Epilogo
Casey aspetta che Izzie apra la porta non senza un po' di emozione. Per la prima volta, Izzie l'ha invitata a casa, e Casey sa quanto questo significhi per lei, che aveva sempre preferito lasciare i compagni di scuola fuori dalla sua vita famigliare. Entrare a casa di Izzie è l'ulteriore conferma che ormai tra loro c'è qualcosa di speciale e che Casey può sentirsi a tutti gli effetti parte della sua vita.
Izzie arriva ad aprire, avvolta in un maglione, calze variopinte e un sorriso stampato in faccia che non riesce però a nascondere il suo nervosismo. Quando ha lasciato entrare Elsa era troppo sottosopra per pensare all'ordine della casa, ma questa volta ci teneva davvero a fare buona impressione a Casey.
"Permesso?" chiede Casey prima di sfiorarle le labbra con un bacio entrando in casa. Si guarda intorno a bocca aperta. "Non è come me l'aspettavo, sembra che sia appena passata Elsa".
"Beh – risponde Izzie – ho fatto degli sforzi enormi per mettere in ordine". Il salotto non aveva il solito aspetto trasandato, Izzie ce l'aveva messa tutta per far sembrare casa sua ordinata e accogliente per l'arrivo di Casey. Ma non aveva potuto fare nulla per i giochi della Playstation sparsi in giro e il pacchetto di patatine aperto sul tappeto davanti alla televisione.
"Lui è Jack – dice indicando il fratello seduto a pochi metri dallo schermo – Gli altri sono con mia nonna".
Il ragazzino distoglie a malapena lo sguardo dal videogioco e fa un cenno di saluto a Casey. "Vuoi giocare dopo?" le chiede.
"Perché no?" risponde Casey.
Sullo schermo una specie di volpe salta da una piattaforma rotante all'altra.
Izzie le rifila una gomitata nello stomaco. "Dobbiamo studiare, non ricordi?".
Casey alza gli occhi al cielo.
...
Una volta salite nella camera di Izzie, Casey non può fare a meno di notare il letto da neonato appoggiato contro la parete, una nota insolita nella camera di un'adolescente.
"Non lo guardare così – dice Izzie – te l'avevo detto che mi occupo di mio fratello".
"Lo so..." sussurra Casey, sedendosi sul letto.
Izzie si siede accanto a lei. "Sei contenta ora che sei venuta a casa mia almeno una volta?"
"Sì. Adesso possiamo dire che sei solo mia?"
Izzie la guarda intensamente negli occhi. Arrossisce, poi risponde: "Sì".
Le due ragazze si baciano, incuranti della musichetta da videogioco che arriva da in fondo alle scale.
"Hey, ti ho portato una cosa – dice Casey estraendo un pacchetto dallo zaino. - Per festeggiare"."Per festeggiare cosa?"
"Che sei la mia ragazza!"
"Oh..."
"Beh, visto quello che ti ho chiesto prima, ormai è ufficiale"
"Ok..." Izzie sorride, nella sua testa considerava che le cose stessero già così, ma è bello sentirselo dire. Si ritrova tra le mani il pacchetto che le ha passato Casey, lo apre con impazienza.
"Non posso crederci. È la maglia dei Lakers che..."
"Quella che ho comprato a Los Angeles, sì".
"Ma l'avevi pagata un sacco! Dovresti tenerla tu!"
"No, vorrei che la tenessi tu. È un ricordo per tutte le cose che sono successe a Los Angeles... e che ci hanno portato qui".
Izzie sorride, ricordando quanto i mesi prima di quel viaggio a Los Angeles fossero stati soprattutto una sofferenza per lei.
"E poi – continua Casey – rappresenta anche la speranza di tornare a Los Angeles per andare alla UCLA insieme!"
Izzie scuote la testa, rabbuiandosi improvvisamente "Lo sai che per me sarà difficile – dice. Poi si indica il ginocchio – Non posso correre ancora per due mesi e loro guardano moltissimo i risultati sportivi. Chissà per quanto tempo non otterrò un risultato decente a una gara. Non so neanche se ce la faccio a tornare in pista per le regionali".
"Ma hai voti migliori dei miei, nerd... Vedrai che ce la farai – risponde Casey – Non ci pensare adesso". E accarezzandole la mano, lancia uno sguardo speranzoso a Izzie e uno un po' intristito alla maglia dei Lakers. Separarsene, anche se per regalarla a Izzie, le dispiaceva.
Izzie si rigira la canotta tra le mani "Ma alla base non era per..."
"L'avevo comprata per Evan, sì. Ma in realtà non ho mai pensato di dargliela veramente. Era un ricordo di Los Angels che volevo tenere per me"."Grazie, davvero. – dice Izzie emozionata – Come immagini non potrò mai indossarla perché non gioco a basket... - e con un gesto indica la propria statura– ma lo apprezzo molto perché so cosa significa per te".
"Oppure potresti mettere questa e nient'altro..." risponde Casey con aria sorniona.
"Newton!" esclama Izzie in tono di rimprovero.
Casey scoppia a ridere, attirando Izzie a sé per poi cospargerle il collo di baci.
"Mi fai il solletico!" protesta Izzie, in realtà abbandonandosi a Casey.
"Newton?"
"Mmm?"
"Penso di essere innamorata di te"
Casey sente le farfalle nello stomaco, iniziano avolare in un turbinio impazzito. Guardando Izzie negli occhi, dice ciò cheaveva tenuto dentro da troppo tempo: "Anch'io, Izzie. Anch'io sono innamoratadi te".
...
"Iiiiz! – una voce arriva dal piano di sotto – Il fornooo!"
"Ho dimenticato i biscotti nel forno!" esclama Izzie correndo giù per le scale.
Casey rimane seduta sul letto, urlandole dietro "Avevi fatto i biscotti per me?"
Qualche minuto dopo Izzie ricompare con un vassoio pieno di biscotti.
"Il profumo sembra ottimo", dice Casey.
"Ricetta di Elsa".
"Cos'è questa storia che siete amiche adesso?"
"È sempre meglio farsi amica la madre della propria ragazza, non trovi?"
Casey sente un brivido d'emozione a quella risposta. È tutto vero, sta succedendo. Izzie è la sua ragazza, Elsa ne è al corrente e lo accetta. Inoltre, Izzie le ha preparato i biscotti.
"Vieni qui..." dice, cercando di afferrare Izzie per trascinarla accanto a sé sul letto.
"Un momento..." dice Izzie. E voltandosi verso la scrivania, appoggia la canotta dei Lakers sul dorso della sedia con il 24 ben in vista e poi con un gesto della mano chiude lo schermo del pc portatile, che era aperto tra i suoi quaderni e il portapenne. Tra le ultime mail ricevute, almeno cinque o sei erano mail automatiche ricevute dalle segreterie di università sulla costa Est, che la ringraziavano per aver inviato la propria domanda di iscrizione.
"Torniamo a noi..." dice Izzie lasciandosi cadere sul letto accanto a Casey.
"Non dovevamo studiare?" risponde Casey con aria di sfida.
"Solo cinque minuti..."
E Izzie la bacia, gettandole le braccia al collo.
*****
And this is the end.
Spero abbiate riconosciuto il gioco a cui stava giocando il fratello di Izzie, la canotta è sempre quella di Kobe e nella nota dell'autore (capitolo successivo) troverete commenti, ringraziamenti, saluti, e cosa succede dopo.
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Late in L.A. • Casey & Izzie Story
FanfictionCasey e Izzie sono ospiti alla UCLA per una gara a cui partecipano gli studenti di varie scuole, inclusa la Newton. Le ragazze hanno davanti un'opportunità importante per il loro futuro, mentre sono obbligate a fare i conti con ciò che sta succedend...