Capitolo 5

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Ora che so dove devo andare c'è solo un problema... si trova praticamente dall'altra parte del mondo. Facendo i giusti calcoli per arrivarci dobbiamo prendere un aereo, due autobus e un dannato traghetto che passa solo una volta a settimana! Non ho mai visto la mia felicità scivolare più velocemente dalle mie braccia, ma poi mi domando... come e possibile che l'unica via d'uscita da quell'isola maledetta passi solo una volta a settimana? Il destino mi odia davvero così tanto?
E non è tutto! Siccome non si era ancora divertito abbastanza ha fatto si che il mio caro accompagnatore sia lo stesso ragazzo che mi ha rapita? Catturata? Rinchiusa? Sinceramente non so cosa ha fatto, cioè la mia memoria non è molto affidabile se non ci siamo ancora capiti perciò prima di giudicarlo come mio solito forse è meglio se lo conosco un po' meglio o almeno riuscire a capire che cavolo di posto era quello.. infondo non mi hanno fatto niente là, giusto? E se fosse  il cattivo della situazione? Che mi e saltato in mente a salire in macchina con lui? Chissà dove diavolo mi stara portando! Accidenti a me e alla mia testa bacata!!
dopo neanche dieci minuti di machina il mio cervello a già ideato almeno trenta domande e tre scenari tragici dove muoio inesorabilmente... beh sono pazza che cavolo mi aspettavo?
Beh forse dovrei dargli una possibilità prima di etichettarlo come un pazzo psicopatico infondo lui era l'unico che mi andava un po' a genio anche se durante la mia fuga (una fuga a dir poco strepitosa modestamente) ha dato un po' i numeri... forse dovrei approfittare di questa vicinanza forzata per indagare un po' 
Sbuffo sonoramente, sopraffatta persino di. Miei stessi pensieri ed attiro cosi l'attenzione di Matteo che a sua volta sembrava anche lui perso tra i suoi pensieri, ne approfitto per indagare come mi ero ripromessa...
<allora...> inizio non sapendo come continuare in maniera velata così che non capisca il mio vero intento
<allora?>
<che posto era quello dove mi avete richiuso? Lavori lì? Perché ero li? Che ci facevi tu li? Perché sembravi il capo lì?> alla faccia di porre le mie domande in maniera velata
<calma flash.. una domanda alla volta> ride
<quando ero lì anche voi mi avete tartassato di domande ora e il mio turno, su! Rispondi> la mia voce e alterata dalla curiosità e mi sento un po' una bambina e sinceramente i miei cambi di personalità iniziano a disorientare persino me
<ok ok allora... ehm in quel posto io non ci lavoro e decisamente non sono il capo là>
<allora che ci facevi li tutti i giorni?> ma mi prende in giro?
<beh mio nonno mi ha chiesto di dargli una mano... è lui il vero capo lì anche se ora e in una specie di pensione>
<mmm... non mi hai ancora detto che posto era quello> ecco se non spaglio quando si trova una persona sola in un boato per capire la sua identità meno si dovrebbe andare alla centrale di polizia? Beh quel posto non era una centrale questo è sicuro
<beh... ecco...> tentenna sembra stia pensando bene alle parole che sta per pronunciare < diciamo che quando ti hanno trovata hai dato un po' spettacolo perché quello e una specie di centro di detenzione per soggetti pericolosi ecco...>
Resto per un po' scioccata a quella notizia <sul serio? Trovate una povera ragazza indifesa e sperduta in mezzo ai boschi e voi la rinchiudete in un centro di detenzione? Ok.. io sono pazza non lo nego ma neanche voi siete poi tanto meglio di me> sono un po' arrabbiata ma è inutile prendermela con lui
<indifesa? Scherzi vero?> ride ed io con lui, sto per fargli almeno una altro centinaio di domande quando lui accende la radio e prova a spostare la conversazione su argomenti più leggeri... mi rilasso ma non troppo, mi sento come se mi ha raccontato solo una mezza verità ma dato che non sembra volerne parlare più per ora mi accontento infondo ho problemi più grandi no?
Il viaggio continua in silenzio con un sottofondo musicale a dir poco deprimente e sono sinceramente tentata di addormentarmi ma ogni volta che sti per farlo Matteo prende una dannata buca riportandomi sveglia a vigile, non posso continuare così o rischio un esaurimento nervoso! Prendo lo zaino vintage che mi ha dato sara e rovisto dentro, otre ai soldi che ho vinto alla lotteria trovo un pigiamo ed un cambio di vestiti ci ha messo anche qualche oggetto personale come uno spazzolino, una spazzola e qualcos'altro del genere... continuo a rovistare e nel fondo trovo una quadernino con una penna ed un foglio che schizza fuori, prendo il foglio ma lascio là il quadernetto, prima di leggerlo decido di finire la mia esplorazione controllando la tasca esterna dove trovo una busta con diversi snack ed una bottiglietta d'acqua... ha pensato proprio a tutto non ce che dire! Apro un pacchetto formato mini di patatine e ne offro un po' a Matteo che ancora concentrato sulla guida accetta e ne prende un mucchietto, io intanto mi metto un po' più comoda e mentre sgranocchio le mie patatine inizio a leggere la lettera...

Spezzata, potente, diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora