Capitolo 5.

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Sto andando in paranoia per la puntata di venerdì. Dopo aver passato tutto il weekend a riflettere solo sul giorno in cui avrei dovuto contattarli per dare qualche altra informazione e dopo aver scelto il giorno ho scritto 3 bozze di mail. Non ho tutta questa ansia nemmeno la mattina degli esami.

Sono ridicola!

"Ciao ragazzi, non so se avete ascoltato la scorsa puntata e magari vi siete fatti un'idea. Se avete bisogno di altre informazioni o altro io sono a vostra disposizione. Vi lascio anche il mio cellulare, per rendere la comunicazione un po' più veloce. Grazie ragazzi, buona giornata e buon lavoro"

Premo invia senza pensare e subito mi pento. Ho avuto la spavalderia di lasciare il mio numero. Forse ho dimostrato un po' troppa sicurezza.

"Che figura di merda!" e mi porto le mani agli occhi.

Alzo comunque la suoneria del cellulare, non si sa mai.

Per distrarmi un po' chiamo Andrea per informarmi un po', ha avuto la febbre alta durante il weekend e vorrei sapere ora come sta.

"Andre? Sei ancora tra noi?"

"Ciao raggio di sole, si sono ancora vivo! Sto bene ora"

"Bene dai, sono contenta!"

"Ti va di fare due passi più tardi?"

"Certo! Finisco un po' di cose da fare e ci sentiamo dopo, ok?"

"Va bene, a dopo"

Scelgo qualche canzone per la diretta e vado a fare una doccia per calmarmi un po'. Apro l'armadio e recupero i miei jeans chiari e una t shirt super semplice, per fare una passeggiata il mio outfit andrà benissimo. Avverto Andrea e metto a Benji il guinzaglio per portarlo a fare un giretto.

"Sei pronto bestia?"

Appena vede il guinzaglio inizia a scodinzolare e a girarmi tra le gambe. Andrea mi invia un messaggio dicendo che è giù al cancello ad aspettarmi.

Facciamo una passeggiata al tramonto e queste sfumature di rosso e arancione donano tantissimo a Roma, mi incanto ogni volta.

"Dammi qui, la bestia ora passeggia con lo zio!"

"Prego, non sparire con il mio cane"

"Chissà se davvero il cane aiuta a rimorchiare"

"Ma va, ma figu.." mi squilla il telefono e rispondo senza nemmeno vedere chi è.

"Selene ciao, sono Nelson degli Space Valley!"

Ah. Cosa?

Mi fermo di colpo e controllo lo schermo "Numero privato".

Faccio segno ad Andrea di continuare a camminare e indico il telefono.

"C-ciao Nelson, in cosa posso aiutarti?"

"Ci tengo prima a ringraziarti di nuovo per l'invito. Abbiamo ascoltato la diretta venerdì e complimenti, ci piace il tuo stile!"

Devo rispondere. Non devo fare figuracce. Professionale Selene, forza.

"Grazie mille, mi fa piacere!"

"Beh, allora, dimmi tu come svolgere la cosa"

"Beh Nelson, io non ho un copione, si improvvisa. Di solito aspetto qualche domanda e da lì trovo argomenti di cui parlare, chiacchiero spesso con gli ascoltatori e faccio parlare loro, mi faccio raccontare cose e mi piace chiacchierare così. Se per voi va bene vi terrei per 30/40 minuti circa, quindi più o meno 5 stacchi musicali. Va bene?"

"Ne parlo con gli altri ragazzi per sicurezza, ma penso vada benissimo!"

In lontananza sento urlare "Tonnooo!" e mi sembra la voce di Nicolas.

Sono al telefono con gli Space Valley. Con i ragazzi che negli ultimi mesi ho visto e rivisto e rivisto in video. Cesare dovrebbe essere lì e mi aspetto di nuovo la sveglia da un momento all'altro.

"Va bene Nelson, per qualsiasi altra cosa potete sempre cercarmi su questo numero o via mail. D'accordo?"

"Ok, gentilissima. Allora ci aggiorniamo. Buona serata!"

"Grazie Nelson, buona serata anche a te."

"Ciaociaociao!"

Oddio.

Non riesco a crederci. Ho avuto già qualche ospite negli ultimi mesi, ma mai mi sono sentita così.

Selene, non è il momento. Ora respira e va avanti.

Andrea si avvicina e Benji mi poggia le zampe anteriori sulle ginocchia.

"Tutto bene? Perché questa faccia?"

"Eh? Ah, no! Tutto bene, tranquillo"

"Sele! E' successo qualcosa?"

Cazzo, diglielo!

"Emh, io devo parl..." mi squilla di nuovo il telefono e ho quasi paura a vedere chi mi sta chiamando.

E' Irene che mi salva da una situazione che non avrei saputo gestire. Rispondo e non ho nemmeno il tempo di dire pronto.

"Quello stronzo di Edo mi ha detto sicuramente una cazzata!"

Guardo Andrea e gli faccio cenno di andare. 

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