.9

2.1K 118 77
                                    

Kageyama's POV
Mi sentivo in una piccola bolla d'ossigeno completamente estranea a questo pianeta, anche se in lontananza riuscivo quasi a riconoscere le voci flebili e ovattate di Shoyo.. e di mia madre. Al solo pensiero di quella donna mi si attorcigliava lo stomaco ed era come se un aura d'ira e rabbia iniziasse a contornarmi completamente vibrando su tutto il mio corpo. Non ero morto. Ero ancora umano, per quanto fossi stato mezzo morto in quel momento, sono sicuro di essere stato molto più umano in quel periodo che in tutta la mia vita. Ero, quasi, sensibile. E spaventato.

Shoyo's POV
Stavamo parlando con il dottore, un uomo poco più alto di me, di mezz'etá, capelli lunghi e grigi raccolti in una coda dietro la testa e una fisionomia abbastanza magra.
'Kageyama ha un fisico fin troppo atletico per la sua età, è sviluppato e alto per questo garantisco che ce la farà a superare qualsiasi cosa abbia. Però la certezza che lo supererà non attribuisce un importanza minore al suo problema. Per ora in base agli esami fatti siamo abbastanza certi che abbia una disfunzione renale che intralcia anche il corretto funzionamento dei bronchi e di conseguenza della respirazione'

dire che ci avevo capito qualcosa era un eufemismo, annui impercettibilmente  e mi dondolai sulle punte dei piedi.

'dottore se posso chiedere, tra quanto si risveglierá Tobio?' chiesi con discrezione.

'Oh tra non molto, è semplicemente svenuto per mancanza di sali minerali, è per questo che li abbiamo attaccato due flebo' disse sorridendo e uscendo dalla stanza. Rimasimo da soli in quelle 4 pareti color giallo chiaro. Mi sedetti sulla sedia accanto al lettino e mi impegnai a osservere con attenzione tutti i tratti stanchi del volto di kags. Il respiratore sotto il naso, le occhiaie accentuate, le labbra screpolate ma comunque belle da morire, i muscoli delle guance rilassati, la mano destra fuori usciva dal lenzuolo bianco e sterile, con una flebo attaccata sul suo avanbraccio. Era una situazione di disagio che mi fece sentire estramamente fragile e impotente. Come se una forza superiore avesse pieno controllo sui miei sentimenti e le mie paure. Mi sentivo dipendente da qualcosa, uno schiavo senza catene, un essere impotete, ma schiavo di chi? impotente di cosa? Ho sempre trovato difficolta nell'essere padrone delle mie emozioni. Come fossero burattinate da altri, incontrollabilmente difficili da controllare. La sensazione di essere troppo sensibile e vulnerabile balenava spesso nei miei pensieri e non potevo fare altro che soffocarli e sopprimerli, anche se accettarli sarebbe forse la cosa giusta da fare. Presi a giocare con la stoffa del lenzuolo quando una piccola gocciolina d'acqua salata scivolò sulla mia mano. Da quanto stavo frignando? Mi sentivo patetico e infantile, ma tenevo a Kageyama, volevo tornate al più presto a giocare in squadra con lui.

'Boke?' era la sua voce.
'KAGEYAMA?????' urlai alzandomi e guardandolo con gli occhi lucidi sbarrati.
'Perché sei qui e perché piangi razza di un idiota?' iniziai a pentirmi delle mie lacrime sprecate per un essere così tanto, così tanto, così kageyamoso. Un ghigno divertito tornò a presenziare il suo viso. Era sempre il solito Bakageyama.

'SEI UN BAKA, BAKA, BAKAGEYAMA' gli urlai contro mentre asciugavo le ultime due lacrime sul mio volto.

'Perché sono in un ospedale?' chiese guatdandosi le flebo.

'Perché sei un baka' risposi con tono offeso.

'E perché ci sono io e non tu sul lettino allora?' lo guardai in cagnesco e girai il volto sempre con fare offeso verso la parete opposta alla sua direzione.

'Non ho capito molto il discorso del dottore, ma hai un problema che.. tipo.. cioè i tuoi reni vanno di merda in pratica e in qualche magico modo compromettono la tua respirazione' come argomentare un discorso by Shoyo.
'Oh, ehm. Capisco.' iniziò a toccarsi il punto adiacente ai reni con interesse e emise un somo sbadiglio. Dopo qualche minuto varcò la soglia un signore sulla cinquantina alto e dai capelli marrone chiaro.
'Papà!' esclamò Tobio.

'Ehi piccolo' piccolo? Kageyama? Iniziai a sentirmi il terzo in comodo, così con fare silenzioso mi diressi verso l'uscita della stanza.

Kageyama's POV
Non mi aspettavo così presto una visita da parte di mio padre, mi sentivo stanco e scombussolato, avessi potuto avrei dormito per l'eternità.

'Come stai Tobio?' chiese.

'Uhm, non riesco a darti risposta, ma la mma è qua?' chiesi leggermente imbronciato. Mio padre sgranò gli occhi con fare incerto e dubbioso.

'Tesoro, la mamma.. non te lo ricordi?' ricordare cosa? Alzai un sopracciglio e lui continuò a parlare.

'La mamma e io, siamo separati.. vive in Russia ora.. e io sto con un uomo..non ricordi nulla di questo?' sgranai gli occhi e dei flashback del passato attraversarono fugaci la mia mente incementando la quantità dei miei ricordi.

Mio padre chiamò il dottore il quale affermò che delle piccole perdite di memoria sarebbero state normali, così mio padre se ne andò lasciandomi da solo in quella monotona e noiosa stanza giallo banana.

'Quindi non ricordi delle cose?' chiese Hinata da dietro la porta. Mi stava spiando per caso?

'Uhm? Mi ricordo tutto boke' dissi con un ghigno sulle labbra. Lui camminò verso di me e iniziò ad osservare curioso i pedali del lettino. Sembrava un bambino piccolo. Irritante.. ma carino. Più carino forse. Premette il pulsante per abbassarlo emettendo un fischio mentre premendo il pulsante per alzarlo fece il fischio a contrario lasciandosi sfuggire una risata sincera. Senti il mio cuore scaldarsi e quando arrivò al limite di estensione in altezza del lettino il mio volto era quasi all'altezza del suo.

'Certo che sei proprio basso' affermai sorridendo. Il suo sorriso si trasformò immediatamente in un espressione arrabbiata e iniziò a saltallare sul posto dicendo parole senza senso.

Lo richiama per farlo avvicinare a me e divenne improvvisamente rosso.

'Kageyama... te ricordi.. ecco quello..' ma ce la faceva a terminare una frase?

'DIMMI' ulrai spazientito

'ECCO QUELLO CHE È SUCCESSO.. IERI.. TRA NOI..' nascose il suo viso nel lenzuolo bianco e le sue mani iniziarono a tremare leggermente.

'mi ricordo tutto, anche nei dettagli piccolo Shoyo' ero quasi certo di sentire il suo volto diventare rosso fuoco. Mi piaceva così.

WEIRD//KAGEHINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora