Mamma Non Vede

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Aeside e Onafets si sono incamminati verso casa di Onafets, quella vicina al castello. La casa è più grande rispetto alla sua villetta ad Anissem, da fuori sembra piccola e modesta mentre dentro è molto grande e luminosa. In una delle camere c'è un'enorme finestra che si affaccia direttamente a palazzo. Aeside e Onafets girano per tutte le stanze soffermandosi su quella con la grande finestra mentre toccano con estrema delicatezza ogni oggetto presente intorno a loro.

-strano.
-cosa Onafets?
-strano che sia tutto come l'ho lasciato.
-anche a me stupisce. Malachia e Cristian in certi momenti sembrano i maghi che si invitano nelle feste di compleanno dei bambini degli umani.
-eh?
-e poi riescono a frugare nella tua testa ricreando le cose proprio com'erano.
-già.
-stai ancora male per la sua morte vero?
Onafets si gira di scatto verso la ragazza che non sembra affatto stupita dalla reazione dello stregone tanto da non voltarsi neanche.
-cosa ne sai tu di lei??
-ti sei trasferito ad Anissem perché non avevi la forza di vivere in una casa che ti ricordasse così tanto lei.
-Aeside non dovresti impicciarti di certe questioni.
-Onafets, mi dispiace.
-tu non sai niente!
-Onafets non devi fingere con me, so tutto!
-come??
-ho visto tutto quando siamo entrati.
-non ho percepito in te nulla di strano...
-sto incominciando a controllarlo... Com'è morta?
-lo sai già.
-arrivata a quel punto veramente ho preferito fermarmi.
-io seguivo le lezioni di magia a casa mia da un potente mago, imparavo in fretta, volevo vendicarmi e uccidere Aras-Onafets scoppia a piangere e a singhiozzare-un giorno, è venuta a casa mia, questa casa, la casa della mia famiglia; temevo facesse del male alla persona che amavo... Non ero pronto ma decisi di affrontarla comunque.
-poi, mentre stavi per morire...
-lei si è messa In mezzo, io non volevo giuro. Non volevo!! - urla Onafets cadendo in ginocchio. Aeside si avvicina e lo abbraccia forte.
-non è colpa tua!
-si, mamma è morta a causa mia.

Onafets era nato in quella casa, sua madre quando ricevette la maledizione dalla strega Aras si trasferì li, pensava che crescere con persone magiche lo avrebbe aiutato a non sentirsi diverso. Onafets sognava il castello, sognava di vivere la circondato da servi e sudditi. Lo sognava così tanto che sua madre spostò camera sua nel salone, così che dal suo letto Onafets potesse osservare dalla grande finestra il castello. Morta la madre andò via da lì non facendo più ritorno.

-dimmi la verità, non sai solo controllare meglio i poteri vero?
-veramente...ho visto Arogan.
-cosa??e come??
-attraverso Milia. È stato difficile da capire inizialmente ma poi ho imparato.
-come hai capito di poterlo fare???
-quando mi sono alzata dal muretto ho ritrovato il coraggio perso, mi mancava Arogan e Milia, quindi ho immaginato di stare con loro e non rendendomene conto vedevo Arogan. Poi ho capito di star guardando attraverso Milia.
-ma questo è fantastico bambina mia!!
-credi possa vedere anche attraverso Naimeria?
-certo!
-ma Naimeria non è il mio maligia.
-Milia è in un'altra dimensione, Naimeria a qualche metro da qua. Poi c'è qualcosa di tua madre in te. Provaci.

Aeside si concentra e quando apre gli occhi la sua espressione è molto preoccupante, ha paura.

-mamma non vede.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 03, 2020 ⏰

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