Capitolo 15

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Non uccidetemi so,che non aggiorno da quasi un mese.
Ho avuto parecchio da fare e poco tempo per scrivere.


                                                                            CAPITOLO 15.

Tony si era sacrificato.
Tony  si era sacrificato ancora una volta.
Per lui,per loro,per la sua famiglia.
Gli avengers erano riusciti a fermare il traffico di armi e Peter era finalmente libero a scuola.
Era tornato a vivere  con  Pepper e Morgan,si sentiva in dovere di non lasciarle sole,di tanto in tanto andava al complesso e passava del tempo con il resto della squadra. Ed era lì che si trovava,seduto fuori insieme a Scott,fissavano il cielo,ponendosi delle domande.

"E se cercassimo ancora?" disse con fare quasi supplicante

Scott sospirò per poi posargli una mano sulla spalla "Peter,è quasi un mese che cerchiamo.Se fosse vivo,Tony si lascerebbe trovare"

il ragazzo ebbe un senso di vuoto "Se fosse morto Scott,si lascerebbe trovare! Dove sono i resti?"

Bruce si era avvicinato insieme a Steve "Peter,i resti non si trovano perchè..."

"Non lo dire" si tappò le orecchie "Non voglio sentirlo"

Bruce tacque incapace di dire altro,mentre Steve sorrise malinconico per poi parlare 

"Ricordo ancora quando gli chiesi,che vita era quella di un uomo 'normale' che rinuncia al suo essere eroe? E lui rispose: 'è una vita, fatta di poche cose...ma di tanta tranquillità'.Solo oggi riesco a comprenderne il significato."

Peter distolse lo sguardo altrove,sentiva un nodo allo stomaco "Tony è vivo,mio padre non è esploso,lui è Iron Man ha sempre un'alternativa." si girò verso Bruce "So cosa pensi,che nell'esplosione non  rimasto nulla.Beh ti sbagli.Ci sarà qualcosa e io troverò la verità"

"Spero caro Peter,che la delusione non ti sconvolga" 

                                                                         **********

"Sono a casa"

Peter trovò ancora una volta la casa poco illuminata,Morgan davanti alla tv e Pepper in silenzio

"Peter,ti metti qui con me?" chiese la piccola con una vocina docile

"Certo,che guardiamo?"

"La casa di topolino"

"Ok..ok..la casa di topolino,mi va bene" si girò verso Pepper "Ordino una pizza?"

Lei scosse la testa "Lascia stare,May ha chiamato dicendo che porta la cena"

"Ok,May è piuttosto brava a cucinare" accennò un sorriso,che però Pepper non ricambiò.

Morgan sorrise "Zia May è brava!!" 

"Pepper..." iniziò "Credo di doverti delle scuse"

"Delle scuse?"

"Lui,faceva tutto questo perchè dentro c'ero io,se fossi stato meno invadente.."

Lei scosse la testa "Peter non è colpa tua,lui faceva tutto questo perchè sono stata anche io a spingerlo a farlo.Perchè era se stesso.Sono stata io ad insistere,dovrei scusarmi io, con lui e soprattutto con mia figlia"

Adesso aveva decisamente le lacrime agli occhi

"Pepper.." sospirò "Tu hai sempre appoggiato Tony,non lo hai spinto a far niente..mentre io..." la guardò negli occhi "Mentre io sono andato avanti, nonostante lui mi abbia detto di fermami"

"Te lo diceva perchè lui si sentiva come un padre per te,ma se io non l'avessi incorragiato"

"Mamma..piangi?" chiese Morgan

Lei scosse la testa "Vado a farmi un bagno,Peter pensaci tu con Morgan e accogli May"

La storia inizia da qui-Ancora insieme-[Tony e Peter] Dad e SonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora