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James

Tutti gli studenti del settimo anno si fiondarono nella Sala Grande, probabilmente ansiosi quanto me di ascoltare cosa volesse dire la McGranitt.

Volevo entrare nel Torneo Tremaghi, nonostante quanto Ellie avesse provato a dissuadermi. Ci avevo pensato tutta la notte ed ero sempre più euforico.

I tavoli erano scomparsi ed al loro posto c'erano delle sedie per tutti quanti. La Preside era in piedi al suo solito posto, con la sua postura impettita e soddisfatta.

Mi sedetti insieme ai miei amici e alla mia ragazza in prima fila, in modo da poter ascoltare bene. Non era mai successo, ma era un evento importante questa volta.

«Bene, bene. Eccoci qui...» cominciò la McGranitt «Come sapete, la partecipazione al Torneo sarà consentita solo ad uno studente maggiore di diciassette anni compiuti. Per questo motivo, solo voi del settimo anno verrete all'Accademia con me per evitare... Incidenti.» mi guardò pronunciando quella parola, come a ricordarsi di mio padre.

«La partenza sarà a fine ottobre, poco prima della prima prova che si terrà invece a metà novembre. Il metodo di scelta del Campione è il Calice di Fuoco, che forse conoscete, ma questo vi verrà spiegato meglio da Madame Maxine quando sarà il momento. Per ora, vi basta sapere che solo colui che sarà degno verrà scelto da Calice.» continuò a spiegare.

Louis mi tirò una gomitata, come per indicare che sarei stato io. Lo speravo, ma allo stesso tempo non volevo che Elizabeth si preoccupasse.

«Ora, parliamo di cose più tecniche. Voglio che facciamo un figurone, entrando in quella scuola. Quindi, voglio i quattro Capitani di Quidditch qui davanti a me.» indicò il pavimento vicino al suo podio.

Mi alzai, seguito dalla mia ragazza e altri due. Una la conoscevo, si chiamava Jacqueline, ma tutti la chiamavano Jack, Capitano di Tassorosso. Invece quello di Serpeverde era un ragazzino di quarta, mai visto prima. Era l'unico più giovane di diciassette anni che sarebbe venuto con noi, a quanto pare.

«Voi quattro indosserete le divise della vostra squadra ed entrerete con la scopa. Per quanto riguarda il resto dell'anno, non ci saranno le Case per voi, quest'anno. Saremo solo Hogwarts. Gli altri studenti entreranno in fila per quattro; signorina Weasley, signor Brown, come Caposcuola vi voglio accanto a me a guidare il corteo.» quando disse queste parole, anche mia cugina Lucy e l'altro Caposcuola si alzarono.

Sembrava tutto così surreale, mi sembrava di essere in un sogno. Si prospettava un anno fantastico davanti a me.

Ellie alzò la mano: «Come facciamo con i M.A.G.O., professoressa?»

Lei sorrise: «Sono lieta che l'abbia chiesto, signorina Bolt. Le lezioni si svolgeranno normalmente anche alla Beauxbatons, il programma è lo stesso. Poi, una volta terminato il torneo, tornerete qui per gli esami.»

Ovviamente lei pensava agli esami. Non al fatto che ci saremmo divertiti un mondo, o che avremmo conosciuto un sacco di persone nuove. Tipica Corvonero.

Poco dopo la professoressa ci dileguò, lasciandoci nei corridoi con un vociferare contento e tanta emozione.

Ellie mi sfiorò il polso con le dita: «Sei ancora convinto di voler essere un Campione?»

Io annuii: «Più di prima. Tu devi rilassarti, mh? Pensa a goderti l'anno in Francia. È un posto molto romantico...»

«Senza il quidditch non avrò nessuna valvola di sfogo. Dove metterò tutta la mia energia negativa?» mise le braccia intorno al mio collo.

Le diedi un bacio sul naso, poi feci l'occhiolino: «Io ho in mente un modo per sfogare la tua energia...»

«Non sono discorsi da fare a scuola, signor Potter...» fece scontrare le nostre labbra.

Elizabeth

«Andiamo in Francia con... L'Hogwarts Express?» Sarah aveva un'espressione confusa osservando il treno.

«Ho sentito che la McGranitt ha creato dei binari magici apposta per andare fino alla Beauxbatons.» disse Louis.

James continuava a guardare dietro di noi: «Dite che saluterà nostra cugina una volta per tutte o dobbiamo impacchettarla nel baule?»

Tutti e quattro ci voltammo a guardare Zoey e Roxanne che continuavano a parlottare tra di loro poco lontano.

«Quindi stanno insieme o no?» chiesi.

Non le avevo ancora viste esprimere nessun segno di affetto, a parte qualche occhiatina qua e là.

Louis si strinse nelle spalle: «Non ne ho idea, ma vorrei che ci fosse Freddie ad assistere a questa scena, si divertirebbe un mondo!»

Zoey ci lanciò un'occhiataccia, poi si incamminò verso di noi, passandoci davanti come se niente fosse.

«Che c'è?» alzò un sopracciglio, notando i nostri sguardi confusi.

Sospirai: «Saliamo su questo treno e basta...»

Le prime ore di viaggio furono tranquille. Parlottammo un po', poi i binari attraversarono il Canale della Manica, passandoci sopra come fosse ghiaccio.

Era uno spettacolo bellissimo, le ondicelle che scorrevano, mandando alcuni spruzzi sul finestrino, e il blu del mare aperto. Zoey fece un disegno stupendo della scena.

Cullata dal suono meccanico del treno e dalle onde del mare, mi sistemai usando le gambe di James come cuscino. Ormai tutti erano silenziosi, quasi nel dormiveglia.

Il mio ragazzo mi passò le dita tra i capelli, giocandoci un po', ed alimentò ancora di più il tepore, così ben presto calai nel sonno.

«Woah, ragazzi guardate!» fui svegliata dall'esclamazione di Sarah, che era letteralmente a bocca aperta attaccata al finestrino.

Dopo qualche minuto per riprendermi, anche io guardai fuori per vedere quello che stava indicando ed ebbi la stessa identica reazione.

La Beauxbatons era un gigantesco castello simile a quello delle principesse nelle storie babbane che avevo letto qualche volta. Era esattamente ciò che ci si aspettava dalla reputazione che aveva l'Accademia.

Sembrava quasi di cristallo puro, con un riflesso argenteo, ed era circondato da decine di metri di giardini, con fiori bellissimi, fontane e statue.

Potevamo già intravedere gli studenti appostati sui balconi, ad osservare il treno che si avvicinava sempre di più alla sua destinazione.

C'era davvero un'atmosfera magica.

La McGranitt si schiarì la voce, facendoci realizzare che era entrata nel vagone: «Mi dispiace interrompere il momento, ma il signor Potter e la signorina Bolt dovrebbero cominciare a prepararsi, siamo quasi a destinazione. Mi raccomando, voi altri, allacciate bene la cravatta e mettetevi a posto, vi voglio impeccabili.»

Io e James ci guardammo, poi annuimmo alla professoressa e ci alzammo in piedi.

Il Torneo Tremaghi stava per cominciare.

A/N:
Eccoci qui! Effettivamente sto pubblicando un capitolo al giorno, meglio così. Cosa pensate di questo capitolo? James diventerà un Campione? Elizabeth riuscirà a godersi la Beauxbatons?
Vedremo.
Au revoir!

Legacy - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora