Un Invito Al Matrimonio

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Arrivata la mattina Aesile e Ide si svegliano all'alba e partono per Anissem.
-voglio salutare Aeside amore.
-ma starà dormendo lasciala riposare, chissà cosa ci attende.
-vabene Ide, solo che potrebbe succedere qualcosa.
-amore non essere così in ansia, nostra figlia è più in gamba di quanto credi.
-lo so lo so, solo che è ancora piccola. Naimeria amore, tu rimani qua a badare a lei e Arogan. Mi fido di te amore di mamma.
-ora andiamo su Aesile o si farà tardi.
A palazzo dormono tutti, Arodeb e Laigan si sono addormetati molto tardi per via dei pensieri. Dopo tanti anni passati serenamente l'idea di una nuova guerra fa paura,il popolo non è pronto, non può sconfiggere un nemico che non conosce, ecco perché Aesile e Ide devono scoprire cosa Malachia e Cristian hanno in mentre di fare.
Arrivati ad Anissem si dirigono direttamente a casa di Serghef, devono fare attenzione non sanno cosa potrebbe nascondersi la dentro.
Prima di entrare Aesile di prende qualche minuto per prepararsi.
-non entro in questa casa da così tanto tempo, ero una ragazzina l'ultima volta.
-ehi, è qua che ci siamo conosciuti.
- forse l'unica cosa di buono che ha portato nella mia vita Onafets.
-ricorda ora si chiama Serghef.
-che nome ridicolo. In ogni caso rimanere qui a fissare questa porta non mi servirà.
-si entriamo!
-Ide, penso sia meglio tu rimanga qua.
-cosa? E lasciarti sola con lui?
-non mi farà del male!
-questo non puoi saperlo!
-e invece si, fidati di me amore!-Aesile prende le mani di Ide e le poggia sul suo cuore guardandolo fisso nei occhi-andrà tutto bene Ide, ti amo.
Aesile estrae la bacchetta, pronta ad aprire la porta con un incantesimo, ma è stranamente aperta. Entra. La casa è buia, con neanche una luce aperta, si sente puzza di chiuso e di vecchio. Apre le luci e vede una casa completamente degradata piena di ragnatele, polvere e sporcizia. Incomicia a cercare Serghef ma non lo trova. Ogni camera è vuota e sporca. Mentre lo cerca si accorge che, vedendo una porta aveva riconosciuto una certa familiarità,deve essere per forza la porta di camera sua. Una volta entra si accorge che non c'è puzza, la luce è spenta e quando la accende vede stranamente tutto pulito, esattamente come l'aveva lasciata. Abbassa la bacchetta e inconcia a guardarsi attorno, sfiora l'armadio, guarda il mobilio e quando si sta per sedere nel letto, sente la porta chiudersi dietro di lei. Si gira di scatto e vede Serghef, li impiedi che la fissa.
-cosa hai fatto tutto questo tempo!-esclama Aesile per niente intimorita.
-ti ho aspettato!
-non ho avuto una bella accoglienza!
-si scusa per le ragnatele.
-però questa stanza è pulita, come mai?
-siedi pure - dice Serghef indicando il letto-so che sei sempre stata fin troppo sentimentalista.
-hai detto che mi stavi aspettando, sai il perché sono venuta!
-si, sono passati 15 anni, mi aspettavo un invito alla festa per tua figlia o quanto meno un invito al matrimonio.
-Andiamo Onafets!
-non mi chiamo più in quel modo Aesile.
-sei scomparso, nessuno ti ha più visto, avresti potuto fare tutto, e invece no, sei rimasto in questa casa ad aspettarmi. Perché non ti sei unito a Malachia?
-siediti e ne parliamo!

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