Capitolo 6

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Passò una settimana e arrivò il momento per Flora di fare l'esame finale. Le lezioni di Fatima l'avevano aiutata più di ogni lezione ad Alfea, perché aveva l'opportunità di concentrarsi su se stessa e solo sui suoi poteri.

«Bene, cara, adesso cominciamo con l'esame.» annunciò Fatima, sorridendole per farle coraggio.

Flora sorrise ai suoi amici e si trasformò.

«Sappi che questa volta sarà molto più difficile. Applica la testa, l'astuzia, ma soprattutto il cuore.»

Flora annuì e si alzò in volo, pronta per l'esame.

Fatima creò due mostri di terra, che però avevano poteri diversi. Il primo colpiva con gli occhi, l'altro con le braccia. Avrebbero unito i loro poteri, ma Flora era da sola, così ci pensò su e decise cosa fare.

«Pugno della Natura!» esclamò, colpendo il primo.

Il secondo mostro provò a colpirla, ma era così lento che lei ebbe il tempo di volargli attorno e usare un altro attacco diretto.

Tutto andò bene fino a quando non arrivò ad affrontare l'ultimo mostro. Si trattava di un polpo, che stranamente riusciva a sopravvivere benissimo fuori dall'acqua.

«Flora, stai attenta!» urlò Fatima.

Provò a colpirlo, ma senza risultati.

«Fiore di Loto!» esclamò, colpendolo.

Il combattimento andò avanti per diverso tempo, quando Flora ricordò cosa le aveva detto Fatima.

«Fiore del Sirenix!» urlò stremata, colpendo l'occhio gigante del polpo.

In un secondo questo si disintegrò e Flora poté tornare a terra e annullare la trasformazione.

«Sei stata bravissima, mia cara. E adesso sei pronta...» sorrise emozionata Fatima.

Flora la abbracciò e tornò dai suoi amici.

«Dove sono Aisha e Nabu?» chiese, non vedendoli.
«Sono andati a sistemare i dettagli per il matrimonio. Aisha ha detto che vuole sposarlo quanto prima possibile, ha paura di perderlo.» alzò le spalle Bloom.
«Oh, andiamo! Ragazzi, state veramente pensando che quei due stiano semplicemente parlando di fiori e canzoni nuziali? Hanno tre anni e mezzo da recuperare!» esclamò Riven.

Scoppiarono a ridere e Flora fece comparire la chiave della Grotta dei Desideri tra le sue mani.

«Possiamo tornare ad Alfea. Devo raccontare a Faragonda di tutto questo.» sorrise spensierata.
«Si, e lei ha tante cose da dire anche a te.» abbassarono lo sguardo gli altri.

-

Quella sera stessa i ragazzi tornarono ad Alfea. Flora salutò tutti e decise di andare a parlare immediatamente con la preside, che la stava aspettando nel suo ufficio.

«Siediti pure, Flora.» sospirò, indicandole una poltrona.

Flora fece come le fu chiesto, e con il più gioioso dei sorrisi creò una chiave tra le sue mani.

«Questa è la chiave della grotta, su Obsidian. Posso partire settimana prossima, devo riposarmi dall'allenamento di Fatima.»
«Ti sei allenata?»

Flora raccontò tutto nei minimi dettagli, e la preside le chiese se era pronta a fare una lezione con il professor Avalon per vedere i suoi progressi.

«Flora, c'è qualcosa che dovresti sapere...» abbassò lo sguardo ad un tratto la preside. «Io non voglio che tu continui questa missione. Siete state in pericolo per tanto tempo, avete affrontato numerose missioni e questa volta potete stare tranquille e vivere una vita normale, per quanto la vostra possa essere definita tale.»
«Ma se mi fermo adesso non potrò aiutare mio padre!» esclamò Flora.
«Lo so, ma pensaci! È meglio per tutti, soprattutto per te. È una missione difficile, e non voglio che tu la affronti da sola. Quindi, per ora è meglio se voi tutti stiate ad Alfea, ma dato che sono buona i ragazzi potranno stare qui con voi.»
«Non posso crederci! Non posso credere che lei mi stia negando il permesso di salvare mio padre... È grazie a lei che ho deciso di intraprendere questa missione... Pensavo che fosse più saggia di così.»

LA GROTTA DEI DESIDERI || FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora