Quella sera, lasciasti Dabi rimanere da te.
Non avevi abbastanza lucidità per dirgli di no e poi cacciarlo via.
Lo guardasti togliersi il cappotto,
tu eri appoggiata allo stipite della porta.
Si avvicinò di nuovo a te e ti afferrò i fianchi,
aiutandoti a barcollare fino a camera tua.
Intuisti che non gli facesse molto piacere.
Ignorasti senza dar peso, sbronza.
Cadesti sul letto.
"Il tuo letto sembra molto morbido..." ti girasti a guardarlo e gli lanciasti il cuscino e la coperta contro.
"C'è il divano...!" roteò gli occhi,
seccato.
"Sono sicuro mi supplicherai di stare nel letto con te un giorno." ti dette la schiena per andarsene nel piccolo salottino...
ma lo fermasti.Gli afferrasti il retro dei pantaloni con un dito.
Come non ti schifasti dal fatto che avevi toccato la pelle carbonizzata fu un mistero per te.
"Ricordami qual è il tuo nome...?, perché un giorno lo dovrò urlare tutta la notte." parve stupito.
Ridacchiò scompigliandoti leggermente i capelli,
già messi male,
"è Dabi, ricordatelo, non lo ripeterò...!" ti rispose allontanandosi.
Ghignasti leggermente.
Sono sicura che invece che io ad urlarlo di mio volere mi pregerai tu di dire il tuo nome.
Ti alzasti e prendesti un altra coperta, chiudendo la porta.
A chiave.
Non si sapeva mai.
E tu volevi ricordarti per filo e per segno ogni cosa sarebbe capitato...
...in quel futuro che ti eri immaginata fuori dal pub.Ti addormentasti abbastanza lentamente nonostante l'alcol,
con i sensi attivi a cogliere ogni rumore.
Ok tutto,
ma non riuscivi a fidarti di Dabi.
Non riuscivi più a fidarti di nessuno da molto tempo,
se potevi definirlo tale,
avevi solo ventanni anni praticamente eri ancora uno scricciolo sotto molti punti di vista.
Il motivo era rimasto nel passato.
O forse non c'era.
Non lo sapevi.
Non te lo eri mai domandato.
Magari la risposta risiedeva ancora nella piccola Yn Yc di quei tempi.
Quella che si divertiva a far arrabbiare tutti e scopare con qualche ragazzo a caso
o anche un amico
nello sgabuzzino della scuola,
tanto per far poi sgobbare il poveretto di turno a pulire per qualche spiccio.Spicci fottuti dal portafoglo di tua sorella maggiore.
O almeno, ormai di quello che ne rimaneva.
Ancora ricordavi la faccia da shock di vostra madre quando le aveva detto che faceva la spogliarellista.
Era così esilarante.
Beh, in qualche modo doveva guadagnare quella stronzetta.
Probabilmente tutto era cominciato da lei.
Da quella ragazza tutta cogliona che odiavi definire tua sorella.Fortuna che da un po' non era più stata un tuo problema,
come tutti gli altri famigliari.
Chi sa cos'avrebbero detto se ti avessero vista lì.
Ti avevano cresciuta con la cultura, l'etichetta,
il rispetto verso gli altri...
...invece dai 13 anni eri diventata tutto il contrario.Un tocco tiepido,
poi uno quasi ustionante;
avevi caldo, troppo caldo.
Che il kebab bruciato fosse entrato in camera tua
senza fare rumore?
Sgranasti gli occhi mettendoti seduta al solo pensiero.
Nessuno.
Ti guardasti attorno,
niente ragazzi bruciati,
nessuno al tuo fianco o nella stanza.
Ti alzasti ed apriti la finestra.
C'era fin troppo caldo,
non ti piaceva il caldo.
Come non ti piaceva Dabi.

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Buring Smell
Fanfiction"Pessima scelta topilino." avanzò mettendoti a spale al muro. Alzasti leggermente il viso, guardandolo superiore, anche se al momento eri la vinta, non la vincitrice. Eri quel tipo di persona che non si faceva mettere i piedi in testa, soprattutto...