Capitolo 2

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Ringrazio tutte le persone che hanno letto il primo capitolo, per cui ho deciso di continuare a scrivere questa storia.

Ok, la bionda era ancora più fastidiosa del previsto.
Stavate salendo le scale e lei continuava a parlare, parlare e parlare....
piegasti la testa in avanti,
stufa.

Finalmente le scale finirono, la ragazza ti aprì la seconda porta nel corridoio freddo e vuoto in cui vi ritrovavate.
La stanza era squallida,
abbastanza simile a quella in cui in quei ultimi giorni dormivi solo che questa era in po' più rovinata.
Forse quel vecchio edificio era un B&B mandato a fanculo da qualche annetto?

"Nym-chan mi parli un po' di te?" domandò con voce troppo squillante Toga,
sedendosi su una sedia vicino ad una vecchia scrivania.
Ti guardasti attorno,
quasi indugiando nel sederti sul materasso giallino.
"Come vuoi." rispondesti dopo poco.
"Ok!" "Ma non intendo parlare così a vanvera qui-" "Allora ti faccio dlele domande! Qual'é il tuo nome?" ti girasti leggermente accigliata a guardarla,
la bionda non pareva temerti,
che non avesse capito chi eri?

"Nym" "Ma no! Questo non è un nome!" sospirasti.
"Saprai il-" cercasti di dire,
ma di nuovo fosti interrotta
"C'è già Dabi che fa sto giochetto, avanti! Ti prego!" ti stavi già pentendo di aver accettato...
"Yc, mi chiamo Yn Yc?" la ragazza ti guardò abbastanza annoiata.
Già...non eri nessuno.
"E perché sei diventata un villain?" alzasti le spalle.
"Hai una storia triste anche tu? A chi interessa!" domandò un altra voce allo stesso tempo negando l'interesse che esprimeva nella prima frase che ti aveva rivolto;
ti girasti verso la porta guardando l'uomo in maschera aderente appoggiato allo stipite con dei cuscini e un lenzuolo sotto braccio.
"no." ti lanciò ciò che teneva.
Poggiasti tutto sul vecchio letto e ti dirigesti di nuovo al piano di sotto,
sotto lo sguardo di entrambi.

Lì ti sedesti affianco al
possibile killer e/o stupratore seriale di turno, bene
Non ti degnò nemmeno di uno sguardo, incredibile ma vero,
non che ti importasse ma la gente che sapeva chi eri tendeva a tenerti sott'occhio.
"Signorina vuole qualcosa?" domandò la nuvola, spostasti una ciocca di capelli dietro la testa guardando quelli che dovevano essere i suoi occhi,
o forse non lo erano?
"Una di quelle birrette non sarebbe male..." posasti gli occhi sulle varie bottiglie che stavano sulla mensola.
"Certamente." prese una delle bibite e la stappò con il cavatappi.
"Bevo così, non scomodarti." dicesti in un mormorio pacato, prima che prendesse un bicchere.
"A lei allora." ti poggiò la bottiglia di fronte.

Ringraziasti con un mezzo sorriso e portasti la bottiglia alle labbra.
"Yn-chaaaan!" un brivido di rabbia scosse leggermente il tuo collo, portandoti a spostare leggermente la testa tremante,
attirando l'attenzione di quei bellissimi occhi color cielo su di te e le tue labbra screpolate
da cui usciva un sospiro infastidito.
Ti girasti verso la bionda.

"Yn-chan ti va di farmi compagnia oggi notte? Magari ci parliamo di noi! Hai una cotta? Io si!" la fermasti in malo modo:
tappandole la bocca con la mano.
"Non sono interessata." mise su un broncio, prima di allontanare la tua mano e sospirare, andando a sedersi su uno dei divanetti.
"Peccato..." borbottò giocherellando con il coltello sul tavolo.
Tornasti a bere,
finché non notasti i suoi occhi freddi come la neve su di te;
"Che c'è?" domandasti leggermente scontrosa.
Roteò gli occhi, sospirando leggermente
ok, già non gli stavi molto simpatica.
"Yn-chan..." borbottò "proprio il nome che si darebbe ad un pluriomicida." non capisti.
"Anonym." lo correggesti.
Spostò di nuovo gli occhi su di te,
a dirti che non gliene fotteva.
"Dabi smetti di infastidire con la tua orribile voce."
Oddio..
ti infastidiva in modo esagerato quando qualcuno prendeva a difenderti o portare la conversazione fuori da una rissa o da un litigio.
Ti piaceva la situazione che si stava formando, in più.
"Come se la tua fosse meglio, non rompere." rispose con tono il corvino.

Sogghignasti leggermente.

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