Capitolo 13

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I ragazzi vennero accompagnati nella loro tenda, dove si sistemarono per la notte. Mary non riuscì a chiudere occhio, infatti dopo un paio di ore uscì all'aria aperta per fare una passeggiata ed esplorare l'accampamento. Addocchiò il punto roccioso più alto e decise di salirci per avere una visuale migliore. Quando fu quasi in cima si accorse, però, di non essere sola. Sua sorella Katerin la stava aspettando seduta su un masso enorme. Mary, molto timidamente, si avvicinò, e Katerin disse:<< tu come hai fatto a ricordarti di me? Dovrebbero averti cancellato i ricordi>>. <<si, in teoria i ricordi me li hanno cancellati, ma man mano, di anno in anno, quelli tornavano, ed era sempre peggio. Più ricordi avevo, più mi rendevo conto che, probabilmente, le persone che li riguardavano non le avrei più riviste. Ma, adesso che ci penso, anche a voi a casa dovrebbero aver cancellato i ricordi>>. <<si, certo, sono venuti a cancellarceli, infatti mamma e papà non si ricordano niente di te, e probabilmente, neanche di me. Non mi hanno trovato a casa, e quindi io ho ancora i miei ricordi. Quando ho visto che ti portavano via, ho preparato il mio zainetto e vi ho seguito nei boschi per settimane. Lo so che avevo solo 3 anni più di te, ma non m'interessava, io dovevo ritrovarti, perché sei mia sorella. Sono rimasta fuori dal campo per mesi, procurandomi il cibo cacciando e l'acqua da un ruscello li vicino. In quel periodo mi sono resa conto che potevo leggerti nella mente, non eri molto brava con i tuoi poteri allora. Non mi hanno portato nel campo perché i miei poteri si sono sviluppati più tardi e che questo fosse possibile gli scienziati non lo hanno mai scoperto. Tutti i ragazzi di cui è composto quest'esercito sono tardivi, i loro poteri hanno cominciato a svilupparsi intorno agli otto anni, ma questo non significa che siano più deboli, anzi, ci sono persone molto forti. Ho sperato che tu venissi a sapere della guerra, perché qualcosa mi diceva che avresti cercato di aiutarci. Mi sei mancata moltissimo per tutto questo tempo, non ho smesso di pensarti un attimo. Senza di te mi sentivo come se mi mancasse una parte del corpo, e adesso sento come se quel pezzo stia tornando piano piano da me. Ho moltissima paura di perderti ancora, anche se so che  non succederà più perché ora sei qui con me, al sicuro>>. Mary, sentendo le parole della sorella, iniziò a piangere e non smise neanche con un abbraccio forte da parte di Katerin, che riprese a parlare e disse:<<tra poco sorgerà il sole e quindi tu devi tornare nella tenda con i tuoi amici, perché nessuno deve sapere che siamo sorelle, a parte ovviamente i tuoi amici e le mie guardie del corpo, altrimenti gli altri mi accuserebbero di fare favoritismi e nessuno prenderebbe sul serio le tue capacità. Le persone qui sono molto simpatiche ma anche tanto competitive, non si lasciano sfuggire nessuna buona occasione per gettare fango sulle abilità degli altri. Adesso, però, vai e torna a dormire, ci vediamo tra qualche ora>>. Mary si in camminò verso la sua tenda, con una bellissima alba dai toni caldi che faceva da sfondo, sicura che nessuno dei suoi amici fosse già sveglio...

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