Capitolo 13

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Mentre Flora veniva condotta verso le segrete del castello, il gruppetto si stava preparando all'azione.

«Tecna, Musa, avviatevi verso il tunnel. Le guardie vi scopriranno, ma li terremo occupati. Non metteteci troppo, meno stiamo qui meglio è.» ordinò Sky.

Le Winx si trasformarono, mentre gli Specialisti misero mano alle loro armi.

«Buona fortuna.» concluse Bloom, salutando le due ragazze che si stavano allontanando.

Loro ricambiarono l'augurio e si avvicinarono ad una grata che sembrava ostruita da ghiaccio e rocce.

«I miei colpi sono rumorosi, fai tu.» disse Musa.

Tecna distrusse ciò che non permetteva il passaggio e alzò la grata.

«Ehi, voi due!» esclamarono delle guardie, che stavano facendo un giro di pattuglia.

Gli Specialisti e le Winx intervennero, lasciando libero il passaggio a Musa e Tecna, che si ritrovarono in un corridoio buio.

«Ho studiato la strada, andiamo!» sussurrò Tecna, correndo.

Purtroppo il corridoio era troppo basso per poter volare, quindi le due fate dovettero correre il più velocemente possibile per raggiungere Flora.

-

Mentre loro due camminavano nel buio, la battaglia fuori dal castello procedeva lentamente. Yoel non era stato avvisato dell'arrivo degli estranei, perché tutte le guardie che si avvicinavano al portone di ingresso venivano immediatamente distrutte da Timmy.

«Raggio Accecante!»
«Attacco della Naiade!»

I nemici sembravano non finire mai, era come se si rigenerassero sempre.

«È facile sconfiggerli, ma arrivano troppo velocemente.» puntualizzò Aisha, che cercava di intrappolarne il più possibile in una gabbia per distruggerli.
«Yoel non ne sa nulla, quindi come fanno a rinascere?» chiese Brandon, attaccato da due uomini.

Nabu si allontanò per un secondo dal campo di battaglia, e notò una nicchia da cui uscivano le nuove guardie.

«C'è una nicchia, dobbiamo distruggerla.» riferì agli amici. «Aisha, Stella, avrò bisogno dei vostri poteri!»

Le fate raggiunsero il luogo indicato dal mago, e tutti e tre insieme convertirono i loro poteri per lanciare un attacco contro la nicchia.

«Adesso se finiamo di uccidere l'esercito, dovremmo essere al sicuro.»

Così la battaglia si concluse, e i vincitori poterono riposarsi.

«Chissà se sono arrivati da Flora, ma soprattutto se stanno bene...»

-

Tecna e Musa arrivarono velocemente ai sotterranei.

«Flora...!» mormorò Musa, guardando attraverso una grata.
«Sono qui!» rispose la fata della natura. «Non sono riuscita ad aprirla.»

Musa fece un incantesimo che le aveva insegnato Avalon a lezione, e la grata cominciò ad ondeggiare in aria.

«Venite!» li esortò la fata della tecnologia, aiutando i sovrani a scendere nel tunnel. «State bene?»

Entrambi annuirono, e Flora raggiunse le sue amiche nel buio.

«Aspettate.» disse, creando una luce che proveniva dalle sue mani. «Così vedrete meglio.»

Corsero a perdifiato fino all'uscita del tunnel, dove videro con piacere che la battaglia era finita in favore loro.

«Andiamo!»

Stavano correndo verso l'Hawk, quando un animale simile ad un'aquila comparve in cielo.

«Non fatevi colpire! Perdereste i vostri poteri, o in caso, la vita!» raccomandò Flora, che conosceva tutte le specie di animali fatati esistenti nella Dimensione Magica.

L'aquila provava a colpire gli Specialisti, che però erano abbastanza agili da riuscire a schivare i suoi attacchi. Sembrava che l'animale avesse capito il tipo di avversari che aveva contro, infatti per un secondo si lasciò scoraggiare.

«All'Hawk, presto!» urlò Bloom, cercando di volare per raggiungerlo.

