Rhode Island (ovvero l'estate di Izzie) (II)
Izzie aveva scosso la testa e chiuso il cellulare in un cassetto della scrivania, prima di scendere a fare colazione. Il fatto che Casey le scrivesse messaggi del genere durante la notte non era certo di aiuto. Nonna Rose era già sveglia e leggeva seduta al tavolo della cucina, davanti a una tazza di caffè.
"Buongiorno cara. – le aveva detto - I bambini dormono ancora. Caffè?"
Izzie aveva fatto cenno di sì con la testa e si era seduta al tavolo, mentre la nonna preparava una tazza anche per lei.
"Vuoi qualcos'altro? Dei pancake magari?"
"No grazie. Non ho molta fame".
Rose l'aveva guardata con sguardo indagatore. I suoi nipoti non rifiutavano mai i suoi pancake.
"Ho mangiato un hamburger ieri e tra poco vorrei andare a correre. Quando torno, magari".
Izzie fissava un punto nel vuoto scaldandosi le mani, ben strette intorno alla tazza bollente. Aspettava che sua nonna abbandonasse l'idea di fare conversazione, riprendesse in mano il libro e si rimettesse a leggere.
Rose era tornata a fissare il libro, che aveva lasciato aperto sul tavolo col dorso verso l'alto. Dopo qualche minuto, però, si era resa conto che aveva girato due o tre pagine senza aver veramente letto, ma solamente guardato le parole stampate. Aveva riprovato a leggere quelle tre pagine da capo, ma non riusciva a concentrarsi. L'espressione cupa di Izzie la preoccupava.
Era impossibile per lei continuare a leggere, vedendo Izzie così silenziosa.
"Come è andata ieri sera, c'è qualcosa che non va?"
"No, tutto bene. Forse ho solo mangiato troppo. Di solito a casa non mangio mai le patatine fritte. Sai com'è, dieta da atleti... se l'allenatrice ci becca a mangiarle ci fa fare tre giri di campo in più".
Rose aveva abbozzato un sorriso, ma non era convinta.
"E Finn, cosa ti ha raccontato?"
"Niente di speciale. La sua vita è sempre uguale, sempre qui. La barca, il negozio..." aveva risposto Izzie.
Non aveva nessuna intenzione di raccontare a sua nonna del ragazzo di Finn, né della sua idea di andare a fare una vacanza-lavoro in Australia. La nonna era di un'altra generazione, sarebbe stato troppo complicato dirglielo e aspettarsi che avrebbe continuato a guardare Finn con gli stessi occhi. Inoltre, la famiglia di Finn neanche lo sapeva e Izzie non voleva prendersi il rischio che lo scoprissero da sua nonna. "Se lo dico a qualcuno Finn mi ammazza", aveva pensato.
"Continuerete a uscire insieme?" le aveva infine chiesto Rose, che non riusciva a capire se l'aria depressa della nipote dipendesse da Finn o da altro.
"No. Cioè sì, come amici magari. Non è successo niente, se è quello che intendi".
"Oh. Capisco", aveva detto Rose, felice che Izzie si fosse aperta un po' di più con lei ma rammaricata per il fatto che, contrariamente alle sue speranze, tra sua nipote e Finn non ci fosse nulla di sentimentale.
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Late in L.A. • Casey & Izzie Story
FanfictionCasey e Izzie sono ospiti alla UCLA per una gara a cui partecipano gli studenti di varie scuole, inclusa la Newton. Le ragazze hanno davanti un'opportunità importante per il loro futuro, mentre sono obbligate a fare i conti con ciò che sta succedend...