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James

«Sei ancora in tempo per tirarti indietro?» Ellie strofinò il naso contro il mio.

Eravamo seduti in un piccolo spiazzo erboso nei giganteschi giardini della Beauxbatons, a goderci gli ultimi momenti di sole di novembre.

Mancavano pochi giorni alla prima Prova, ma la mia ragazza non sembrava accettare l'idea che io fossi un Campione. Sperava ancora che mi tirassi indietro, o che il Torneo fosse annullato.

«No, amore. E poi non voglio tirarmi indietro, finalmente posso essere qualcuno anche io.» le sorrisi.

Lei sospirò, appoggiando la testa sulla mia spalla. Da quando eravamo arrivati alla Beauxbatons sembrava sempre pensierosa.

Non volevo dubitare di lei, ma una parte di me era sempre più spaventata che mi stesse nascondendo qualcosa. In più, passava così tanto con quell'Alexandre peggiorando ancora di più la situazione.

La mia ragazza mi prese il viso tra le mani: «Tu sei qualcuno, James. Non devi dimostrare il tuo valore a nessuno ok? Sei leale, buono e coraggioso, con o senza quel Torneo. Io ti amo per questo.»

Le sorrisi. Quando mi parlava in questo modo, realizzavo di farmi dei problemi inutili. Sapevo che non mi avrebbe tradito, che quel tempo passato con il ragazzo non significava niente. O almeno lo speravo con tutto il cuore.

«Io ti amo di più, Ellie.» la baciai, dimenticandomi di tutte le speculazioni.

Alexandre si avvicinò a noi, dando un leggero colpo di tosse per avvisarci della sua presenza. Mi staccai da lei, sbuffando, e cercai di dimostrargli tutto il mio fastidio con uno sguardo.

«Che c'è?» chiesi, forse suonando un po' troppo brusco di quanto avrei voluto.

Che ci potevo fare, quel tipo interrompeva i nostri dialoghi. In più, non avevo tempo da perdere con lui a così pochi giorni dalla prima Prova.

Lui mi sorrise, un po' imbarazzato, poi si rivolse, ovviamente, alla mia ragazza: «Ellie, devo parlarti.»

Ancora non l'aveva piantata con quel soprannome? Qualunque cosa dovesse dirle poteva aspettare alla fine del nostro appuntamento.

Lei sosprirò: «È importante?»

Dubois annuì, poi mi guardò e guardò di nuovo lei: «Ti prego.»

La mia ragazza annuì con fare rassegnato, poi mi rivolse un'espressione dispiaciuta: «Torno tra poco, tu rimani qui.»

Fantastico, quel tipo aveva anche rovinato il nostro appuntamento. Per fare cosa poi? Ed Elizabeth lo assecondava anche, con le sue cazzate.

I due se ne andarono, lasciandomi solo sul prato, incazzato e geloso. Questa storia era ridicola.

Elizabeth

«Se non è una questione di vita o di morte, io me ne torno in giardino, Alex.» dissi, mentre il ragazzo mi guidava in un posto più privato nel castello.

Lui si fermò, in un angolo dove non c'era nessuno: «Mio padre ha trovato un'altra ragazza. Anche lei va a Hogwarts, pensava di essere una nata babbana, ma non conosce suo padre. Non ne è sicuro, comunque, quindi ora più che mai ci serve il test. Abbiamo rimandato quella pozione fin troppo.»

Sbuffai. Avevamo rimandato quella pozione perché gli ingredienti erano difficili da trovare e la preparazione era lunga. Impiegava tantissimo tempo ed energie, due cose che non avevo.

Afferrai il mio ciondolo, giocandoci per calmarmi: «Senti, mi piacerebbe scoprire di più sul mio passato, ma ho delle priorità. Una priorità, per essere precisi, e si chiama James Potter. Tra tre giorni dovrà affrontare una prova mortale e io devo stargli vicino per essere sicura che sia concentrato e che non muoia. Sono vissuta diciotto anni senza un padre, posso farlo un altro po'.»

Alex incrociò le braccia al petto: «Non vuoi sapere se siamo fratelli?»

«Anche se lo fossimo, non comincerò a trattarti come se ti conoscessi da una vita da un giorno all'altro. E poi ho già una sorella, una di cui mi sono presa cura dal giorno della sua nascita.»

Aveva lo sguardo ferito. Forse ero stata troppo dura con lui, ma dovevo fargli capire come stavano le cose. Non poteva pretendere di essere una grande famiglia felice dopo tutti questi anni, specialmente se non era sicuro che fossi io. C'erano troppe variabili a questa storia, solitamente correvo rischi, ma questa volta non potevo. Avevo troppo da perdere.

«Sono cresciuto con l'idea di avere una sorella. Questa cosa ha sfaldato la mia famiglia, ha portato mio padre quasi all'ossessione. Non so nemmeno come abbia fatto a scoprirlo, ma da quel momento non ha pensato ad altro. Ti chiedo di aiutarmi, aiutare la mia famiglia. So che non saremo mai le persone più importanti per te, ma fai un atto di generosità... Ti prego.» aveva la voce ridotta quasi ad un sussurro.

Mi sentii in colpa per come l'avevo trattato prima, in fondo lui stava solo cercando la verità. Potevo trovare una quadra, a patto che questa non sfaldasse la mia, di famiglia.

Sospirai: «Ti aiuterò, ma dopo la prima Prova. Per questi giorni, cerchiamo di limitare le interazioni, James ha già abbastanza per la testa senza che tu lo faccia ingelosire. Ti va bene?»

Gli porsi la mano e lui la strinse con fermezza, sorridendo: «Affare fatto.»

Mi voltai per tornare nel giardino, ma lui mi fermò: «Ti ringrazio per l'aiuto, Liz.»

Sorrisi. Per la prima volta, mi aveva chiamata con il soprannome che usavano i miei amici. Aveva lasciato stare Ellie, finalmente.

Mi rilassai. Avevo guadagnato ancora un po' di tempo, potevo stare con James e controllare che non facesse cose stupide.

In più, per quanto non l'avrei mai ammesso ad alta voce, avevo paura di scoprire la verità. Non avevo mai avuto un padre, né tantomeno uno così importante. Non volevo che cambiassero le cose, non in quel momento in cui la mia vita era quasi perfetta.

«Che ti doveva dire quello?» chiese James, guardandomi con circospezione mentre mi sedevo vicino a lui.

Gli presi la mano, poi dissi una piccola bugia bianca: «Niente di importante, che perdita di tempo...»

A/N:
I'm back! Come avete potuto notare, non riesco a pubblicare tutti i giorni. In ogni caso, faccio del mio meglio per darvi sempre dei bei capitoli. Riguardo a questo, una grande Prova si sta avvicinando, nei prossimi capitoli. Quale sará l'obbiettivo dei Campioni? (A parte non farsi ammazzare, ovviamente.) Liz sará la sorella di Alexandre o no? Rita Skeeter imparerà a farsi gli affari suoi? Stay tuned per scoprirlo!
Au revoir!

Legacy - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora