Capitolo 8.

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Ho passato quasi tutto il sabato dai miei genitori finchè Andrea non mi ha fatto catapultare fuori casa per andare a fare aperitivo insieme. Mentirei dicendo che non ne ho voglia, non passo una serata decente con Andrea da tanto tempo.

Sabato pomeriggio la città è sempre affollata, ma è bella lo stesso.

"Eccoti!" mi abbraccia Andrea da dietro.

"Chi sei?" cerco di camuffare la mia voce per fargli uno scherzo.

"Cazzo no!" si stacca immediatamente e inizia a balbettare scuse.

"Ma lo sai che potresti fare davvero brutte figure così?" dico ridendo mentre lui mi guarda con un'espressione che è un misto tra l'offeso e l'arrabbiato.

"Sei una stronza! Ti avevo riconosciuto subito, ti pare?"

Lo abbraccio, con lui riesco ad essere la persona più affettuosa del mondo. Mi mette un braccio attorno al collo e mi dice quanto è contento di passare finalmente una serata con me a sbronzarci, perché, a quanto pare, è questa la sua intenzione. Sua, non mia. Io non reggo molto bene l'alcool, ma per una volta decido di divertirmi un po', e mi piace farlo in sua compagnia. Ho deciso che voglio parlargli di RadioLuna. Voglio confessargli questa cosa, non ha senso nasconderla. Lo faccio anche per Alex. Chissà se avrà confessato il suo amore alla sua amica.

Ci sediamo in un bar a Trastevere e prendiamo due spritz, sperando che l'alcool mi faccia essere molto diretta in ciò che voglio dire ad Andrea. Parliamo del più e del meno, di una ragazza che gli mette like su instagram e lui mi parla di qualche sua tattica prima di contattarla.

Uomini.

"Ma tu? Quando lo troverai un bel fanciullo?" mi chiede per l'ennesima volta e conosce benissimo la risposta. La mia risata già vale come una risposta.

"Chi mi costringe a trovarlo?" dico secca, fingendomi ora molto seria.

"Nessuno, certo. Ma non c'è nessuno a far battere il tuo cuore?"

Si, c'è. Abbiamo chiacchierato ieri sera in radio, la mia radio segreta. Scaccio immediatamente questo pensiero, ricordandomi di essere nel mondo reale e non nella stanza di RadioLuna.

"Si, ha quattro zampe e si chiama Benji!"

Mi sorride dolcemente, quasi arreso, ha capito che questa conversazione non è adatta.

"Andre, io devo dirti una cosa!" è il momento. Basta.

"Dim-" e la mia suoneria ci interrompe nel momento sbagliato, o forse in quello giusto.

Numero sconosciuto. Saranno loro?

Mi scuso con Andrea e mi allontano un pochino.

"Pronto?"

"Selene, sono Cesare di Space Valley!"

Ah. Ecco Andrea, ora il mio cuore sta battendo forte.

"Cesare? Ciao, dimmi" cerco di darmi un tono, di recuperare la serietà di Selene mentre indossa le cuffie e parla ad un microfono che le invidio tanto, anche se siamo la stessa persona.

"Sai, io e i ragazzi volevamo tanto ringraziarti per ieri sera, speriamo sia andata bene anche per te!"

"Oh è andata benissimo, i numeri erano ottimi e sono io a dover ringraziare voi"

"Bene, mi fa piacere! Ascolta, noi subito dopo la puntata abbiamo pensato ad un progetto e volevamo renderti partecipe in qualche modo, ci hai ispirato qualcosa ieri sera"

Partecipare ad un loro progetto?

"Davvero? Sono molto contenta Cesare! Di cosa si tratta?"

"Ora non posso dirti molto, ci stiamo lavorando su. Ci sentiamo presto, ok?"

"Con piacere, Cesare!"

"Mi ha fatto piacere sentirti Selene, volevo essere io stesso ad avvertirti e ringraziarti ancora."

"Anche a me" e davvero, mi fa piacere sentirti Cesare. Sento un sospiro dall'altra parte del telefono e subito il silenzio, ci siamo salutati così. Mi ha salutata dicendomi che era contento di sentirmi. Resto qualche secondo a fissare lo schermo del cellulare, incredula di quello che è appena successo.

"Sele? Tutto ok?" Andrea mi si presenta davanti gli occhi e recupero un briciolo di lucidità.

"Oh? Si si, era mia mamma"

"E' successo qualcosa? Come mai hai questa faccia?"

"No no, tutto bene. Tranquillo"

"Cosa mi volevi dire prima?"

Cavolo.

"Che voglio un altro spritz, andiamo" lo prendo per mano e lo porto dentro il bar a ordinare altri due spritz prima che possa farmi qualche altra domanda. Per me non è ancora il momento.

"Questo giro lo pago io!" mi giro verso di lui, sorridendo come ho fatto poche volte in vita mia.

Andrea, non lo sai ma, stiamo festeggiando. So che saresti felice per me quanto lo sono io ora. 





Bentornati su RadioLuna. Questa sera sono abbastanza puntale, vero? 

Il capitolo non mi convince molto, ma se ci penso troppo poi pubblico nel duemilamai. 

Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. Qui su RadioLuna chiacchieriamo sempre insieme. 

A venerdì prossimo. 

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