Hinata's POV
Feci entrare Kags in casa, presi il borsone da pallavolo (puzzava veramente troppo) e lo misi vicino al cesto delle cose da lavare, mi girai verso Tobio, intento a guardare la casa, e gli sorrisi. Natsu si nascose dietro il mio asciugamano tirandolo leggermente, così lo strinsi meglio per evitare cadesse.
'BENVENUTO A CASA HINATA KAGEYAMA, ora vado a finire di lavarmi e sono da te. Ti dispiace tenere Natsu intanto?' dissi sorridendo, ero ancora imbarazzato per ciò che era accaduto poco tempo prima. La mia sorellina si coprì ancora di più quasi totalmente, dietro l'asciugamano per la timidezza, così la presi per il braccino e la spinsi dolcemente verso bakageyama.
'Va bene.. Sicuro non ti serva il ciuccio per lavarti?' lo aveva detto davvero. IO AAAAAAA LO ODIO.
'I-I-I-OO T-TU-TU SST-SSTRONZO' corsi velocemente in bagno e in poco tempo finì di lavarmi.
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Natsu's POV
Kageyama incuteva paura, era altissimo con degli occhioni blu come la notte, i capelli nero scuro scuro scuro e con una fisionomia atletica. Sembrava molto più grande di Hinata, anzi sembrava quasi un senpai di Hinata.
'Uhm, ciao Natsu. C-come va?' mi chiese, metteva ansia.
'U-uhm, benissimo. Te invece?'
'Bene, credo. Uhm vuoi giocare a qualcosa?' che domanda era? Come si risponde ad una domanda simile? E se non ne ha voglia? E se si annoiasse?
'In realtà.. no. Ho voglia di parlare. Allora te sei un senpai di Hinata?
'Ma no ahah, so che è basso ma abbiamo la stessa età'
'Ma t sei altissimo, anche io voglio diventare altissima, come fai??'
'Uhm, penso sia ecco cioè ci nasci predisposto a diventare alto'
' E io lo divento secondo te?'
'Mi dispiace deluderti ma sei una familiare di Shoyo, non credo proprio' gli scappo un sorriso, era cattivo.
' HEY NON È VERO' io diventerò altissima cavolo.
'è la cruda verità, piuttosto, com'è vivere con Shoyo?'
' parla sempre e troppo spesso di pallavolo, mi ha persino parlato di un giocatore della squadra che è.. qual'era quella parola difficile.. eco.. ecolocentrico NO, ecocentrico ma bravissimo, dice che le sue alzate sono le uniche a sfruttare la sua e.. ele-eletavazione.. ele... qualcosa simile' ero impacciata.
'egocentrico ed elevazione intendi dire?' replicò, annui con la testa e il suo sguardo ghiacciato si fece un po' più cupo, iniziò a torturasi nervosamente le dita tra di loro e fissare il pavimento.
'si può darsi, ha detto inoltre che c'è un giocatore più basso di lui. È felicissimo quando mi parla di lui' dissi ridendo.
'Oh è noya, beh l' altezza nel suo ruolo non conta'
'dici davvero?? ALLORA VOGLIO GIOCARE A PALLAVOLO NEL SUO RUOLO!'
'ahah, vuoi che ti insegni?' il suo sorriso era inquitante, ma lo ricambiai lo stesso.'SII TI PREGO' corsi a prendere la palla in camera di Shoyo e mi catapultai in giardino prendendo Kageyama per mano. Aveva delle mani grandi e liscie, tranne le dita che erano leggermente ruvide sulle punte.
Kageyama's POV
Okay Natsu mi metteva ansia. Era peggio di Hinata, non scherzo. Correva da una parte all'altra senza mai stancarsi, era una macchina da guerra, sembrava invincibile e determinata pur non avendo mai fatto pallavolo.
'Quindi com' è che si fa a comandare la direzione della palla attraverso le gambe? 'Aveva anche un visino da angelo, proprio come Shoyo. Al suo pensiero mi ritornò in mente il post allenamento, il nostro.. bacio. Non volevo fosse unico a se. Mi.. mi era. p-piaciuto. Non ho voglia di definire quello che è successo, mi andava solo di rifarlo altre cento e mille volte.
-
*dopo qualche ora*
Shoyo emanava un energia pura e brillante, era costantemente passionale e vivo. Era quasi immortale, anche fosse morto in quell'istante, anche dopo un pallottola nel petto, la sua energia è così forte e umana che non sarebbe mai lontanamente capace di morire.
Stavamo giocando a pallavolo nel suo giardino accogliente e abbastanza grande per fare qualche passaggio di pallavolo. Non feci nemmeno più caso all'orario, non me ne importava, ero.. felice in quell'istante, quel momento, quelle ore. Non avrei saputo calibrare il tempo in quell'attimo.
'Kageyama?' Shoyo mi stava chiamando da un po'.
'uhm?'
'tutto bene?' aveva i capelli leggermente disordinati a causa del venticello che soffiava tiepido su miyagi.
'uhm? Si certo, perché?'
'hai fermato la palla, baka' disse ridendo Natsu, odiosa.
Aveva ragione, la palla era nelle mie mani. Ferma. Immobile. Perché?
'Oh, scusate ero sovrapensiero.' Ripresimo a giocare e si fecere le sette di sera.
'Shoyo, Natsu. Io vado.'
'Va bene Kags. CI VEDIAMO DOMANI' come faceva a sorridere per così tanto tempo? Sai quante rughe avrà da vecchio sto uomo?
'NO!' disse Natsu, non capivo.
'eh?' dissi leggermente confuso.
'STAI QUA, TI PREGO! VOGLIO GIOCARE ANCORA'
'Ma no Natsu, deve tornare a casa dalla sua famiglia Kageyama'
'Va bene, resto' dissi sottovoce quasi.
'Visto, deve andar- COSA RESTI?'
'Si, resto'
Hinata's POV
Cavolo, cavolo, cavolo. Se Kageyama fosse restato non avrei potuto mangiare la pizza, la mia bellissima pizza con il mio bel pigiamino rosa shocking.
Uffa uffa uffaaaaa.
Appena mia madre varcò la soglia di casa vide Kageyama, si salutarono e fecero presentazioni varie mentre apparecchiavo tavola per quattro.
Kageyama si mise a giocare ad uno strano gioco imitando a vicenda i movimenti dell'altro, con mia sorella, mentre io stavo pulendo i piatti del pranzo. Ero sovrapensiero. Così tanto sovrapensiero che non sentí Kageyama chiamarmi per un bel po' di fempo e appena si avvicinò sfiorandomi urlai dalla paura. Ero attaccato al lavandino e il suo petto era dieci centrimi dal mio, respiravo affannosamente sia per la paura che per l'eccitazione.
'C-c-c-cosa v-vuoi?'
'hahaha non pensavo ti saresti spaventato tanto.' aveva un ghigno che non mi piaceva, i nostri volti erano vicinissimi e il suo labbro superiore era leggermente alzato verso destra.
Continuai a lavare i piatti ignorando il corpo di kageyama vicinissimo a me, per poi sentire i suoi passi che si allontanavano.
Durante la cena mia madre parlò calorosamente con Tobio, il quale rispondeva per lo più freddo e apatico. Sembrava quasi non averne voglia, ora mi odia perché Natsu lo ha obbligato a restare qua a cena.
Sembrava in un altro pianeta, era spaesato come.
Presi il cellulare e scrissi a Tobio, anche se eravamo a pochi centimetri di distanza non avrei voluto che mia madre sentisse la conversazione.
io: Tobio, tutto bene?
Tobio: si boke
io: non è vero
Tobio: mi gira solo un po' la testa
io: allora anche ai re gira la testa.
non rispose, panico
io: Tobio, stavo scherzando :)
Tobio: :(
io:?? scusami
Tobio: credo di avere la febbre.
'Cosa?' chiesi ad alta voce a tavola.
'Mamma, dov'è il termometro?' chiesi a mia madre.
' Ehm? In bagno, nel secondo cassetto sotto il lavandino. Perché?'
' Tobio non sta bene' corsi in bagno e presi il termometro.
'Kageyama alza la maglia' dissi arrivando in cucina.
'Cosa?'
'Okay lo faccio io' alzai la sua maglietta blu svelando i suoi addominali scolpiti, gli misi il termometro sotto l'ascella e dopo cinque minuti circa squillò.
38.9
'tsk' dissi
'quanto é? chiese lui.
' 38.9, okay dormi qua' corsi dal freezer a prendere del ghiaccio, lo avvolsi con un'asciugamano e glielo misi in testa, gli presi la mano e sentí che tremava leggermente, così giela strinsi per confortarlo e lo portai in camera mia.
'Shoyo, non c'è bisogno di scomodarti'
'vaffanculo, hai la febbre' quella sera sembravo io quello apatico forse.
'Che hai te Shoyo?' chiese studiandomi leggermente il volto.
'Sonno' risposi togliendomi la maglia e i pantaloni. Tobio si accigliò leggermente. Presi dall'armadio dei boxer che misi sopra le mutande e passai a Tobio una felpa e dei pantaloni che mi stavano grandi.
'spero ti stiano..' dissi sottovoce.
'che ho fatto Shoyo?'
'eh? nulla perché?'
'sembri morto, improvvisamente la tua energia è cambiata'
'non devo fingere di essere positivo e felice anche a casa no?' cosa avevo? non avevo mai finto. Non avevo mai indossato maschere in giro. Perché stavo facendo credere questo a Kageyama?'capisco' disse lui. Mi infilai sotto le coperte lasciandomi coccolare dal soffice piumone e spensi la luce.
'Non è vero' dissi. Eravamo girati di spalle, le nostre gambe si toccavano e i nostri cuori battevano all'unisono.
'Cosa?' rispose sottovoce.
'Non è vero che indosso maschere quando sono in giro'
'Lo so, ti conosco baka'
'Sono solo triste oggi'
'Perché?'
'Non lo so, tsk' delle piccole e fragili lacrime iniziarono a bagnare le mie guancie, non sapevo veramente il perché. Kageyama si girò nel letto e con il naso sfiorò i miei caoelli. I brividi. Mi girai verso di lui, facendo scontrare i nostri nasi e guardando i suoi occhi blu notte mi tranquillizzai un po'.
'piangi' affermò lui. Si avvicinò a me e scostò dalla mia fronte i miei capelli mossi, iniziò a scrutarmu attentamente sembrava volesse mangiarmi, toccò con la punta delle dita tutto il mio contorno faccia e piantò i suoi occhi nei miei. Era impossibile ibterrompere un contatto visivo così saldo come quello. Aveva un volto così oscuro e angelico allo stesso tempo. Un volto raro da trovare, quasi contraddittorio. Strano. Eccentrico.
'sei bello' sussurrai a pochi centimetri dal suo viso. Ero rosso e avevo caldo. Ero bollente.
'Cazzo, non lamentarti se ti prendi la febbre poi boke' non capivo. Avvicinò il mio corpo al suo mettendomi una mano dietro la testa e una sui fianchi.
'Cosa stai facendo?' sussurrai a fior dk labbra
'Voglio baciarti' sussurrò anche lui. Stavo esplodendo. Esplodendo dalla voglia delle sue labbra sottili e invitanti. Misi una mano tra i suoi caoelli per incoraggiarlo a unire le nostre bocche e in men che non si dica avevo di nuovo per me quelle soffici e accoglienti labbra rosse. Era un bacio casto e privo di malizia, le nostre labbra si staccavano e si riprendevano in continuazione e il rumore dei nostri baci riempiva la stanza. Iniziai a mordergli il suo labbro inferiore e un gemito soffocato uscì dalle sue labbra. Iniziavo a bruciare, sentivo lo stomaco in subbuglio e continuai a leccare mordere e succhiare il suo labbro. Strinse la presa sui miei fianchi e tirò leggermente i miei capelli, spostai la mano sul suo collo e improvvisamente la distanza tra noi era diventata troppa, anche se attaccati, avevo bisogno di stargli vicino, sempre di più. Intrecciai le nostre gambe e lui portò il mio bacino vicino al suo. I nostri petti si toccavano e le nostre labbra si cercavano in un disperato e fragile desiderio. Tobio ansimava ma non accennava a voler far finire questa magia, iniziò a mordicchiare il mio labbro con fare di desiderio e mi scappò un gemito per niente ovattato che fece perdere la testa a Kageyama. Si spostò sopra di me e fece intrecciare le nostre mani, chisse il permesso di entrarmi in bocca con la lingua che gli venne confermato pochi istanti dopo. Stavo esplodendo. Mi rannicchiai sotto il suo corpo incrociando le gambe alla schiena di Tobio, facendo ricombaciare i nostri bacini. Un altro gemito uscì dalla sua bocca e sta volta presi io a far danzare le nostre lingue, le nostre labbra, i nostri respiri. Era tutto così immenso.
'Cazzo' dissi sottovoce, affannando. Il suo viso era ancora sopra il mio e ci stavamo fissando, i nostri occhi erano ancora uniti. Non si erano mai staccati. Come fossero in un unico ed eterno bacio, infinito.
'N-non ti è piaciuto?' chiese lasciandosi cadere su di me cautamente.
'fin troppo kageyama' potevo sentire il suo sorriso sul mio petto e questo mi confortava. Metà del suo corpo era sopra il mio, misi le braccia sulla su esile schiena e la mia mano destra scivolò tra i suoi morbidi e profumati capelli. Ci addormentammo in quella posizone
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SPAZIO AUTORE
GUYS È 2000 PAROLE, CIOÈ AMATEMI DI SOLITO NE FACCIO 800,LY.
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WEIRD//KAGEHINA
Fanfiction- COMPLETATA . iniziata: 4/06/20 finita: 21/03/21 - 28/06/20 - #1 kagehina