san : 𝚜𝚞𝚗 𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚘𝚏𝚝𝚎𝚗

309 33 6
                                    




C'erano due bottiglie di soju sul recinto di pietra, facevano gli equilibristi mentre si lanciavano giù dall'altopiano paonazzo, s'afferravano a vicenda prima di frantumarsi come la grafite più fragile.

Il suo disegno faceva schifo, la voglia di rimanere in quel parco era sparita. Le iridi di Jimin trasformavano le fredde lacrime incise sui volti flemmatici delle persone in calde tazze da tè. Una bolla di tempere lo coccolava e lo separava dai falsi sorrisi cuciti malamente.

«Jimin!» e la sua bolla scoppiò, sporcando di vernice la sua mente offuscata da quelle dolci mezze lune.

«Ehi, Yoongi. Che fai qui?»

«Sto cercando di conoscere meglio la città», si sedette di fianco a lui. Affogò nelle sue iridi, le orbite s'allinearono e iniziarono a girare intorno ai pianeti e Jimin neppure si accorse dello sguardo di Yoongi che stava scrutando la carta tra le sue dita. «È bellissimo.»

«La gente crede che siano strani.»

«Ti criticheranno qualunque cosa tu decida di fare», le iridi che vacillavano tra gli occhi di Jimin e la carta ingiallita. «Non ti curar di cosa dice la gente, Jiminie.»

Jimin rimase in silenzio, lo sguardo accusatorio della donna ferma alla fermata del bus che lo guardava come se fosse un folle lo metteva a disagio.

«Ti va di farmi da modello?» la domanda uscì così spontanea che s'accorse di averla fatta solo quando il maggiore si voltò verso di lui con la bocca curvata in una O. «Rimani qui e ti disegno.» Aveva abbozzato il suo volto la sera prima, ma non era paragonabile al paradiso davanti ai suoi occhi.

«Solo se eviti di guardarti intorno come se tutti ti stessero fissando.» Era così facile da capire? Jimin era il folle artista con le paranoie nella testa e l'impulsività sulle labbra, e Yoongi lo osservava così bene che non riusciva a non notare la sua aura tremolante.

«D'accordo», mormorò.

Yoongi spostò il viso da una parte all'altra. «Che lato è meglio? Questo? O questo?»

Jimin sorrise. «Sei bello da ogni angolo, è indifferente.»

«Vorrei saperti disegnare solo per mostrarti che cos'è la vera bellezza.»

𝟑 𝐌𝐈𝐍𝐔𝐓𝐈 𝐃𝐎𝐏𝐎 𝐈𝐋 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐎𝐍𝐓𝐎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora