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James

«Che significa?! Chi altro è sparito?!» urlai. La voce mi si incrinò quando realizzai che la mia preoccupazione era diventata angoscia.

«Rob... E Jacqueline, la ragazza di Edmund...» mormorò Lucille.

Sbuffai: «Sul serio? Tutta questa storia sta cominciando a darmi sui nervi! Che cazzo vuole la vita da me!»

Lucille mi ignorò, con la mano sul mento intenta a ragionare: «Sono venuti al Ballo del Ceppo con noi... Devono sicuramente far parte della Prova... Mi chiedo-»

Il suo flusso di pensieri fu interrotto, quando la porta si spalancò magicamente, aprendosi sulla Sala Grande.

Una gigantesca tenda copriva il centro della stanza e davanti ad essa i Presidi erano in piedi con fare solenne. Tutto intorno, erano stati allestiti degli spalti su cui sedevano tutti gli studenti trepidanti.

Poco mi importava, però, perché avevo paura di esplodere, con tutte le emozioni che stavo provando. Preoccupazione, meraviglia, curiosità, ma soprattutto tanta rabbia e tristezza. Stava succedendo tutto così in fretta, pensavo di non riuscire a sostenerlo.

Quasi automaticamente passai lo sguardo tra tutte le persone presenti, forse sperando di trovare Ellie. Questo ebbe solo il risultato di farmi stringere i pugni e maledirmi per averlo pensato.

Madame Maxine si portò la bacchetta alla gola e cominciò a parlare: «Campioni, benvenuti alla Seconda Prova del Torneo Tremaghi! Questa sarà una prova di conoscenza, capacità di adattamento e velocità di pensiero. Niente di pericoloso! Almeno per voi.»

Il tono con cui lo disse mi mise a disagio ed evidentemente anche i miei compagni la pensavano allo stesso modo, dato che ci scambiammo tutti e tre uno sguardo preoccupato.

Ci ordinò di posizionarci di fronte al nostro Preside e così facemmo. Loro si spostarono, lasciandoci davanti solamente la tenda di seta delicata. La curiosità aumentava sempre di più, anche se sospettavo cosa ci fosse dall'altra parte.

Il tendone calò, rivelando tre letti in mezzo alla stanza. Sussultai, quando vidi Ellie in quello in mezzo. Sembrava stesse dormendo pacificamente, ma il mio primo istinto fu di correre verso di lei, anche se mi trattenni.

«Avrete sicuramente letto la fiaba che avete recuperato nella Prima Prova. Ecco i vostri accompagnatori al Ballo del Ceppo: le vostre principesse, o principi...» Madame Maxine fece un cenno verso il letto di fronte a me, dove russava Robert Whig.

La mezza gigantessa continuò: «Sapete meglio di me che il bacio del vero amore non funziona contro un potente Incantesimo del Sonno. Questo è un livello avanzato di magia, che non si apprende a scuola. Ebbene, avete quattro ore di tempo per risvegliare il bell addormentato davanti a noi o l'incantesimo diventerà irreversibile.»

Davanti? Non ricordavo di essere andato al Ballo del Ceppo con Roberto Whig. E nonostante fossi furioso con lei, non mi fidavo di lasciare Elizabeth nelle mani di qualcun altro.

Edmund diede voce ai miei dubbi, indicando Ellie davanti a lui: «Ma lei non è la ragazza con cui sono andato al Ballo!»

Una luce maliziosa si accese negli occhi di Madame Maxine: «Non ho specificato che avreste risvegliato il vostro accompagnatore. Sarebbe troppo semplice...»

Qualcuno tra il pubblico rise, ma presto l'atmosfera tornò tesa.

Fantastico. Dovevo affidare la vita di Elizabeth ad uno sconosciuto e salvare quella di Whig, che non era propriamente il mio migliore amico. In quattro ore.

Legacy - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora