L'ambrosia ambrata era il nettare degli dei che Jimin aveva comprato per quattro spiccioli nel discount dietro casa, era sidro di mele acetoso con una gradazione che non sfiorava il due per cento ma a Yoongi era andato bene comunque. Si era accontentato della coperta sgualcita e della bicicletta malandata con cui Yoongi dirigeva con il dito: attaccato alle sue spalle lo portava per le stradine di Seoul, urlando e facendolo sbandare.«Ho scoperto un bel posto», gli aveva detto al telefono, la sera prima. Il cuore di Jimin palpitava, un dolore così atroce da essere il paradiso quando le iridi di Yoongi si scioglievano nelle sue.
La sponda del lago rifletteva i colori sgargianti del cielo, le nuvole galoppavano tra i cieli e riverberavano sulle pelli candide dei due.
«Ci buttiamo?» i piedi sfioravano l'acqua dal molo.
«Spogliati», Yoongi si sdraiò sulla coperta a ridicoli quadri.
Il cotone solleticò la candida epidermide di Jimin quando si sfilò gli indumenti.
«Non vieni?» ma gli occhi di Yoongi erano troppo impegnati a squadrarlo e a vedere, nelle sue deliziose iridi, quell'arte smarrita che Jimin inseguiva tra le maldicenze della gente.
Immerse i piedi. La pelle bruciava e si chiedeva se era per colpa del sole o se erano gli occhi di Yoongi che si erano appiccicati come la colla sul suo corpo. Tese le mani verso di lui, incastrò le iridi nelle sue e attese infiniti attimi prima di seguire con lo sguardo le dita di Yoongi aggrovigliarsi intorno ai lembi della maglia. Gli afferrò le mani e lo trascinò con sé nell'acqua. Si bagnò i capelli e posò lo sguardo su Yoongi: le mani tirarono indietro le ciocche verdine e le iridi feline s'erano già puntate, bramose, sul suo viso.
Le farfalle gli sgranocchiavano e solleticavano lo stomaco ingarbugliato, gli occhi incastrati con i suoi e la sensazione di poter vedere la galassia senza distogliere lo sguardo dalle quelle calamite incastonate. Ma quell'eterea percezione del mondo venne subito cestinata quando Yoongi s'avvicinò a lui, le gambe si sfiorarono ma Jimin non ebbe il tempo di aprire bocca che il maggiore s'era già montato la testa.
«Stai perdendo le bave», lo provocò.
«Stronzo», e le manine di Jimin finirono a spingere la testa di Yoongi sotto l'acqua. Questo riemerse, si tirò i capelli lontano dagli occhi e ghignò prima di affondare Jimin.
Le mani s'alzarono per spostare le ciocche aranciate sugli occhi ma le dita di Yoongi già le stavano tirando indietro lontano dal suo viso e il cuore di Jimin iniziò a trottare per infiniti momenti, quel respiro di vita gli si bloccò nella trachea e le farfalle mordicchiarono le sue interiora. Le gambe s'intrecciavano sotto l'acqua e i volti erano abbastanza vicini per mescolare i respiri e Jimin, in tutto questo, si chiedeva se Yoongi riusciva a sentire il suo cuore che sbatteva prepotente sulla cassa toracica, che cercava d'abbandonargli il petto mentre lo guardava.
Gli sfiorò il naso. La pelle di Jimin si fece d'oca quando sentì le sue labbra carezzare le proprie; le sfiorò dolcemente, come a volergli chiedere il permesso e Jimin non glielo negò: schiuse le labbra, inseguì quelle di Yoongi aspettando, impaziente, che le facesse unire.
Premette la bocca sulla sua, un bacio casto seguito da un secondo e un terzo, finché le mani di Jimin s'aggrapparono alle sue guance. La lingua di Yoongi lambì le labbra del minore, prima di prendere a danzare con la sua. Spinse il corpo di Jimin contro il proprio, gli strinse la pelle, gli marchiò le labbra del suo sapore, mentre Jimin s'aggrappava alle sue spalle e si godeva i soavi tocchi sulla sua carne. Jimin sentiva il cuore gridare e sbattere contro le sue ossa, sentiva che colpiva il petto del maggiore appiccicato al suo; la pelle bagnata bruciava sotto le mani calde di Yoongi, la mente s'era offuscata dalle labbra che lo baciavano desiderose e Jimin si sentiva come se stesse girando tra le lame di un frullatore.
E quando Yoongi gli strinse il labbro tra i denti, prima d'allontanarsi dal suo viso, Jimin credette che il suo cuore non avrebbe resistito ancora a lungo.
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𝟑 𝐌𝐈𝐍𝐔𝐓𝐈 𝐃𝐎𝐏𝐎 𝐈𝐋 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐎𝐍𝐓𝐎
Fanfiction| 𝐘𝐎𝐎𝐍𝐌𝐈𝐍 | ❝𝗐𝖾 𝖻𝗅𝗈𝗈𝗆 𝗎𝗇𝗍𝗂𝗅 𝗐𝖾 𝖺𝖼𝗁𝖾❞ Jimin è un folle artista dalle tendenze astratte. Il suo mondo è fatto di prati celesti e volte violette e non appena posa lo sguardo sulle iridi leziose di Yoongi, la sua visione delle...