Il rovo usa le spine per proteggere le more

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Aeside si è data alla fuga, lasciando tutto e tutti alle sue spalle. O almeno, questo è quello che vorrebbe fare, ma non può, o non vuole. Troppe responsabilità, troppa pressione, non fa altro che ripeterselo. I suoi amici non si sbagliano, lei da quando è qua è realmente cambiata, le visioni, non ne ha più avuto; eppure anche se dovrebbe essere più "normale"si sente ancora più strana, come se non si riconoscesse più. Qualcosa in lei sta cambiando e lo sa, non è stata l'unica ad accorgersene però. Senza rendersene conto, correndo è arrivata anche lei sotto al palazzo; quel bel palazzo che ha fatto da sfondo a tanti suoi ricordi. Le giornate estive passate a nascondersi tra le sale del castello giocando a nascondino, le cene, i ricevimenti, quella volta che è scivolata ed è volata dalle scale del salone e Naimeria ha avvertito la mamma. La sera del compleanno di Arogan, quando sono andati nei giardini e si sono rincorsi come bambini. Arogan. Che bel ricordo ha evocato, ha sempre provato qualcosa per lui, fin da quando erano bambini e lo difendeva dai bulletti che lo prendeva in giro perché era il cocco della maestra. Per forza, era il più bravo a usare gli incantesimi.  E' triste, non lo si smetterà mai di dire; la cosa che stupisce è però come in questa tristezza ci sia un velo di bellezza. Non è facile da comprendere, ma il dolore ha il suo fascino, le persone passano la vita a inseguire la felicità, cercano il denaro perché poterlo spendere e possedere li appaga, cercano l'amore perché credono che li renderà felici e sicuri. Tutti cercano la felicità scappando dal dolore. Come se "tutti" sapessero cos'è la tristezza e la felicità. Certo, tutti siamo stati almeno una volta felici, ma perché ci si ostina a volerlo essere sempre? Il dolore ha il suo fascino si, perché non importa quando tu proverai a respingerlo, è sempre li, accanto a te, come un buon amico.

Onafets ha seguito Aeside, ma nonostante questo dopo poco l'ha persa di vista, quindi si è affidato all'istinto pensando che c'è solo un posto che in questo momento può dargli sollievo, il castello. Si avvicina e vedendola seduta su un muretto si siede accanto a lei.

-ehi, bella ragazza, ha visto per caso una splendida ragazzina passare da queste parti?-domanda Onafets a Aeside per farla ridere. La tattica funziona, Aeside si gira e vedendolo gli scappa un sorriso.
-no signore, non c'è alcun anima viva da queste parti. Ma ditemi, la ragazza che cercate quanto è splendida?
-oh se sapesse, gli occhi le brillano, i capelli che le scendono lungo le spalle e il sorriso..oh che sorriso. Ma avreste dovuto conoscere la madre, identica, due gocce d'acqua.
-Mm, no, non mi sembra di conoscere nessuno con queste caratteristiche, forse se me la descrive caratterialmente.
-sa, la ragazza che cerco è bella.
-ma questo l'ha già detto.
-mi deve aver frainteso signorina, io intendo bella caratterialmente, non è scontato che lo si possa dire anche di chi è bello esteticamente. 
-ahh, capisco. Mi dica, come si fa a essere belli dentro?
-ma signorina, come le rispondo a questa domanda? La bellezza va coltivata, è come un fiore. Anzi, come un bosco. La ragazza che cerco è forte come una quercia, bella come un giglio, delicata come un dente di leone e spietata come i rovi con le spine. Si, è senza alcun dubbio un rovo.
-pensa che io sia bella?
-non lo so signorina, io non la conosco.
-sa, ho capito la metafora. Il rovo usa le spine per proteggere le more dai predatori, lei crede che la ragazza punga per proteggersi da chi vuole fare del male alla sua parte più bella. La ragazza che cerca non è così angelica come crede.
-la ragazza che cerco non è angelica. La ragazza che cerco è cattiva sa?! E un'angelo non può esserlo.
-cattiva?-domanda Aeside sorpresa.
-oh si, non le pare?
-Onafets pensi che io sia cattiva?-domanda Aeside seria.
-tu credi di esserlo?
-non importa ciò che credo io.
-è qui che ti sbagli; non fai altro che dirti che non puoi farcela, che questo per te è troppo. Io voglio vedere la figlia di Aesile, voglio stare accanto a una guerriera. Prima ero serio, io non la conosco signorina.
-Onafets cosa mi sta succedendo??
-stai cambiando, cambiare fa parte della vita.
-ma io non voglio cambiare...ero meglio prima?
-tu?tu ti piacevi di più prima?
-non saprei.
-perché tu non sei due persone diverse, questo posto non può cambiarti se non vuoi. 

Aeside fa un sorriso speranzoso, ha ritrovato la fiducia in se stessa e ora è pronta a trovare e salvare i suoi genitori.

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