Nazisti

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Londra,
1941

Fuori era buio pesto, ad illuminare la scena solo i raggi della luna che passavano dalle grandi finestre e i candelabri cupi e antichi, creando zone luminose bianche o gialle in alcuni punti. Zone fredde o zone calde.
Tre figure si stavano incontrando, due vestite di nero, una luce giallastra sui loro volti. La terza figura vestita di bianco aveva una luce del medesimo colore ad illuminarlo, parlò
-Signor Glozier. Signor Harmony
Il più alto rispose
-Signor Fell. È in ritardo, ma non si preoccupi
Ma il più basso era diretto
-Ha i libri per il Führer?
Aziraphale non batté ciglio, non avrebbe dovuto provare odio ma era difficile non provarlo con quella gente, d'altro canto sapeva che avrebbe risolto il problema della loro spietatezza vincendo quella situazione. Li aveva in pugno
-Si, i libri profetici. Otwell Binns, Robert Nixon, Madre Shipton. Le prime edizioni, come richiesto
-E l'altro libro che doveva portarci? Il Führer ha chiaramente detto di averne bisogno
-Contiene profezie che si realizzano. Grazie all'autentico libro di profezie vincerà la guerra- aggiunse l'altro
-Le Belle e Accurate Profezie di Agnes Nutter, Profetessa. Non ce l'ho. Temo sia il Santo Graal dei libri profetici
-Il Führer vuole anche il Santo Graal. E la Lancia Sacra, casomai lo trovasse in giro
-Perché non esistono copie del libro di Agnes Nutter? Abbiamo detto chiaramente che i soldi non sono un problema. Diventerà un uomo ricchissimo
-Le copie invendute de Le Belle e Accurate Profezie furono distrutte da all'editore, cioè praticamente tutte. Non vendette una sola copia. Ma ho ritrovato il catalogo dell'editore risalente al 1655, dove è riportata una...

Nel frattempo, ad un metro dalla chiesa
Dal buio più totale apparve una figura vestita completamente di nero, un cappello in feltro a coprirgli la testa e un paio di occhiali da sole, che, in quelle condizioni potevano servire soltanto a nascondere qualcosa
-Un angelo in una chiesa, chi lo avrebbe mai immaginato- disse il demone in modo sarcastico
Si avvicinò alle finestre della chiesa, facendo attenzione a non fare troppo rumore quando pestava le foglie secche sparse sul terreno polveroso. Quello che vide furono due nazisti dall'aria caricaturale e... Aziraphale. Sapeva che si trovava lì, era l'unico motivo per cui si era materializzato in quel posto. Ma vederlo lì, in quegli abiti chiari, sembrava risplendere di una luce propria.
Si doveva riprendere, Aziraphale era in pericolo e doveva capire come agire, si spostò verso le grandi porte della chiesa e con un piccolo schiocco di dita fece in modo che le voci dei tre arrivassero fino al suo orecchio.
-Questi volumi di profezie saranno a Berlino entro la settimana. Il Führer le sarà molto grato- sentì dire a uno dei due nazisti
-Ci è stato molto utile, signor Fell. È un peccato doverla eliminare, ma si faccia coraggio. Sarà solo un'altra vittima dei bombardamenti
Eliminare? Bastardi, non avrete tempo di posare neanche un dito su di lui. Doveva decisamente intervenire
-Non è molto leale- disse Aziraphale con tono calmo
-Non sembra molto preoccupato, amico
-Non è preoccupato- la voce era quella di una donna
-Chi è lei?
-La mia amica qui presente, conoscenza nazista doppiogiochista, è il motivo per cui nemmeno uno di questi libri finirà a Berlino e per cui la vostra cricca di spie malvagie trascorrerà il resto della guerra dietro le sbarre. Vi presento il capitano Rose Montgomery, dei servizi militari britannici
Crowley sentiva che c'era qualcosa di strano nell'aria, la faccenda non si sarebbe risolta con un capitano dei servizi militari. La discussione in tanto continuava
-...Mi ha ingaggiato lei, perché collaborassi con voi. E ora lei vi dirà che questo edificio è circondato da agenti britannici e che voi due avete fatto... Com'è che dicono gli americani? Ah sì ...la figura dei babbei!
-A tal proposito...- la donna sembrò cercare di interromperlo
-Sì, tutti quanti! Forza! Radunali qua. Rose, dove sono i tuoi collaboratori?
Collaboratori? Crowley non aveva visto nessuno, se ci fossero stati lui non starebbe lì tranquillamente ad ascoltare quella conversazione.
È una trappola. Provò a toccare le grandi porte della chiesa, ma ottenne solo un ustione sul palmo
-Siamo tutti qui. Le presento Fraulein Greta Kleinschmidt. Lavora per noi
Aziraphale, al di là della porta, era incredulo
-Brava, sei riuscita ad ingannare lo stupido libraio
-Non è stato difficile, caro. È un credulone
-"Fare la figura del babbeo" devo ricordarmelo. Io faccio la figura del babbeo, tu fai la figura del babbeo, lui o lei fa la figura del babbeo
-Dove eravamo rimasti? Ah sì, dobbiamo ucciderla
Non posso morire!
Non può morire.
-Non potete uccidermi, ci saranno delle scartoffie
In quel preciso istante si sentirono dei versi di dolore soffocati e il rumore di una camminata irregolare
-Scusate, è suolo consacrato
Crowley! Era arrivato a salvarlo di nuovo, per giunta saltellando e trattenendo il dolore procuratogli dalla sacralità del luogo
-È come camminare sulla spiaggia a piedi nudi
Arrivava sempre nel momento giusto e nel luogo giusto, ma si era sempre rifiutato di ammettere che era intenzionale. Aziraphale però chiedava sempre
-Che ci fai qui?
-Ti impedisco di finire nei guai
Lo sapevo! Ma c'era una domanda che gli martellava sempre nella testa
-Questa gente lavora per te?
-No, sono solo delle stupide spie naziste che vanno in giro per Londra a ricattare e uccidere la gente. Non volevo vederti umiliato- Non volevo vederti morto.
Aziraphale si sentì in colpa. La verità era che nella sua testa cercava di dipingere Crowley come tutti gli altri demoni, ma ovviamente non lo era e lui lo sapeva fin troppo bene. Crowley era Crowley fine. Era quell'essere che lo salvava costantemente dai suoi casini, che gli riservava sempre parole gentili anche se talvolta mascherate con tono da ragazzo duro, era quello che adorava i bambini, era quello che era semplicemente caduto un po' in basso. Era quello che in quel preciso istante si stava bruciando i piedi solo per lui. Non poteva odiarlo, anzi, tutt'altro. Ed era per questo che Aziraphale era costretto a dipingerlo come il cattivo, non dovevano farsi scoprire, ed era più facile reprimere tutto.
La voce della triplogiochista lo distrasse dai suoi pensieri.
-Sig. Anthony J. Crowley. La sua fama la precede
-Anthony?- carino, strano, ma carino. Il vecchio serpente evidentemente sta diventando sempre più umano
-Non ti piace?- lo potrei cambiare
-Non ho detto questo. Mi ci abituerò- disse Aziraphale, nascondendo un sorrisetto. Teneva al fatto che ha lui piacesse il suo nuovo nome?
-Il famoso sig. Crowley? È un peccato che dobbiate morire entrambi- la donna puntò la pistola contro il demone
-Per cosa sta la "J"?
-Oh è solo una "J"
Era come se non l'avessero sentita, continuando un discorso apparentemente inutile su un nome.
Crowley si guardò in torno, notando una cosa
-Guardate! Una fonte piena d'acqua santa, senza neanche una guardia
-Bando alle ciancie, uccidili entrambi
Lo disse come se Crowley, oramai intento a ballare uno strano tip-tap, non avesse una soluzione. Poveri stolti idioti nazisti.
-Mi dispiace rovinare i vostri piani ma tra un minuto esatto un bombardiere tedesco getterà una bomba che si abbatterà proprio qui. Se correte molto velocemente, potreste non morire. Non vi piacerà morire e, di certo- disse accennando un piccolo sorriso- non vi piacerà ciò che c'è dopo
-Si aspetta che le crediamo? Stasera le bombe cadranno sopra l'East End- il tono del nazista voleva essere deciso, ma l'insicurezza trapelava dalla sua voce
-Si, ci vorrà un intervento diabolico dell'ultimo momento per farle cadere, ovviamente. State perdendo del tempo prezioso per la vostra fuga. Per quanto riguarda me e il mio amico- rivolse il suo sguardo verso Aziraphale- ci vorrà un vero miracolo per farci sopravvivere
-Un vero miracolo?- la voce di Aziraphale aveva assunto un tono strano, sembra che lo avessero appena svegliato da un sogno bellissimo. La verità era che da quando aveva visto Crowley entrare nella chiesa come se stesse camminando su dei carboni ardenti e aver capito che non c'entrava niente con tutto quello che stava accadendo, era rimasto zitto. Certo avevano scherzato sul suo nome, ma dentro la sua testa era caduto il silenzio, non sapeva cosa pensare
-Uccidili. Sono davvero irritanti


Un fischio che ruppe l'aria.
Gli sguardi dei nazisti rivolti verso il soffitto della grande chiesa gotica.
Polvere e macerie.
Due esseri in piedi, senza neanche un graffio e più puliti di prima, che si guardavano.
La voce di Aziraphale fu la prima a rompere il silenzio
-Sei stato molto gentile- disse con un soffio di voce
-Stai zitto- la risposta di Crowley arrivò immediatamente, accompagnata da un sorriso
-Dico sul serio- Aziraphale lo disse con un tono talmente dolce, persino per lui, che Crowley alzò lo sguardo di scatto. Cercò quindi di superare quel momento scherzando -niente scartoffie tanto per cominciare- Aziraphale era estremamente imbarazzato, cercò di pensare ad altro quando si rese conto di un'altra cosa
-I libri! Ho dimenticato tutti i libri! Saranno tutti bruciati...
Crowley schioccò le dita e un cumulo di macerie cadde, rivelando una mano che reggeva una valigetta di cuoio, con nonchalance la prese per poi renderla ad Aziraphale.
Per un attimo rimasero fermi a fissarsi, finché Crowley non disse:
-Un piccolo miracolo diabolico dei miei. Lift home?
Aziraphale prese la valigetta, per un attimo le loro mani si toccarono, si guardarono negli occhi. Poi Crowley interruppe quel contatto, Aziraphale continuava a guardare dritto davanti a se, il fuoco illuminava il suo viso con una luce calda, lo voleva seguire ma era congelato sul posto. La sua mente era caos.

Era un angelo, sapeva cosa voleva dire amare, ma in quel preciso istante era rimasto spiazzato. Crowley e lui si conoscevano da un'eternità ormai ed Aziraphale con il tempo aveva imparato ad amarlo, all'inizio come amico ma dopo come qualcosa di più, non che Aziraphale non capisse cosa stesse provando, lo aveva capito benissimo, ma in quel preciso istante sembrava che il suo amore si fosse amplificato. Crowley che aveva provato dolore solo per venirlo a salvare dai nazisti, che sembrava pronto a cambiare il suo nome perché pensava che a lui non piacesse, che aveva salvato i suoi amati libri e che aveva fatto molto altro negli anni precedenti, Aziraphale non era cieco  si era accorto di tutto, certo ci aveva messo un po', solo dopo gli eventi del Globe Theatre aveva aperto gli occhi. Crowley poteva essere anche caduto, ma sapeva amare meglio di qualsiasi "vero" angelo.

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