The Ark

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Mesopotamia,
3.004 A.C.

Eccola lì, l'Arca su cui stavano salendo tutte le razze di animali e dove solo una famiglia sarebbe salita.
Crawly odiava questa decisione, sarebbero morti tutti.
Si era radunata una folla davanti l'Arca, ma anche con tutte quelle persone non fece fatica a riconoscere chi c'era in prima fila, i riccioli bianchi erano inconfondibili. Si avvicinò con cautela, i lunghi capelli rossi con delle ciocche radunate in una treccia, fatta da piccole manine esperte anche se giovani, che facevano da cornice ai bellissimi occhi gialli da serpente e una semplice veste nera che svolazzava come un mantello anche con quel poco vento che tirava quel giorno.
Picchiettò con delicatezza la spalla di Aziraphale.
-Hey Aziraphale!
-Crawly!
-Quindi? Moriranno tutti?- disse con tono indifferente, cosa che ovviamente non era
-Tutti tutti no, non credo che Lei sia arrabbiata con i Cinesi, o con gli Australiani- rispose l'angelo, lo sguardo fisso sull'Arca
-Non ancora
Si sentivano risate di bambini in sottofondo, bambini impegnati a rincorrersi, ignari di quello che si sarebbe presto abbattuto su di loro. Crawly gli lanciò un'occhiata preoccupata.
-Non ucciderà anche i bambini vero? Non si possono uccidere i bambini
Aziraphale si limitò a sospirare, lo sguardo triste ancora fisso sull'Arca
-Ma non hanno fatto niente!- Non era colpa loro, pensò il demone -Sembra più una cosa che farebbero i miei- continuò poi Crawly per poi notare qualcosa che si allontanava dall'arca
-Oy! Sem! Attenzione! L'unicorno sta scappando! Eeeeeeeeee è andato. Vabbè avete ancora l'altro
Ad Aziraphale scappò un sorriso, era evidente che al demone sfuggissero alcune nozioni base.

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