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Hinata's POV
'K-kags..?'

'Niente, su andiamo' si alzò di fretta e lo seguii timidamente, restando pochi passi indietro di lui.

Arrivati a tavola mi sedetti nella sedia frontestante a quella di Kageyama, con accanto Yamaguchi e Nishinoya. Tanaka era in piedi su uno sgabello e cercava in qualche modo strano di raccogliere l'attenzione di tutti per chissà quale annuncio interessante.

'Hinata?'

Rimasi a guardare incantato tanaka per qualche secondo e distrattamente feci rovesciare la soda sul tavolo, non me ne accorsi nemmeno immediatamente.

'Hinata!'
'Eh! Cosa?'
'La coca cola!' Nishinoya scoppiò a ridere e guardai la lattina completamente svuotata addosso a Kageyama e Yachi, spalancai gli occhi e mi scusai immediatamente:

'Scusate,v-vi aiuto! davvero!'

Kageyama non disse nulla, si alzò abbassando lo sguardo e a passo lento si diresse in bagno, mentre Yachi leggermente impacciata cercò di pulirsi con il tovagliolo e dell'acqua. Mi alzai e imbarazzato camminai nella sua direzione, mi scusai infinite volte e la obbligai a farsi aiutare, ero imbarazzatissimo.
'Ti aiuto, vieni in bagno' mi grattai la nuca a disagio mentre presi Yachi per l'avanbraccio
'no! Va benissimo davvero' arrossì leggermente
'alzati, davvero ti aiuto'
Dopo infinite suppliche mi diede ascolto e la seguii nel bagno, dove Kageyama era infondo al bagno intento e concentrato ad asciugare la sua macchia di pepsi che copriva gran parte della camicia, pensai dunque che non ci avesse nemmeno visto entrare. Aprii il flusso del rubinetto imbevetti dei pezzettini di carta bell'acqua calda che fuoriusciva velocemente dal tubo, avvicinai Yachi a me e delicatamente cercai di far andare via l'alone. Dopo qualche minuto di tentativi la macchia era quasi invisibile e rimasi ad aspettare Yachi che si sistemava.
'S-sai Hinata..' interruppe Yachi il silenzio.
'Mh?' sorrisi
'Sei v-veramente un ragazzo d'oro...' arrossi leggermente e sorrisi
'Oh, mh.. grazie!'
'I-intendo dire che s-stare in tua compagnia mi piace davvero molto e se fosse così anche per te-' la sua voce insicura venne interrotta da quella forte e concisa di Kageyama, mi ero quasi dimenticato della dua presenza.
'Hinata.' sobbalzai leggermente e mi girai verso la direzione della voce.
'S-si...' arrossi leggermente e indietreggiai.
'Penso ci siano un paio di cose, indispensabili, che Yachi probabilmente non sa'
'T-tipo...?' continuai io
'tipo che ti piace il cazzo' sussurrò spostando l'attenzione su Yachi.
Arrossi e abbassai lo sgaurdo totalmente rosso in volto, strinsi i pugni infilando le unghie nella carne per l'imbarazzo.
'per la precisione, Yachi, il mio di cazzo' aggiunse sprezzante avvicinandosi pericolosamente a noi due. Cercai di prendere in mano la situazione prendendo Kageyama per il polso, tirandolo fuori dal bagno ma nel mentre la situazione mi si rivoltò contro. Con forza e decisione strinse il mio polso tra le sue dite e poco dopo, con delicatezza, fece scivolare le dita tra le mie incastrandole teneramente.
Sorrisi imbarazzato e alzai lo sguardo su Yachi, che spalancandi gli occhi per la nona volta nell'arco di quei cinque minuti uscii timidamente dalla porta.

21 Giugno

Kageyama's POV

Il giorno dopo finalmente iniziò il primo girone del torneo, nel quale avremmo dovuto scontrarci con l'Aoba Johsai, il Nekoma e il Dateko. A fine giornata tornammo nell'alloggio con tutte e tre le vittorie in tasca, anche se contro il Nekoma è stata molto più difficile del previsto. Per tutto il giorno Hinata non è stato nemmeno al pieno delle sue energie, era come distaccato dalla realtà, sempre tanto positivoe gioioso da irritarmi l'anima eh, però c'era qualcosa che non andava. La sera stessa, dopo cena, si era messo immediatamente sotto le coperte senza salutarmi.

'Hinata' lo chiamai sussurrando, senza ricevere risposta.

Mi avvicinai lentamente a lui e mi sedetti sul pavimento, guardando il suo corpo girato su un fianco con la testa rivolta verso la parte opposta. Osservai attentamente il da farsi e prendendo coraggio alzai dolcemente la coperta, infilandomi insieme a lui sotto il lenzuolo. Con un braccio cinsi la sua vita e lo strinsi a me facendo aderire la sua schiena al mio petto. Appoggiai dolcemente la testa sul cuscino e infilai il collo nell'incavo della sua spalla.

'Shoyo...' sussurrai dandogli un dolce bacino sul collo.

'Non so che hai, non voglio obbligarti a dirmelo.. ma voglio farti sapere che qualsiasi cosa tu abbia in questo momento io.. io sono qui' sussurrai piano al suo orecchio, lasciando subito dopo un bacino sul suo lobo.

Vidi le sue guance arrossire leggermente, ma lui non rispose.

'Tutto bene, Shoyo?' insistetti dopo qualche minuto.

'mi sento solo' sussurrò in risposta con un filo di voce.

//NOTA AUTORE

ooh sono viv mannaggia cazzo pensavata fossi morto stronz suca mwah ily😽

WEIRD//KAGEHINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora