Capitolo 14

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E tutto il resto non ha più senso

Casey scavalca il cancello e si avvia verso gli spalti della pista di atletica. Izzie si toglie le cuffie appoggiandole intorno al collo appena la vede arrivare.

Casey sale rapida le scale e si siede accanto a lei sulle gradinate deserte.

"Come hai fatto a entrare qui? Chiudono sempre dopo gli allenamenti".

Izzie sorride e fa oscillare un piccolo mazzo di chiavi dopo averlo estratto dalla tasca. "Privilegi del capitano", dice, prima di ricordarsi perché sono lì e abbassare lo sguardo.

"Perché qui?" le chiede Casey, che dopo una giornata come quella avrebbe immaginato che per Izzie sarebbe stato più semplice desiderare di restare un po' sola in camera sua, indisturbata.

"Non è sempre facile avere un momento di calma da sola a casa mia – dice Izzie. Casey ha l'impressione che l'abbia appena letta nel pensiero – Qui ci vengo spesso quando non c'è nessuno. Perché questo è l'unico posto dove mi sentivo invincibile."

"In che senso?"

"Da quando sono arrivata in questa scuola, ho sempre cercato di far capire il meno possibile chi fossi veramente, quanto fossi diversa dagli altri ragazzi della Clayton e quale fosse la situazione della mia famiglia.

E ha funzionato. Andavo bene a scuola, stavo con Nate, che aveva tutti i requisiti per essere il ragazzo perfetto, ha una famiglia benestante ed è nella squadra di football, vincevo medaglie nella corsa, ero il capitano. Sono il capitano, ma..."

Si ferma e guarda Casey, mordendosi il labbro.

"...ma poi sei arrivata tu. E non sono più invincibile".

"Non è vero, Izzie – si affretta a dire Casey – Anche tu sei velocissima e... Mi hai anche battuta a Los Angeles. Non ti ruberei mai il posto di capitano nella squadra, lo sai..."

"Sai anche che non è di questo che sto parlando".

"Non pensare che per me le cose siano state più facili da quando ho cambiato scuola e sei entrata nella mia vita"

"Non mi dire che devi ancora farmi pesare le prime settimane, dopo non ti ho mai più trattata male..."

"Anche tu sai che non è di questo che sto parlando".

Izzie si morde nuovamente il labbro. "Sì, ma... Non sei comunque tu quella che ne sta uscendo con le ossa rotte".

"Allora non hai capito nulla" dice Casey, e si sporge in avanti per baciarla.

Izzie si ritrae e appoggia le mani sulle spalle di Casey, spingendola leggermente indietro. "Non voglio che mi baci se la situazione non è chiara, Newton".

"Ho lasciato Evan".

Izzie rimane di sasso, non crede a ciò che ha appena sentito. Anche per Casey, dirlo a Izzie fa assumere una nuova dimensione di realtà alla cosa.

"L'ho inseguito e ti ho lasciato lì senza dire una parola, è vero. – continua - Ma non perché avessi cambiato idea. È solo che dopo tutti questo tempo passato insieme, si meritava almeno una spiegazione".

"E cosa gli hai detto?"

"La verità, Izzie..."

"E qual è la verità?"

"La verità è che non sono più innamorata di lui."

"E quindi..."

Casey si sporge in avanti e questa volta Izzie si lascia baciare. Non ha più senso parlare, ci sono solo le mani di Casey sulla nuca di Izzie e le dita di Izzie tra i capelli di Casey e tutto il resto non ha più senso.

Late in L.A. • Casey & Izzie StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora