Il giorno prima della laurea delle studentesse, le ragazze decisero di andare a vedere il nuovo appartamento di Nabu e Aisha, a Magix.
I due sposini non si erano ancora trasferiti, l'avrebbero fatto il giorno dopo la festa, e sapevano che sarebbe stato molto difficile essere persone normali e gli eredi al trono di Andros, ma volevano seguire i loro sogni.
Avevano deciso di trasferirsi tutti nella stessa città, in caso le Trix e Yoel avessero attaccato ancora.
«Ragazzi, questo posto è fantastico!» esclamò Stella, dopo aver fatto il tour della casa.
«Grazie, sono felice che vi piaccia. Flora, io e Nabu avremmo un'offerta da farti.» esordì Aisha, giocherellando con le mani di Nabu. «Ci piacerebbe molto se vivessi con noi, abbiamo una camera in più e non sappiamo a chi darla... Non vogliamo estranei in casa, quindi ho pensato subito a te.»
«Oh, e hai visto il giardino: c'è abbastanza spazio per qualche pianta, se le desideri.» aggiunse Nabu.Flora si illuminò e saltò addosso ad Aisha per abbracciarla.
«Grazie ragazzi!» sorrise lei, commossa.
«Ok, ok... direi che abbiamo finito con la casa e con le sorprese, andiamo a fare un po' di shopping? Domani c'è la festa, non so se ricordate.» suggerì Stella.Tutti furono d'accordo con lei, e le ragazze andarono a fare un giro per i negozi mentre Nabu tornò a Fonterossa a prendere le ultime cose da portare nella nuova casa.
Dopo circa due ore di shopping le ragazze poterono tornare ad Alfea, dove sfinite si sdraiarono a letto.
«Sono stanchissima.» si lamentò Musa.
«Ragazze, abbiamo del tempo, che ne direste se i ragazzi venissero qui? È la nostra ultima notte ad Alfea!» propose Stella, su cui lo shopping non aveva ancora fatto effetto.
«Sono le sei, Stella, e sono stanca.» mormorò Tecna.La bionda sbuffò e si affacciò alla finestra. Vide Helia con Krystal e fece una smorfia, ma poi il suo sguardo ricadde su un uomo che non aveva mai visto.
«Ragazze, avete mai visto quel ragazzo?» chiese, incuriosita.
«Chi?» disse Bloom, affacciandosi a sua volta. «Non è il cugino di Nabu? Era al matrimonio. Penso che cerchi te, Flora.»Flora si rimise in piedi e uscì sul balcone, dove vide Daniel con un girasole in mano.
«Ehi...» sorrise lui, poco prima di scomparire e ricomparire accanto a Flora.
«Ciao! Che cosa ci fai qui? Non dovresti essere già partito per il tuo viaggio sulla Terra?»
«In realtà parto questa sera, ma ho pensato di venire a salutarti. Ti andrebbe di fare un giro?»Lei annuì timidamente e insieme scesero nel cortile del collegio.
«Wow, non c'è davvero nessuno qui. Eppure questa è la scuola più famosa della Dimensione Magica!»
«Beh, domani c'è la festa di laurea e in giro ci sono solamente le ragazze che allestiscono.»
«Ne conosci qualcuna?» ammiccò Daniel, dandole una gomitata amichevole. «Potremmo aiutarle, che ne dici?»Insieme aiutarono le fate del primo e secondo anno a montare le luci e il palchetto, e dopo mezz'ora si sedettero su una panchina.
«Sembra che qualcuno si sia finalmente deciso ad uscire.» notò, indicando Helia e Krystal.
Questi due, però, si baciarono, e lui fece una faccia disgustata. Flora abbassò lo sguardo, ferita nel profondo, e Daniel capì di aver toccato un tasto dolente.
«Scusa, non volevo, davvero... io non lo sapevo.» balbettò, senza riuscire a formare una frase.
«Non potevi saperlo, non ti preoccupare. Non so se hai controllato l'ora, ma si sta facendo tardi, non dovresti andare?»
«Si, in effetti è così. Mi accompagni al cancello?»I due si abbracciarono amichevolmente, e dopo essersi salutati lei tornò sui suoi passi per tornare nell'appartamento.
Mentre camminava, però, dovette mantenersi la testa e inginocchiarsi a terra per un dolore lancinante alle testa.
Improvvisamente vide solo il buio intorno a se, e sentì delle voci che bisbigliavano ininterrottamente.
«Chi siete? Cosa volete da me?» chiese, pronta a difendersi, guardandosi attorno.
«Siamo i tuoi genitori, Flora.» rispose pacata una donna. «Siamo il re e la regina di Lynphea.»
«Re Legolas? Regina Dairon?» si stupì, senza sapere dove guardare. «Come fate a parlare con me? Non dovreste essere morti?»
«No, siamo vivi! Ti racconteremmo tutto quello che è successo, ma abbiamo troppo poco tempo!» disse Legolas, con un sospiro.
«Ti basta sapere che tutto questo ha a che fare con Yoel e le streghe che ti hanno perseguitata per tempo. Ci ha rapiti vent'anni fa e ci ha rinchiusi, ci troviamo nelle segrete di un castello. Yoel ha avvelenato la pianta che ha colpito Rodols, e l'unico modo per curarlo è recarsi alla Grotta dei Desideri, dove Yoel ha intenzione di ucciderti dopo aver inserito la chiave che ti ha dato Fatima.» spiegò Dairon.
«Se deciderai di salvare tuo padre, c'è una grande chance che Yoel ti uccida. È un mago potentissimo e non risparmia nessuno.» concluse il re.Flora ascoltò la conversazione con cura, capendo la situazione.
«Cosa dovrei fare?»
«Questo non è importante, segui quello che ti dice il tuo cuore.» rispose con gentilezza la regina.
«Dove siete imprigionati?»
«Siamo nella zona congelata di Zenith, sotto l'antico castello.»
«Siete rimasti imprigionati per vent'anni? Yoel si è liberato di recente.»
«No, Yoel ha lasciato un suo clone nella prigione ed è scappato. Veniva da noi durante il giorno e se ne andava la sera, per tornare in prigione e pianificare la sua vendetta con le Trix.» puntualizzò Legolas, deciso ad aiutarmi.
«Capisco... Voi state bene? Vi hanno fatto del male? Come fate a comunicare con me?»
«Stiamo bene. Ci ha tolto i poteri d'attacco, ma possiamo ancora difenderci.» spiegò ancora il re.
«Riusciamo a parlare con te tramite un incantesimo di velocomunicazione possibile solo tra parenti. Scadrà tra pochi secondi, non preoccuparti, pensa solo alla missione.» concluse la regina.La voce si stava facendo sempre più debole, così Flora si affrettò a salutarli.
-
«Si è svegliata!» esclamò Musa, guardando la sua amica aprire gli occhi e sbattere le palpebre velocemente.
«Cos'è successo?» chiese, mettendosi a sedere.
«Sei svenuta in giardino. Stella ti ha vista dal balcone e ci siamo sbrigate a portarti in camera.» spiegò Tecna, con un fare robotico.
«Ah...»
«Ci spieghi cos'è successo? Stella ti ha visto tenerti la testa ancora, cos'è accaduto?» insistette Aisha, prendendole la mano.La fata della natura sapeva che doveva raccontare alle sue migliori amiche delle sue origini prima di poter spiegare il suo svenimento, così fece un bel respiro e cominciò a spiegare.
«Quindi è un ricatto...» rifletté Tecna, dopo aver ascoltato la storia.
«Hai già deciso cosa fare?» chiese Bloom, che sembrava essere molto preoccupata per la Dimensione Magica.Lei scosse la testa e sospirò.
«Secondo voi che cosa dovrei fare?»
«Non possiamo decidere noi per te, questo riguarda la tua famiglia.» scosse la testa Musa, alzando le mani.
«Si, ma se decido di curarlo la Dimensione Magica sarà in pericolo! È una scelta troppo difficile, non posso prenderla da sola. Riguarda tutte noi, non solo me.» sbuffò, buttando la sua testa sul cuscino. «E comunque, sono arrabbiata con te Stella.»
«Cos'ho fatto!?»
«Se mi hai vista svenire significa che mi stavi guardando da molto prima...»
«Beh, ecco...» balbettò, cercando una scusa. «Ok, stavo guardando Daniel... È un bel ragazzo!»
«STELLA!»
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LA GROTTA DEI DESIDERI || Flora
FanfictionQuando il padre di Flora viene colpito da una pianta, sua figlia cerca ogni soluzione per farlo sopravvivere. Quello che la fata e le sue amiche non sanno, è che dietro all'attacco si trova un nuovo nemico in cerca di vendetta, che fa di tutto per...