Successe tutto molto in fretta: Aisha era sotto il mirino dell'aquila, e nello schiavare un suo colpo si lanciò a terra. L'animale l'aveva notato, infatti si lanciò sulla fata e si preparò a lanciare il suo ultimo attacco.

Aisha si alzò, ma non ebbe il tempo di muoversi, e sembrava che la sua fine fosse già decisa. Flora, però, che stava seguendo il resto del gruppo, se ne accorse volò il più velocemente possibile verso la sua migliore amica, con l'intento di spostarla dal mirino del nemico. Si mise davanti agli occhi dell'aquila, che in quel momento lanciò il suo incantesimo.

In un secondo Flora si ritrovò a terra, svenuta, l'aquila scomparve in un attimo.

«Flora, no!» esclamò Aisha, correndo verso la sua migliore amica e appoggiandola sulle sue gambe.

Anche il resto del gruppetto si accorse della scena, e si avvicinò per constatare le condizioni dell'amica.

«Il suo cuore è debole... E per colpa mia non avrà più i suoi poteri!» pianse Aisha, accarezzando il viso della fata.

La sua pelle era freddissima, e il suo cuore non batteva quasi più. I suoi genitori si chinarono su di lei e piansero per la figlia.

«Dobbiamo portarla ad Alfea. Anche se non siamo più studentesse Faragonda ci aiuterà.» consigliò Tecna, scossa dall'incidente.

Riven prese in braccio la vittima, e la caricarono sull'Hawk per ripartire verso la scuola.

Il viaggio di ritorno fu lunghissimo e molto silenzioso, colmato solo da singhiozzi e parole di incoraggiamento.

-

Ofelia accettò di aiutare le Winx, e poggiò la loro amica sul lettino per verificare le sue condizioni.

«Vado a parlare a Faragonda.» disse Bloom, uscendo dall'infermeria.

Come si era aspettata, la preside era molto arrabbiata della loro scelta di continuare la missione, e parlò di responsabilità e maturità, concetti che tutte le Winx conoscevano fin troppo bene.

«Abbiamo sbagliato, lo sappiamo, ma era una cosa che doveva essere fatta!» si giustificò la fata della fiamma del drago. «E adesso c'è una di noi che sta combattendo tra la vita e la morte nel suo istituto. Perché non ha mai voluto che noi partissimo per la missione? So che c'è qualcosa che ci nasconde, ma dobbiamo sapere cos'è!»

Faragonda sospirò e si appoggiò alla sua scrivania.

«Vent'anni fa Yoel era solo un quindicenne. Era salito al trono da poco, e il consiglio della Dimensione Magica volle far diventare il suo regno, Obsidian, la prigione che è adesso. Inizialmente era solo una sistemazione momentanea che sarebbe finita non appena Yoel avesse compiuto un'età adeguata per essere a capo di un regno, ma lui si ribellò e giurò che si sarebbe vendicato. Così è cominciata una guerra tra lui e noi, fate e maghi della Dimensione Magica. Dopo essere stato catturato, è stato portato su Andros e veniva sorvegliato ogni giorno ad ogni ora. Una volta riuscì a scappare, e andò a vendicarsi verso chi l'aveva catturato e portato in prigione, che era la stessa persona che decise di sottrargli il regno e di far diventare il suo pianeta una prigione: il suo nome era Aegnor, ed era uno dei maghi più potenti di sempre. Yoel riuscì ad ucciderlo, e prosciugò i suoi poteri, che adesso sono suoi.» spiegò lei, con una punta di tristezza nella voce. «So quanto Yoel sia potente, ed è per questo che non volevo lasciarvi partire per una missione simile. Questa non ha nulla a che fare con i cattivi che avete combattuto, lui è imbattibile.»

Bloom non seppe cosa dire, si lasciò solo sfuggire un sospiro di comprensione e di malinconia. Troppe persone erano morte per cercare di difendere la Dimensione Magica, troppe persone innocenti avevano perso la vita per cercare di sconfiggere il male.

In quel momento la palla di cristallo sulla scrivania della preside lampeggiò, e lei si precipitò a vedere cosa fosse accaduto.

«Torrenuvola è sotto assedio.»

LA GROTTA DEI DESIDERI || FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora