corridoio.

Scesi velocemente la scale ed andai nella sala in cui si sarebbe tenuto il ballo e la nostra fuga.
Andai in contro alle ragazze che erano già lì e loro, come stabilito, iniziarono a farmi complimenti e cose del genere.

"Ehy tu! Perché non vieni a festeggiare con noi?"
Dissi io rivolgendomi a colui che si trovava dietro alla telecamera.

Dopo pochi minuti la porta d'ingresso della sala si spalancò e ne uscì fuori un individuo incappucciato con dei guanti di pelle neri.

Feci un cenno alle ragazze e corremmo tutte fuori dalla sala, facendo cadere il nostro rapitore appena provò a fermarci.

Il rumore di una sirena innondò tutta la casa delle bambole, si è così che chiamavo questo sottospecie di manicomio.
Corremmo verso l'uscita che avevamo trovato in una piantina e cercammo in tutti i modi di aprire la porta.

"È chiusa a chiave!"
Esclamò Heather continuando a tirare la maniglia.

La spostai da davanti alla porta e mi tolsi una forcina dai capelli.

Per una volta avere un conoscente criminale mi è stato utile.
Anche se è strano ammetterlo, quell'idiota contribuì a salvare la vita alle mie amiche.

Quando finalmente riuscii ad aprire la porta, comparve da infondo al corridoio lui.

Con un gesto veloce spinsi le altre fuori dalla porta e subito la richiusi alle mie spalle.

Per una volta in vita mia volevo fare la cosa giusta, dovevo rimediare ai miei errori...

Con un gesto veloce Courtney ci spinse fuori dalla porta e poi la richiuse velocemente

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Con un gesto veloce Courtney ci spinse fuori dalla porta e poi la richiuse velocemente.

"Courtney!"
Singhiozzai iniziando a battere i pugni contro la porta.

Amy mi prese per il polso e iniziò a correr insieme ad Heather e a Gwen all'interno della foresta, anche se tutte piangevamo a dirotto non ci fermammo fino a quando non arrivammo alla centrale di polizia.

Domande, richieste, medicazioni, ricerche di qualsiasi tipo di senio di violenza fisica, lacrime, urla e dolori.

Fu questo quello che succese fino a quando non arrivò lui.
L'unica persona che in quel momento non avrei voluto vedere.

L'unica persona che in quel momento non avrei voluto vedere

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Tutte si erano salvate, tutte tranne la mia principessa...

Perché? Perché la vita era così stronza con me?
Perché non poteva mancare Gwen?

Che forse era quella che se lo meritava di più, non Courtney.
Certo, sapevo cos'aveva fatto in passato ma era stata punita già abbastanza dalla vita.

Prima l'incendio e ora questo, quanto avrebbe dovuto ancora soffrire? E io?
Io quanto avrei dovuto ancora soffrire?

Queste erano le domande che mi ponevo ogni giorno, cercando delle risposte che solo lei era capace di darmi.
Ma Courtney non era qui, non c'era, e questo mi distruggeva sia fisicamente che interiormente.

Quando la polizia fece irruzione nell'edificio in qui quel bastardo aveva rinchiuso la mia Courtney, non c'era nessuno.
Me lo aspettavo d'altronde, nessuno era tanti stupido da rimanere nel primo luogo in cui la polizia sarebbe andata a cercare.

Rimasi un attimo immobile a guardare tutti i poliziotti uscire dalla casa fino a quando il mio cellulare vibrò.

S.O.S


Questo era il messaggio che mi aveva mandato Courtney o almeno chi aveva il suo cellulare.

Mostrai il messaggio alla polizia e da subito iniziarono di localizzare la posizione del cellulare.

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Riflessi dell'autore
Ciao a tutti!

Come va?

Purtroppo la nostra prof non ci da più altri nomignoli affettuosi :(
Che peccato.

Comuqnue....vi racconti cos'è successo sta notte:

Allora erano circa le 5 di mattina e io ero sveglia a rigirarmi nel letto.
A un certo punto si sente un rumore che proviene dalla camera di mio fratello.
Io corro verso la sua stanza e indovinate un po' cos'era successo?

Mio fratello è caduto dal letto e ha picchiato la faccia contro al comodino.

Ma io dico:
Perché tutto questo a me?



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